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MR Z - Napoli, perchè non provare Callejon nel ruolo di regista?
17.12.2019 17:29 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il 28 luglio di quest'anno in una partita amichevole di precampionato il Napoli spezzò le reni al nemico Liverpool, realizzando la più famosa vittoria di Pirro che la storia del club possa ricordare. Quel successo, per certi versi clamoroso perché ottenuto sia pure in un'amichevole contro i campioni d'Europa in carica, non servì assolutamente a nulla se non a illudere l'ambiente - e forse anche l'allenatore dell'epoca e il presidente - che la squadra fosse altamente competitiva, che sul mercato in entrata ci fosse poco o nulla da fare e che su quello in uscita ci si potesse allegramente sbizzarrire. Quanto è accaduto poi e soprattutto ciò che sta avvenendo di recente dimostra che se quell'impresa illusoria fosse stata considerata realmente per quello che valeva, cioè nulla, probabilmente non ci saremmo trovati oggi nella situazione in cui siamo. Eppure quel giorno accadde, forse casualmente, qualcosa che al Napoli, inteso come squadra, e a Gattuso che ne è ora l'allenatore un po' bastonato e avvilito, potrebbe tornare estremamente utile. Guardai in tv quella partita con attenzione e ricordo che nel secondo tempo Ancelotti provò un esperimento che definire sorprendentemente ben riuscito è poco: utilizzare Callejon in regia. Commentò l'allenatore a fine gara: "Sembrava ci giocasse da 15 anni". Tornando a oggi, appare chiaro ed evidente a tutti, anche a chi partite di calcio ne ha viste poche, che tra le tante cose che mancano al Napoli quella più grave è proprio l'assenza (nel senso che il ruolo non è coperto in rosa) di qualcuno che sappia organizzare il gioco, dettare i tempi alla squadra, fare da filtro davanti alla difesa, affiancando quando occorre il mediano di copertura, soprattutto nei casi di ripartenza veloce dell'avversario. Ancelotti il regista non l'ha voluto perché immaginava il suo Napoli schierato con un 4-2-3-1 che non prevede quel ruolo. Fu così che dopo la cessione inopinata di Hamsik l'inverno scorso, si è detto disponibile nella passata estate a privarsi allegramente anche del contributo che avrebbe potuto dare Diawara il quale, con tutti i difetti che gli si vogliono pur riconoscere, era l'unico della rosa a poter giocare in quel ruolo. Oggi che il regista servirebbe come il pane, ci si guarda intorno. Amrabat è un buon prospetto ma non può arrivare prima di giugno perché in questa stagione ha già giocato partite ufficiali con due maglie diverse. Si pensa allora a Torreira che nell'Arsenal è un po' emarginato, ma non si sa se la squadra londinese sarebbe comunque disposta a privarsene nel mercato invernale. E in ogni caso costerebbe la bellezza di 30 milioni, una cifra blu che andrebbe sottratta al fiume di denaro che in estate dovrebbe servire per quella rifondazione che appare ormai ineludibile. E allora? Rimane Callejon. Perché non provarlo in quel ruolo? Il tempo ci sarebbe. Si potrebbe cominciare dalla gara con il Sassuolo e riprendere il discorso dopo le ferie natalizie. Se l'esperimento dovesse fallire ci sarebbe sempre il tempo per recuperare perché il marcato invernale apre il 2 gennaio e si conclude il 31 dello stesso mese. E un'idea. In tempi di vacche grasse cambiare a Callejon il ruolo sarebbe stato un azzardo. Ma oggi potrebbe essere la chiave per ritrovare solidità e armonia nella manovra.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

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MR Z - Napoli, perchè non provare Callejon nel ruolo di regista?

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17/12/2024 - 17:29

NAPOLI - Il 28 luglio di quest'anno in una partita amichevole di precampionato il Napoli spezzò le reni al nemico Liverpool, realizzando la più famosa vittoria di Pirro che la storia del club possa ricordare. Quel successo, per certi versi clamoroso perché ottenuto sia pure in un'amichevole contro i campioni d'Europa in carica, non servì assolutamente a nulla se non a illudere l'ambiente - e forse anche l'allenatore dell'epoca e il presidente - che la squadra fosse altamente competitiva, che sul mercato in entrata ci fosse poco o nulla da fare e che su quello in uscita ci si potesse allegramente sbizzarrire. Quanto è accaduto poi e soprattutto ciò che sta avvenendo di recente dimostra che se quell'impresa illusoria fosse stata considerata realmente per quello che valeva, cioè nulla, probabilmente non ci saremmo trovati oggi nella situazione in cui siamo. Eppure quel giorno accadde, forse casualmente, qualcosa che al Napoli, inteso come squadra, e a Gattuso che ne è ora l'allenatore un po' bastonato e avvilito, potrebbe tornare estremamente utile. Guardai in tv quella partita con attenzione e ricordo che nel secondo tempo Ancelotti provò un esperimento che definire sorprendentemente ben riuscito è poco: utilizzare Callejon in regia. Commentò l'allenatore a fine gara: "Sembrava ci giocasse da 15 anni". Tornando a oggi, appare chiaro ed evidente a tutti, anche a chi partite di calcio ne ha viste poche, che tra le tante cose che mancano al Napoli quella più grave è proprio l'assenza (nel senso che il ruolo non è coperto in rosa) di qualcuno che sappia organizzare il gioco, dettare i tempi alla squadra, fare da filtro davanti alla difesa, affiancando quando occorre il mediano di copertura, soprattutto nei casi di ripartenza veloce dell'avversario. Ancelotti il regista non l'ha voluto perché immaginava il suo Napoli schierato con un 4-2-3-1 che non prevede quel ruolo. Fu così che dopo la cessione inopinata di Hamsik l'inverno scorso, si è detto disponibile nella passata estate a privarsi allegramente anche del contributo che avrebbe potuto dare Diawara il quale, con tutti i difetti che gli si vogliono pur riconoscere, era l'unico della rosa a poter giocare in quel ruolo. Oggi che il regista servirebbe come il pane, ci si guarda intorno. Amrabat è un buon prospetto ma non può arrivare prima di giugno perché in questa stagione ha già giocato partite ufficiali con due maglie diverse. Si pensa allora a Torreira che nell'Arsenal è un po' emarginato, ma non si sa se la squadra londinese sarebbe comunque disposta a privarsene nel mercato invernale. E in ogni caso costerebbe la bellezza di 30 milioni, una cifra blu che andrebbe sottratta al fiume di denaro che in estate dovrebbe servire per quella rifondazione che appare ormai ineludibile. E allora? Rimane Callejon. Perché non provarlo in quel ruolo? Il tempo ci sarebbe. Si potrebbe cominciare dalla gara con il Sassuolo e riprendere il discorso dopo le ferie natalizie. Se l'esperimento dovesse fallire ci sarebbe sempre il tempo per recuperare perché il marcato invernale apre il 2 gennaio e si conclude il 31 dello stesso mese. E un'idea. In tempi di vacche grasse cambiare a Callejon il ruolo sarebbe stato un azzardo. Ma oggi potrebbe essere la chiave per ritrovare solidità e armonia nella manovra.

 

 

Mario Zaccaria

 

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