L'Editoriale
L'EDITORIALE - A. Petrazzuolo: "Napoli, è mancata la reazione tra orrori arbitrali, un evidente calo fisico, mentale e l'incertezza tra i pali"
04.12.2023 22:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Perdere 3-0 in casa non è un qualcosa che si può digerire allegramente, a maggior ragione se il capitombolo avviene da campioni d'Italia (per la quarta volta in serie A) e contro l'Inter che con questi tre punti allunga a +11 sugli azzurri. Dispiace dirlo, ma la sensazione è che questo Napoli non si sia scrollato ancora di dosso le scorie della precedente gestione tecnica. La squadra, fisicamente, non regge bene gli avversari, per cui diventa fondamentale il lavoro di Pondrelli per restituire smalto e forza nelle gambe ai calciatori del Napoli. Nella scorsa stagione, infatti, anche dinanzi ad evidenti ingiustizie arbitrali si era talmente piu' forti da superarle abilmente. Stavolta, invece, non è così. Pessima la direzione di gara del fischietto Massa, che oltre ad aver dimenticato l'uso dei cartellini gialli, ha sorvolato su due falli da rigore commessi da Calhanoglu su Anguissa e da Acerbi su Osimhen, senza archiviare con poco rammarico la cintura operata da Lautaro ai danni di Lobotka nella ripartenza che ha condotto l'Inter alla rete di Calhanoglu. Se poi si aggiunge la non perfetta posizione di Meret, sia sul primo gol che sul terzo di Thuram, ecco che si completa il quadro della disfatta. Mazzarri ha preferito non commentare, ma anche nei momenti difficili preferirei ascoltare sempre la sua voce, sia nel pre partita che nel post gara. Meluso, in sala stampa, ha parlato di un risultato mortificante per i tifosi, accorsi ancora una volta in gran numero, ad assistere ad uno spettacolo non certo edificante, insieme a Patti Smith e Lorenzo Insigne comodamente seduti nei pressi di ADL in Tribuna Autorità. Il rammarico c'e' per gli errori arbitrali, ma anche e soprattutto per l'insieme delle criticità evidenziate. Urge un colpo di spugna, per ripartire subito sin dalla trasferta di Torino contro la Juventus. Va difesa la zona Champions, attualmente occupata dalla Roma di Mourinho, ma va difeso anche l'onore di chi indossa il tricolore sulle maglie. Secondo Inzaghi il Napoli puo' dire ancora la sua per la lotta per il vertice. Io credo che prima di puntare a certi sogni bisogna guadagnarseli con il sudore sulla fronte, perche' ad essere sincero mi aspetto molto di piu' pure da Osimhen e Kvaratskhelia, in attesa che torni un terzino sinistro di ruolo, essendo naufragati gli esperimenti Natan e Juan Jesus. Non voglio gettare la croce addosso a Meret, ma al di la' degli errori tra i pali quando ha rinviato il pallone in fallo laterale mi e' parso un chiaro segnale di timore. In un momento in cui bisogna registrare la difesa diventa necessario ridurre al minimo i danni, non essendoci piu' Kim pronto a metterci una pezza ovunque; per cui se Gollini riesce a conferire maggiore sicurezza al reparto arretrato lo valuterei seriamente e con serenità. Lo stesso Lindstrom lo vedo ancora fuori dimensione, considerando che si e' sentita l'assenza dal primo minuto di Zielinski (seppur Elmas un paio di occasione le ha create, come pure Politano che ha fatto vibrare la traversa) e probabilmente l'innesto del "Cholito" Simeone avrebbe potuto garantire maggiore profondità rispetto a Raspadori. Sarebbe un peccato sprecare altri punti per strada per dubbi, incertezze e paure, le stesse che si sono verificate nel momento in cui l'arbitro folleggiava, il VAR dormiva e l'Inter affondava il colpo col sorriso sulle labbra. Fiducia in Mazzarri e nella squadra, con la consapevolezza che per limitare i danni di preparazione e tattici che ogni tanto riemergono bisognava voltare pagina prima. Ora pero' guardiamo avanti, la qualificazione agli ottavi di Champions resta ad un passo, mentre in campionato inizierei a porre dei piccoli traguardi. Il primo? Raggiungere il Milan che dista 5 punti e non sembra cosi' solido. Poi c'e' la Coppa Italia. Di soddisfazioni e' possibile togliersene ancora molte. Serve solo un po' di pazienza e tanta lucidità.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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04/12/2023 - 22:00

NAPOLI - Perdere 3-0 in casa non è un qualcosa che si può digerire allegramente, a maggior ragione se il capitombolo avviene da campioni d'Italia (per la quarta volta in serie A) e contro l'Inter che con questi tre punti allunga a +11 sugli azzurri. Dispiace dirlo, ma la sensazione è che questo Napoli non si sia scrollato ancora di dosso le scorie della precedente gestione tecnica. La squadra, fisicamente, non regge bene gli avversari, per cui diventa fondamentale il lavoro di Pondrelli per restituire smalto e forza nelle gambe ai calciatori del Napoli. Nella scorsa stagione, infatti, anche dinanzi ad evidenti ingiustizie arbitrali si era talmente piu' forti da superarle abilmente. Stavolta, invece, non è così. Pessima la direzione di gara del fischietto Massa, che oltre ad aver dimenticato l'uso dei cartellini gialli, ha sorvolato su due falli da rigore commessi da Calhanoglu su Anguissa e da Acerbi su Osimhen, senza archiviare con poco rammarico la cintura operata da Lautaro ai danni di Lobotka nella ripartenza che ha condotto l'Inter alla rete di Calhanoglu. Se poi si aggiunge la non perfetta posizione di Meret, sia sul primo gol che sul terzo di Thuram, ecco che si completa il quadro della disfatta. Mazzarri ha preferito non commentare, ma anche nei momenti difficili preferirei ascoltare sempre la sua voce, sia nel pre partita che nel post gara. Meluso, in sala stampa, ha parlato di un risultato mortificante per i tifosi, accorsi ancora una volta in gran numero, ad assistere ad uno spettacolo non certo edificante, insieme a Patti Smith e Lorenzo Insigne comodamente seduti nei pressi di ADL in Tribuna Autorità. Il rammarico c'e' per gli errori arbitrali, ma anche e soprattutto per l'insieme delle criticità evidenziate. Urge un colpo di spugna, per ripartire subito sin dalla trasferta di Torino contro la Juventus. Va difesa la zona Champions, attualmente occupata dalla Roma di Mourinho, ma va difeso anche l'onore di chi indossa il tricolore sulle maglie. Secondo Inzaghi il Napoli puo' dire ancora la sua per la lotta per il vertice. Io credo che prima di puntare a certi sogni bisogna guadagnarseli con il sudore sulla fronte, perche' ad essere sincero mi aspetto molto di piu' pure da Osimhen e Kvaratskhelia, in attesa che torni un terzino sinistro di ruolo, essendo naufragati gli esperimenti Natan e Juan Jesus. Non voglio gettare la croce addosso a Meret, ma al di la' degli errori tra i pali quando ha rinviato il pallone in fallo laterale mi e' parso un chiaro segnale di timore. In un momento in cui bisogna registrare la difesa diventa necessario ridurre al minimo i danni, non essendoci piu' Kim pronto a metterci una pezza ovunque; per cui se Gollini riesce a conferire maggiore sicurezza al reparto arretrato lo valuterei seriamente e con serenità. Lo stesso Lindstrom lo vedo ancora fuori dimensione, considerando che si e' sentita l'assenza dal primo minuto di Zielinski (seppur Elmas un paio di occasione le ha create, come pure Politano che ha fatto vibrare la traversa) e probabilmente l'innesto del "Cholito" Simeone avrebbe potuto garantire maggiore profondità rispetto a Raspadori. Sarebbe un peccato sprecare altri punti per strada per dubbi, incertezze e paure, le stesse che si sono verificate nel momento in cui l'arbitro folleggiava, il VAR dormiva e l'Inter affondava il colpo col sorriso sulle labbra. Fiducia in Mazzarri e nella squadra, con la consapevolezza che per limitare i danni di preparazione e tattici che ogni tanto riemergono bisognava voltare pagina prima. Ora pero' guardiamo avanti, la qualificazione agli ottavi di Champions resta ad un passo, mentre in campionato inizierei a porre dei piccoli traguardi. Il primo? Raggiungere il Milan che dista 5 punti e non sembra cosi' solido. Poi c'e' la Coppa Italia. Di soddisfazioni e' possibile togliersene ancora molte. Serve solo un po' di pazienza e tanta lucidità.

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
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