Mister Z
MR Z - Napoli, urla "The Champions" con quanta forza c'è in gola!
02.10.2018 14:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Rinvangare il passato, lamentarsi per l'arbitraggio, pensare a ciò che poteva essere e non è stato. Un esercizio inutile e forse perfino dannoso. Il Napoli ha perso con la Juventus. Amen. Ora basta con le recriminazioni e con l'autoflagellazione. La partita ha raccontato di una squadra assolutamente in grado di tenere testa a un'avversaria sulla carta molto più forte. C'è stato uno sbandamento, un clamoroso calo di tensione nell'arco di tempo intercorso tra il gol del pareggio e quello del sorpasso dei bianconeri. Gambe molli, mente annebbiata, difficoltà anche di natura fisica dimostrate rispetto ad una squadra, la Juventus, che fa dell'aggressività e della prepotenza fisica, soprattutto a centrocampo, un elemento caratterizzante. Il resto lo ha fatto Ronaldo. Bisogna farsene una ragione. La Juventus può schierarlo, il Napoli no. Se non ci fosse stato lui in campo, probabilmente il risultato sarebbe stato diverso. Quanto a Banti è stucchevole e anche inutile parlarne. Le due ammonizioni di Mario Rui, con un po' di buona volontà, c'erano (con una qualche forzatura sulla prima). Quel che è insopportabile è la disparità di trattamento evidentissima che l'arbitro ha riservato alle due squadre e agli atteggiamenti in campo dei calciatori. Ma tutto ciò è cosa nota, non c'è novità alcuna, siamo preparati e, soprattutto, non dobbiamo trasformarlo in alibi. Se una squadra è più forte di un'altra, alla fine la spunta, a meno di clamorosi e ingiusti annullamenti di gol o cose simili che a Torino non ci sono stati. Se il Napoli avesse tenuto lo stesso atteggiamento dei primi venti minuti di gioco, sarebbe finita diversamente, indipendentemente dalla presenza in campo di Banti o di qualunque altro arbitro. Domani sera c'è la possibilità di rifarsi. Il Liverpool è l'avversario più difficile che potesse capitare in questo momento, trattandosi di una delle squadra più in forma e più forti che ci sono in circolazione. Il risultato non è scontato, ma molto dipenderà dall'approccio degli azzurri alla gara. Se l'intensità sarà quella dei primi venti minuti di Torino, potrà succedere di tutto. Se l'atteggiamento sarà invece quello molle e scarico visto dopo il gol del pareggio di Mandzukic, i Reds faranno un sol boccone. In ogni caso andiamo al San Paolo a divertirci e a far sentire agli inglesi quel terrificante urlo 'The Champions', da lanciare con quanta forza c'è in gola, a conclusione di quella magica musichetta iniziale, alla quale ormai siamo abituati e che domani tornerà a trovarci come una vecchia amica. 

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

02/10/2024 - 14:00

NAPOLI - Rinvangare il passato, lamentarsi per l'arbitraggio, pensare a ciò che poteva essere e non è stato. Un esercizio inutile e forse perfino dannoso. Il Napoli ha perso con la Juventus. Amen. Ora basta con le recriminazioni e con l'autoflagellazione. La partita ha raccontato di una squadra assolutamente in grado di tenere testa a un'avversaria sulla carta molto più forte. C'è stato uno sbandamento, un clamoroso calo di tensione nell'arco di tempo intercorso tra il gol del pareggio e quello del sorpasso dei bianconeri. Gambe molli, mente annebbiata, difficoltà anche di natura fisica dimostrate rispetto ad una squadra, la Juventus, che fa dell'aggressività e della prepotenza fisica, soprattutto a centrocampo, un elemento caratterizzante. Il resto lo ha fatto Ronaldo. Bisogna farsene una ragione. La Juventus può schierarlo, il Napoli no. Se non ci fosse stato lui in campo, probabilmente il risultato sarebbe stato diverso. Quanto a Banti è stucchevole e anche inutile parlarne. Le due ammonizioni di Mario Rui, con un po' di buona volontà, c'erano (con una qualche forzatura sulla prima). Quel che è insopportabile è la disparità di trattamento evidentissima che l'arbitro ha riservato alle due squadre e agli atteggiamenti in campo dei calciatori. Ma tutto ciò è cosa nota, non c'è novità alcuna, siamo preparati e, soprattutto, non dobbiamo trasformarlo in alibi. Se una squadra è più forte di un'altra, alla fine la spunta, a meno di clamorosi e ingiusti annullamenti di gol o cose simili che a Torino non ci sono stati. Se il Napoli avesse tenuto lo stesso atteggiamento dei primi venti minuti di gioco, sarebbe finita diversamente, indipendentemente dalla presenza in campo di Banti o di qualunque altro arbitro. Domani sera c'è la possibilità di rifarsi. Il Liverpool è l'avversario più difficile che potesse capitare in questo momento, trattandosi di una delle squadra più in forma e più forti che ci sono in circolazione. Il risultato non è scontato, ma molto dipenderà dall'approccio degli azzurri alla gara. Se l'intensità sarà quella dei primi venti minuti di Torino, potrà succedere di tutto. Se l'atteggiamento sarà invece quello molle e scarico visto dopo il gol del pareggio di Mandzukic, i Reds faranno un sol boccone. In ogni caso andiamo al San Paolo a divertirci e a far sentire agli inglesi quel terrificante urlo 'The Champions', da lanciare con quanta forza c'è in gola, a conclusione di quella magica musichetta iniziale, alla quale ormai siamo abituati e che domani tornerà a trovarci come una vecchia amica. 

 

 

Mario Zaccaria

 

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