Mister Z
MISTER Z - Napoli, non ci resta che sperare nell'orizzonte Champions
30.01.2024 23:56 di Napoli Magazine

NAPOLI - E ti pareva che non ci dovesse essere il giallo di fine mercato! Ecco la solita telenovela che il calcio Napoli manda in scena ad ogni sessione di compravendita di calciatori, sia essa quella estiva o quella invernale. Ci devono essere per forza un paio di trattative che vengono portate avanti per un lungo periodo di tempo, fino allo sfinimento, e che finiscono poi con un nulla di fatto. A inizio gennaio si è cominciato con Samardzic e ora finiamo con Perez. Francamente mi sento di dire che per il fatto che il calciatore argentino, come appare dalle ultime notizie, non arrivi a Napoli non mi sembra che si debba fare un dramma. A vederlo giocare, infatti, non si è avuta la sensazione che si trattasse di un Kim in versione riveduta e corretta. Un buon giocatore, senz'altro, ma probabilmente non era quello che serviva al Napoli per ridare alla difesa la solidità che aveva dimostrato lo scorso anno. A questo punto, tanto vale tenersi Ostigard anche perché si è ormai capito che Mazzarri per ridare forza al reparto ha puntato su un radicale cambio di tattica rispetto a quello che era stato sia il Napoli di Spalletti che quello di Garcia. Il problema, a questo punto, è che la squadra azzurra è diventata più quadrata e solida dalla cintola in giù ma anche meno fertile e produttiva nella parte alta del campo. E' vero, Osimhen è praticamente scomparso dai radar e dunque fino ad ora l'allenatore che è subentrato a stagione già abbondantemente cominciata non ha potuto usufruire del contributo che il nigeriano avrebbe dovuto dare alla squadra. Forse proprio per l'assenza di Osimhen anche Kvaratskhelia si è praticamente fermato e dunque il Napoli ha grosse difficoltà ad articolare il suo gioco d'attacco. La nuova formula tattica utilizzata da Mazzarri complica ancor di più la situazione e la squadra sembra essere diventata una coperta troppo corta. Se la si tira verso il basso si copre la difesa e si prendono meno goal ma se ne segnano anche pochissimi e dunque è difficile vincere le partite. Nella prima parte della stagione, quando il modulo utilizzato era il 4-3-3, la difesa, priva di Kim, era diventata un colabrodo. Ora il reparto si è assestato e non si ha più la sensazione che possa subire un gol ad ogni azione degli avversari. Ma è anche vero che per vedere un tiro verso la porta della squadra che gioca contro il Napoli c'è bisogno di pazientare tanto e in qualche caso, come accaduto nella sfida alla Lazio, l'attesa… è ancora in corso. A questo punto non ci resta che sperare che con il ritorno degli assenti e con il contributo di qualcuno, se non di tutti i nuovi arrivati, la squadra possa riprendere il cammino verso il quarto posto in classifica che rimane sempre e comunque l'obiettivo massimo da raggiungere. Noi ci speriamo e soltanto le prossime uscite potranno chiarire davvero la situazione.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine 

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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30/01/2024 - 23:56

NAPOLI - E ti pareva che non ci dovesse essere il giallo di fine mercato! Ecco la solita telenovela che il calcio Napoli manda in scena ad ogni sessione di compravendita di calciatori, sia essa quella estiva o quella invernale. Ci devono essere per forza un paio di trattative che vengono portate avanti per un lungo periodo di tempo, fino allo sfinimento, e che finiscono poi con un nulla di fatto. A inizio gennaio si è cominciato con Samardzic e ora finiamo con Perez. Francamente mi sento di dire che per il fatto che il calciatore argentino, come appare dalle ultime notizie, non arrivi a Napoli non mi sembra che si debba fare un dramma. A vederlo giocare, infatti, non si è avuta la sensazione che si trattasse di un Kim in versione riveduta e corretta. Un buon giocatore, senz'altro, ma probabilmente non era quello che serviva al Napoli per ridare alla difesa la solidità che aveva dimostrato lo scorso anno. A questo punto, tanto vale tenersi Ostigard anche perché si è ormai capito che Mazzarri per ridare forza al reparto ha puntato su un radicale cambio di tattica rispetto a quello che era stato sia il Napoli di Spalletti che quello di Garcia. Il problema, a questo punto, è che la squadra azzurra è diventata più quadrata e solida dalla cintola in giù ma anche meno fertile e produttiva nella parte alta del campo. E' vero, Osimhen è praticamente scomparso dai radar e dunque fino ad ora l'allenatore che è subentrato a stagione già abbondantemente cominciata non ha potuto usufruire del contributo che il nigeriano avrebbe dovuto dare alla squadra. Forse proprio per l'assenza di Osimhen anche Kvaratskhelia si è praticamente fermato e dunque il Napoli ha grosse difficoltà ad articolare il suo gioco d'attacco. La nuova formula tattica utilizzata da Mazzarri complica ancor di più la situazione e la squadra sembra essere diventata una coperta troppo corta. Se la si tira verso il basso si copre la difesa e si prendono meno goal ma se ne segnano anche pochissimi e dunque è difficile vincere le partite. Nella prima parte della stagione, quando il modulo utilizzato era il 4-3-3, la difesa, priva di Kim, era diventata un colabrodo. Ora il reparto si è assestato e non si ha più la sensazione che possa subire un gol ad ogni azione degli avversari. Ma è anche vero che per vedere un tiro verso la porta della squadra che gioca contro il Napoli c'è bisogno di pazientare tanto e in qualche caso, come accaduto nella sfida alla Lazio, l'attesa… è ancora in corso. A questo punto non ci resta che sperare che con il ritorno degli assenti e con il contributo di qualcuno, se non di tutti i nuovi arrivati, la squadra possa riprendere il cammino verso il quarto posto in classifica che rimane sempre e comunque l'obiettivo massimo da raggiungere. Noi ci speriamo e soltanto le prossime uscite potranno chiarire davvero la situazione.

 

 

Mario Zaccaria

 

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