NAPOLI - Lo scrittore cileno Luis Sepulveda è morto a causa del coronavirus. L’autore de «La gabbianella e il gatto» non ce l’ha fatta: nato a Ovalle nel 1949, era noto anche come attivista per i diritti civili nel suo Paese. Aveva lasciato il Cile dopo l’incarcerazione subita da parte del regime di Augusto Pinochet. Sepulveda è stato autore di oltre venti romanzi, libri di viaggio, sceneggiature e saggi.
Scrittore, sceneggiatore e regista del cinema cileno, residente a Gijón nelle Asturie dal 1997, aveva contratto il virus dopo il ritorno dal festival letterario Correntes d’Éscritas, tenutosi a Póvoa de Varzim, in Portogallo. Il narratore cileno naturalizzato francese aveva avuto i primi sintomi il 25 febbraio e si era rivolto per la prima volta a un medico il 27 febbraio, che ne aveva disposto il ricovero nell’unità di sorveglianza intensiva dell’ospedale Covadonga di Gijón per una sospetta polmonite. Dopo che il test ha mostrato la positività al Covid-19, era stato trasferito nell’ospedale maggiore di Oviedo. Anche sua moglie, la poetessa Carmen Yáñez di 66 anni, era stata ricoverata in ospedale perché presentava sintomi sospetti. La Yáñez da due settimane era negativa ai test. A metà marzo la moglie aveva smentito che Sepulveda fosse in coma.
di Napoli Magazine
16/04/2020 - 11:23
NAPOLI - Lo scrittore cileno Luis Sepulveda è morto a causa del coronavirus. L’autore de «La gabbianella e il gatto» non ce l’ha fatta: nato a Ovalle nel 1949, era noto anche come attivista per i diritti civili nel suo Paese. Aveva lasciato il Cile dopo l’incarcerazione subita da parte del regime di Augusto Pinochet. Sepulveda è stato autore di oltre venti romanzi, libri di viaggio, sceneggiature e saggi.
Scrittore, sceneggiatore e regista del cinema cileno, residente a Gijón nelle Asturie dal 1997, aveva contratto il virus dopo il ritorno dal festival letterario Correntes d’Éscritas, tenutosi a Póvoa de Varzim, in Portogallo. Il narratore cileno naturalizzato francese aveva avuto i primi sintomi il 25 febbraio e si era rivolto per la prima volta a un medico il 27 febbraio, che ne aveva disposto il ricovero nell’unità di sorveglianza intensiva dell’ospedale Covadonga di Gijón per una sospetta polmonite. Dopo che il test ha mostrato la positività al Covid-19, era stato trasferito nell’ospedale maggiore di Oviedo. Anche sua moglie, la poetessa Carmen Yáñez di 66 anni, era stata ricoverata in ospedale perché presentava sintomi sospetti. La Yáñez da due settimane era negativa ai test. A metà marzo la moglie aveva smentito che Sepulveda fosse in coma.