Mister Z
MR Z - Napoli, crediamoci senza pietà!
24.04.2018 17:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - La verità è che noi napoletani ce l'aspettavamo un po' tutti che succedesse quello che è successo. Lo pensavamo prima della partita e soprattutto lo abbiamo immaginato durante la gara, dominata dal Napoli dal primo all'ultimo minuto, in un modo talmente chiaro che mi domando come commentatori ex calciatori (e anche qualche giornalista...) abbiano avuto il coraggio, direi l'impudenza, a fine partita, di far passare Juventus-Napoli come un match equilibrato, risolto solo grazie a un acuto casuale di Koulibaly. Ci vuole veramente una faccia di bronzo... Oggi però, non è il caso di soffermarsi su queste miserie umane. Bisogna pensare alla Fiorentina e a null'altro. Quella che si presenterà al Napoli domenica prossima sarà un'occasione forse unica e irripetibile. Se sarà tale lo scopriremo solo sabato sera, quando la Juventus avrà affrontato l'Inter. Vero è che, stando ai vaticini ascoltati domenica sera da quegli stessi commentatori di cui sopra, la Juventus sicuramente risponderà a modo suo a questa inopinata sconfitta, cioè andando a vincere a mani basse a San Siro. Loro ne sono praticamente certi, perché - hanno detto - è proprio nei momenti di maggiore difficoltà che viene fuori la forza dei bianconeri. Io, viceversa, non ho certezze e so soltanto che la partita non sarà una passeggiata di salute per la squadra di Allegri anche perché l'Inter nell'ultima giornata di campionato dovrà giocare a Roma con la Lazio e dunque, in caso di sconfitta con la Juve, corre il serio rischio di rimanere fuori dalla Champions League, con una danno economico stimabile in svariate decine di milioni di euro. Dico altresì che non sarà facile neppure per il Napoli a Firenze, visto che la Fiorentina, pur avendo perso le ultime due partite, è ancora in piena lotta per la qualificazione all'Europa League e che fino alla settimana scorsa veniva da sei successi consecutivi. Lasciamo dunque che gli juventini e i loro cantori si beino nella convinzione che faranno un sol boccone dell'Inter (per non parlare della partita con la Roma all'Olimpico nella penultima di campionato che considerano una mera formalità, forse sperando che in quel momento i giallorossi siano già matematicamente qualificati per la Champions...) e pensiamo ai fatti nostri. Il compito di Sarri, a partire da oggi alla ripresa degli allenamenti, sarà principalmente quello di smorzare gli entusiasmi nella squadra e di far dimenticare a tutti, il più rapidamente possibile, i festeggiamenti (giustissimi...) nello spogliatoio di Torino e quelli impressionanti di popolo vissuti successivamente, al momento dell'arrivo in città. Sta a l'allenatore far arrivare la squadra all'appuntamento di Firenze con la stessa feroce concentrazione che gli azzurri hanno dimostrato contro la Juve. Da quanti secoli i bianconeri, soprattutto giocando in casa, non sono riusciti a tirare in porta che una volta sola? Io francamente non me lo ricordo. Il Napoli c'è riuscito perché ha dominato per tutti i 90' in lungo e in largo. I cantori delusi delle gesta bianconere se ne facessero una ragione. Soprattutto quelli che hanno in tasca la tessera di giornalista e che nel fare il loro mestiere avrebbero il dovere di dimenticare il tifo e raccontare solo la realtà dei fatti. Ma questo, purtroppo per la categoria di cui faccio parte, avviene ormai sempre più raramente.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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24/04/2024 - 17:00

NAPOLI - La verità è che noi napoletani ce l'aspettavamo un po' tutti che succedesse quello che è successo. Lo pensavamo prima della partita e soprattutto lo abbiamo immaginato durante la gara, dominata dal Napoli dal primo all'ultimo minuto, in un modo talmente chiaro che mi domando come commentatori ex calciatori (e anche qualche giornalista...) abbiano avuto il coraggio, direi l'impudenza, a fine partita, di far passare Juventus-Napoli come un match equilibrato, risolto solo grazie a un acuto casuale di Koulibaly. Ci vuole veramente una faccia di bronzo... Oggi però, non è il caso di soffermarsi su queste miserie umane. Bisogna pensare alla Fiorentina e a null'altro. Quella che si presenterà al Napoli domenica prossima sarà un'occasione forse unica e irripetibile. Se sarà tale lo scopriremo solo sabato sera, quando la Juventus avrà affrontato l'Inter. Vero è che, stando ai vaticini ascoltati domenica sera da quegli stessi commentatori di cui sopra, la Juventus sicuramente risponderà a modo suo a questa inopinata sconfitta, cioè andando a vincere a mani basse a San Siro. Loro ne sono praticamente certi, perché - hanno detto - è proprio nei momenti di maggiore difficoltà che viene fuori la forza dei bianconeri. Io, viceversa, non ho certezze e so soltanto che la partita non sarà una passeggiata di salute per la squadra di Allegri anche perché l'Inter nell'ultima giornata di campionato dovrà giocare a Roma con la Lazio e dunque, in caso di sconfitta con la Juve, corre il serio rischio di rimanere fuori dalla Champions League, con una danno economico stimabile in svariate decine di milioni di euro. Dico altresì che non sarà facile neppure per il Napoli a Firenze, visto che la Fiorentina, pur avendo perso le ultime due partite, è ancora in piena lotta per la qualificazione all'Europa League e che fino alla settimana scorsa veniva da sei successi consecutivi. Lasciamo dunque che gli juventini e i loro cantori si beino nella convinzione che faranno un sol boccone dell'Inter (per non parlare della partita con la Roma all'Olimpico nella penultima di campionato che considerano una mera formalità, forse sperando che in quel momento i giallorossi siano già matematicamente qualificati per la Champions...) e pensiamo ai fatti nostri. Il compito di Sarri, a partire da oggi alla ripresa degli allenamenti, sarà principalmente quello di smorzare gli entusiasmi nella squadra e di far dimenticare a tutti, il più rapidamente possibile, i festeggiamenti (giustissimi...) nello spogliatoio di Torino e quelli impressionanti di popolo vissuti successivamente, al momento dell'arrivo in città. Sta a l'allenatore far arrivare la squadra all'appuntamento di Firenze con la stessa feroce concentrazione che gli azzurri hanno dimostrato contro la Juve. Da quanti secoli i bianconeri, soprattutto giocando in casa, non sono riusciti a tirare in porta che una volta sola? Io francamente non me lo ricordo. Il Napoli c'è riuscito perché ha dominato per tutti i 90' in lungo e in largo. I cantori delusi delle gesta bianconere se ne facessero una ragione. Soprattutto quelli che hanno in tasca la tessera di giornalista e che nel fare il loro mestiere avrebbero il dovere di dimenticare il tifo e raccontare solo la realtà dei fatti. Ma questo, purtroppo per la categoria di cui faccio parte, avviene ormai sempre più raramente.

 

 

Mario Zaccaria

 

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