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MR Z - Napoli, punta in alto, nulla è cambiato: lo dicono i numeri!
03.04.2018 17:05 di Napoli Magazine

NAPOLI - Quanto è accaduto nell'ultima giornata di campionato dà perfettamente l'idea di quale sia la differenza tra il Napoli e la Juventus di quest'anno, anche se non preclude del tutto agli azzurri la possibilità di puntare al traguardo più alto, lo scudetto. In termini numerici, infatti, poco è cambiato rispetto alla settimana precedente. Si era sempre detto, e Sarri per primo lo aveva ripetuto più volte, che per il Napoli sarebbe stato necessario fare tutte vittorie fino alla fine del campionato. Se così fosse, significherebbe che, grazie al successo all'Allianz Stadium di Torino, il Napoli si troverebbe con un punto di svantaggio dai bianconeri a 3 giornate dalla fine del campionato. A quel punto, sarebbe necessario un pareggio della Juventus per mettere gli azzurri nella condizione di realizzare il sorpasso e dunque di superare gli avversari sul filo di lana. La Juventus nelle ultime tre giornate dovrà affrontare l'Inter e la Roma, il che lascia presupporre che, quantomeno un pareggio, ci possa anche scappare. Il problema, allora, non è tanto in termini aritmetici, di distacco dalla caolista, ma è legato alla capacità degli azzurri di portare a compimento un simile mirabolante ruolino di marcia fino alla fine del torneo. Il Napoli che si è visto con il Sassuolo, impaurito, balbettante, senza mordente, non potrà andare sicuramente molto lontano. Tutto dipende, quindi, dalla capacità degli azzurri di ritrovare la loro forza morale, loro compattezza, a loro fantasia e soprattutto la loro capacità dal punto di vista atletico di superare il confronto con gli avversari. A Reggio Emilia si è rivisto un po' il Napoli molle e senza anima che era tipico di certe partite, soprattutto esterne, dello scorso anno e anche delle precedenti stagioni. Soltanto dopo aver raggiunto il pareggio, negli ultimi minuti della partita, gli azzurri sono riusciti a chiudere il Sassuolo nella propria area di rigore e hanno anche sfiorato il successo. Perché questo atteggiamento non lo hanno tenuto sin dall'inizio della partita? Perché si è aspettato di arrivare all' ultimi 10 minuti per fare ciò che si sarebbe dovuto fare prima? Sono domande alle quali soltanto Sarri potrà dare una risposta. E soprattutto quel che l'allenatore dovrà capire è la capacità dei giocatori, sul piano atletico, di superare le difficoltà che hanno caratterizzato la partita con il Sassuolo. Vero è che le gare successive agli impegni delle Nazionali non sono mai state facili per il Napoli. Troppa gente in giro per il mondo, troppa difficoltà a preparare la partita nel modo migliore, anche in considerazione del fatto che il Napoli, più di qualunque altra squadra, si regge sulla ripetizione degli schemi durante la fase di preparazione, durante gli allenamenti a Castel Volturno. Ciò che avviene nel corso della settimana non è una perdita di tempo, è un esercizio indispensabile per poter poi applicare la domenica sul terreno di gioco ciò che l'allenatore prescrive ai suoi calciatori. Insomma, a dispetto di quanto possa sembrare, non tutto è perduto. L'importante è che il Napoli riesca a ritrovare se stesso e non faccia più passi falsi come quello del sabato santo che tanta delusione ha portato e che ha rovinato la Pasqua dei propri tifosi.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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03/04/2024 - 17:05

NAPOLI - Quanto è accaduto nell'ultima giornata di campionato dà perfettamente l'idea di quale sia la differenza tra il Napoli e la Juventus di quest'anno, anche se non preclude del tutto agli azzurri la possibilità di puntare al traguardo più alto, lo scudetto. In termini numerici, infatti, poco è cambiato rispetto alla settimana precedente. Si era sempre detto, e Sarri per primo lo aveva ripetuto più volte, che per il Napoli sarebbe stato necessario fare tutte vittorie fino alla fine del campionato. Se così fosse, significherebbe che, grazie al successo all'Allianz Stadium di Torino, il Napoli si troverebbe con un punto di svantaggio dai bianconeri a 3 giornate dalla fine del campionato. A quel punto, sarebbe necessario un pareggio della Juventus per mettere gli azzurri nella condizione di realizzare il sorpasso e dunque di superare gli avversari sul filo di lana. La Juventus nelle ultime tre giornate dovrà affrontare l'Inter e la Roma, il che lascia presupporre che, quantomeno un pareggio, ci possa anche scappare. Il problema, allora, non è tanto in termini aritmetici, di distacco dalla caolista, ma è legato alla capacità degli azzurri di portare a compimento un simile mirabolante ruolino di marcia fino alla fine del torneo. Il Napoli che si è visto con il Sassuolo, impaurito, balbettante, senza mordente, non potrà andare sicuramente molto lontano. Tutto dipende, quindi, dalla capacità degli azzurri di ritrovare la loro forza morale, loro compattezza, a loro fantasia e soprattutto la loro capacità dal punto di vista atletico di superare il confronto con gli avversari. A Reggio Emilia si è rivisto un po' il Napoli molle e senza anima che era tipico di certe partite, soprattutto esterne, dello scorso anno e anche delle precedenti stagioni. Soltanto dopo aver raggiunto il pareggio, negli ultimi minuti della partita, gli azzurri sono riusciti a chiudere il Sassuolo nella propria area di rigore e hanno anche sfiorato il successo. Perché questo atteggiamento non lo hanno tenuto sin dall'inizio della partita? Perché si è aspettato di arrivare all' ultimi 10 minuti per fare ciò che si sarebbe dovuto fare prima? Sono domande alle quali soltanto Sarri potrà dare una risposta. E soprattutto quel che l'allenatore dovrà capire è la capacità dei giocatori, sul piano atletico, di superare le difficoltà che hanno caratterizzato la partita con il Sassuolo. Vero è che le gare successive agli impegni delle Nazionali non sono mai state facili per il Napoli. Troppa gente in giro per il mondo, troppa difficoltà a preparare la partita nel modo migliore, anche in considerazione del fatto che il Napoli, più di qualunque altra squadra, si regge sulla ripetizione degli schemi durante la fase di preparazione, durante gli allenamenti a Castel Volturno. Ciò che avviene nel corso della settimana non è una perdita di tempo, è un esercizio indispensabile per poter poi applicare la domenica sul terreno di gioco ciò che l'allenatore prescrive ai suoi calciatori. Insomma, a dispetto di quanto possa sembrare, non tutto è perduto. L'importante è che il Napoli riesca a ritrovare se stesso e non faccia più passi falsi come quello del sabato santo che tanta delusione ha portato e che ha rovinato la Pasqua dei propri tifosi.

 

 

Mario Zaccaria

 

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