Mister Z
MR Z - Napoli, bisogna crederci!
13.05.2025 21:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Prendersi a schiaffi? Mangiarsi le mani? Flagellarsi la schiena con un gatto a nove code? Suvvia, non esageriamo! Certamente c’è delusione, disappunto, rammarico per i due punti persi all’ultimo istante di una partita nella quale – bisogna ammetterlo – il Napoli non ha brillato. Ma anche prima che cominciassero le sfide della terz’ultima giornata di campionato lo sapevamo tutti che il ‘bonus’ di un pareggio esisteva e che il ‘pericolo’ di doverlo utilizzare subito, al primo colpo, era dietro l’angolo. E’ evidente che potendo scegliere, chiunque di noi avrebbe deciso di utilizzarlo domenica prossima, perché il Parma, soprattutto dopo la sconfitta di Empoli, al Tardini gioca in pratica per la vita o per la morte e non sarà facile per gli azzurri andare a fare bottino pieno. Ma si diceva lo stesso, che esistevano gli stessi pericoli anche prima che gli azzurri scendessero in campo a Lecce e poi sappiamo tutti come è andata a finire…Quante volte abbiamo detto e sentito, soprattutto in questo scoppiettante finale di stagione, che il Napoli doveva basarsi soltanto sulle sue forze nella scalata in classifica e per poter puntare allo scudetto? Oggi più che mai questa considerazione è valida. D’altronde bisogna essere ottimisti e fare una valutazione che è davvero incontestabile: a parità di motivazioni, tra una squadra che lotta per vincere lo scudetto e una che si batte per non retrocedere, in linea di massima dovrebbe finire per valere il maggior tasso tecnico-tattico di una formazione rispetto a un’altra. E in questo senso tra Napoli e Parma non c’è partita. Allora mettiamo tutti da parte le paure e i tremori e affidiamoci con fiducia ad Antonio Conte, uno che ne ha visti di tutti i colori e che sa bene come affrontare certi momenti delicati e che, soprattutto, sa perfettamente come caricare la squadra e ottenere dai suoi giocatori il massimo della concentrazione. E poi, vivaddio, non è detto che l’Inter debba per forza prevalere sulla Lazio. La squadra di Baroni, a sua volta, è in piena lotta per la qualificazione alla Champions League del prossimo anno. Anche quella di San Siro è dunque una partita delicata in cui due squadre di giocano una fetta del futuro, perché i nerazzurri puntano anch’essi allo scudetto (o quantomeno alla possibilità di rimanere in corsa), ma la Lazio, non dimentichiamolo, si gioca prestigio onore e un bel pacchetto di milioni di euro che vanno dritti dritti nelle casseforti delle squadre che partecipano al più importante torneo continentale. E allora calma, riflessione e cuori impavidi! Il Napoli ha tutte le carte in regola per uscire con tre punti in tasca dal Tardini e guardare all’ultimo impegno al Maradona con il Cagliari come ad una nuova ed emozionante tappa della sua storia.

Mario Zaccaria

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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NAPOLI - Prendersi a schiaffi? Mangiarsi le mani? Flagellarsi la schiena con un gatto a nove code? Suvvia, non esageriamo! Certamente c’è delusione, disappunto, rammarico per i due punti persi all’ultimo istante di una partita nella quale – bisogna ammetterlo – il Napoli non ha brillato. Ma anche prima che cominciassero le sfide della terz’ultima giornata di campionato lo sapevamo tutti che il ‘bonus’ di un pareggio esisteva e che il ‘pericolo’ di doverlo utilizzare subito, al primo colpo, era dietro l’angolo. E’ evidente che potendo scegliere, chiunque di noi avrebbe deciso di utilizzarlo domenica prossima, perché il Parma, soprattutto dopo la sconfitta di Empoli, al Tardini gioca in pratica per la vita o per la morte e non sarà facile per gli azzurri andare a fare bottino pieno. Ma si diceva lo stesso, che esistevano gli stessi pericoli anche prima che gli azzurri scendessero in campo a Lecce e poi sappiamo tutti come è andata a finire…Quante volte abbiamo detto e sentito, soprattutto in questo scoppiettante finale di stagione, che il Napoli doveva basarsi soltanto sulle sue forze nella scalata in classifica e per poter puntare allo scudetto? Oggi più che mai questa considerazione è valida. D’altronde bisogna essere ottimisti e fare una valutazione che è davvero incontestabile: a parità di motivazioni, tra una squadra che lotta per vincere lo scudetto e una che si batte per non retrocedere, in linea di massima dovrebbe finire per valere il maggior tasso tecnico-tattico di una formazione rispetto a un’altra. E in questo senso tra Napoli e Parma non c’è partita. Allora mettiamo tutti da parte le paure e i tremori e affidiamoci con fiducia ad Antonio Conte, uno che ne ha visti di tutti i colori e che sa bene come affrontare certi momenti delicati e che, soprattutto, sa perfettamente come caricare la squadra e ottenere dai suoi giocatori il massimo della concentrazione. E poi, vivaddio, non è detto che l’Inter debba per forza prevalere sulla Lazio. La squadra di Baroni, a sua volta, è in piena lotta per la qualificazione alla Champions League del prossimo anno. Anche quella di San Siro è dunque una partita delicata in cui due squadre di giocano una fetta del futuro, perché i nerazzurri puntano anch’essi allo scudetto (o quantomeno alla possibilità di rimanere in corsa), ma la Lazio, non dimentichiamolo, si gioca prestigio onore e un bel pacchetto di milioni di euro che vanno dritti dritti nelle casseforti delle squadre che partecipano al più importante torneo continentale. E allora calma, riflessione e cuori impavidi! Il Napoli ha tutte le carte in regola per uscire con tre punti in tasca dal Tardini e guardare all’ultimo impegno al Maradona con il Cagliari come ad una nuova ed emozionante tappa della sua storia.

Mario Zaccaria

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