L'Editoriale
MEDIASET - Petrazzuolo: "Napoli, la passione corre sugli smartphone in attesa di riempire lo stadio"
08.09.2019 16:37 di Napoli Magazine

NAPOLI - In questa domenica di pausa, complice la sosta per le Nazionali, riflettevo sul calo relativo al numero degli spettatori negli stadi negli ultimi anni, in particolar modo al San Paolo. Non si tratta di essere snob, o di aver improvvisamente cambiato abitudini e passioni. Non la leggo nemmeno come una velata forma di protesta verso i mancati arrivi relativi al calciomercato. Il tifoso napoletano ama la maglia azzurra e va allo stadio a prescindere da chi la indossa o in base alla proprietà di turno. Questo concetto non va mai dimenticato. Sono cambiati i tempi e soprattutto i modi di vivere il calcio. E non è un discorso configurabile solo al tifoso napoletano, ma al fruitore del prodotto in genere. Ormai la passione corre attraverso gli smartphone che, oltre alla possibilità di seguire le gare in tempo reale, in qualsiasi postazione dotata di una buona connessione internet, ti aggiornano ormai con statistiche e notizie super dettagliate in ogni ora della giornata. Ecco allora che vedere le partite attraverso la tv, nel comfort delle proprie poltrone, o comodamente seduti sui propri divani, in molti casi distrae dalla chance di vivere l’evento direttamente sul posto. Certo, chi vi scrive spesso ha avuto ed ha la fortuna di seguire le partite dal vivo per chiari motivi lavorativi. E nessuno mi distoglie dal pensiero che l’emozione di un gol vissuto sugli spalti difficilmente sia comparabile a quella trasmessa attraverso la tv. Punti di vista, del tutto opinabili. Chiaramente. Ma sarà che sono nato con un altro calcio, quello in cui se non andavi allo stadio poi dovevi attendere un’ora dal fischio finale del match per iniziare a vedere qualche immagine, e che narrava le gesta dei campioni di un tempo attraverso le cronache radiofoniche dei maestri del giornalismo, visioni del tempo che fu, maledettamente romantiche e mai dome negli animi degli sportivi di intere generazioni, che difficilmente riesco a fare a cambio al 100% con il mondo virtuale. Detto da uno che è nato sul web, il 24 dicembre del 1998, non è poco. Fatto sta che, dopo aver avuto l’occasione di vedere il San Paolo rinnovato grazie alla recentissima Universiade, sarà un bell’effetto osservare il Napoli nella sua casa con il colpo d’occhio tinto d’azzurro. Si riparte da Napoli-Sampdoria, con i blucerchiati a zero punti in classifica ma consapevoli che gli uomini di Ancelotti non vorranno sfigurare all’esordio in casa. Dal vivo o virtualmente, chi vivrà vedrà.

 

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di Napoli Magazine

08/09/2024 - 16:37

NAPOLI - In questa domenica di pausa, complice la sosta per le Nazionali, riflettevo sul calo relativo al numero degli spettatori negli stadi negli ultimi anni, in particolar modo al San Paolo. Non si tratta di essere snob, o di aver improvvisamente cambiato abitudini e passioni. Non la leggo nemmeno come una velata forma di protesta verso i mancati arrivi relativi al calciomercato. Il tifoso napoletano ama la maglia azzurra e va allo stadio a prescindere da chi la indossa o in base alla proprietà di turno. Questo concetto non va mai dimenticato. Sono cambiati i tempi e soprattutto i modi di vivere il calcio. E non è un discorso configurabile solo al tifoso napoletano, ma al fruitore del prodotto in genere. Ormai la passione corre attraverso gli smartphone che, oltre alla possibilità di seguire le gare in tempo reale, in qualsiasi postazione dotata di una buona connessione internet, ti aggiornano ormai con statistiche e notizie super dettagliate in ogni ora della giornata. Ecco allora che vedere le partite attraverso la tv, nel comfort delle proprie poltrone, o comodamente seduti sui propri divani, in molti casi distrae dalla chance di vivere l’evento direttamente sul posto. Certo, chi vi scrive spesso ha avuto ed ha la fortuna di seguire le partite dal vivo per chiari motivi lavorativi. E nessuno mi distoglie dal pensiero che l’emozione di un gol vissuto sugli spalti difficilmente sia comparabile a quella trasmessa attraverso la tv. Punti di vista, del tutto opinabili. Chiaramente. Ma sarà che sono nato con un altro calcio, quello in cui se non andavi allo stadio poi dovevi attendere un’ora dal fischio finale del match per iniziare a vedere qualche immagine, e che narrava le gesta dei campioni di un tempo attraverso le cronache radiofoniche dei maestri del giornalismo, visioni del tempo che fu, maledettamente romantiche e mai dome negli animi degli sportivi di intere generazioni, che difficilmente riesco a fare a cambio al 100% con il mondo virtuale. Detto da uno che è nato sul web, il 24 dicembre del 1998, non è poco. Fatto sta che, dopo aver avuto l’occasione di vedere il San Paolo rinnovato grazie alla recentissima Universiade, sarà un bell’effetto osservare il Napoli nella sua casa con il colpo d’occhio tinto d’azzurro. Si riparte da Napoli-Sampdoria, con i blucerchiati a zero punti in classifica ma consapevoli che gli uomini di Ancelotti non vorranno sfigurare all’esordio in casa. Dal vivo o virtualmente, chi vivrà vedrà.

 

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