Mister Z
MR Z - Siate seri e professionali nelle disamine! Il VAR dispone di ben 12 diverse riprese video esclusive, nessun dubbio su Koulibaly!
30.01.2018 14:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Martedì scorso mi soffermai in questa rubrica sullo scadimento generale del lavoro giornalistico e sulla preparazione sempre più labile e raffazzonata di tanti (troppi) miei colleghi, particolarmente nel settore sport. Le vicende di cronaca calcistica di domenica scorsa mi inducono a tornare sull'argomento per dare una testimonianza ulteriore che conferma quanto questo decadimento professionale sia evidente e quanta approssimazione ci sia in giro. Dopo Napoli-Bologna ho avuto modo di ascoltare il pianto greco dell'allenatore Donadoni (a proposito, mi aspetto che qualche giornale dedichi anche a lui una copertina irridente come quella di cui è stato protagonista Sarri la settimana scorsa) per la mancata concessione di un calcio di rigore alla sua squadra in occasione di un presunto fallo di mano in area di rigore di Koulibaly. Purtroppo, dopo che Donadoni aveva strepitato per la clamorosa ingiustizia subita, non ho sentito alcun giornalista replicare come avrebbe dovuto, vale a dire segnalando che le immagini mandate in onda dalle tv commerciali non davano certezze e che, probabilmente, visto che il Var dispone di ben 12 diverse riprese video esclusive, se aveva deciso di non intervenire lo aveva fatto presumibilmente a ragion veduta. Questo e soltanto questo avrebbe imposto ad un giornalista (anche se i colleghi con tessera negli studi televisivi domenicali si contano ormai sulle dita di una sola mano) la deontologia professionale e la correttezza che dovrebbero essere sempre alla base del nostro lavoro. Agli strepiti di Donadoni, invece, non c'è stata alcuna risposta. L'allenatore del Bologna è stato viceversa blandito, accarezzato, vezzeggiato perché, poverino, aveva subito una tremenda ingiustizia. Mi domando allora se lo stesso Donadoni e i soloni che lo hanno spalleggiato ieri pomeriggio e anche dopo abbiano avuto modo di verificare con calma immagini un po' più approfondite di quell'episodio. A me, ad esempio, è successo e ho potuto rendermi conto che quel rigore tanto acclamato non poteva essere concesso in quanto non ce n'erano minimamente i presupposti, semplicemente perché mancava l'elemento più importante, il tocco di mano. I soloni si sono infatti sgolati nel parlare di un fallo di mano, di un braccio più o meno attaccato al corpo, di una presunta volontarietà o involontarietà del gesto mentre invece avrebbero dovuto soltanto prendere atto del fatto che un fallo di mano non c'era mai stato e che, dunque, nessun rigore avrebbe dovuto mai essere concesso. Non so se questi signori leggeranno questa rubrica. Se lo facessero, consiglierei loro di andare a rivedere l'azione servendosi eventualmente del video qui in basso. Avrebbero così modo di scoprire che Koulibaly tocca il pallone soltanto con la coscia sinistra, che tira indietro il braccio per una reazione istintiva e che, dunque, non c'erano minimamente i presupposti per concedere un calcio di rigore. Evidentemente il Var Orsato (non proprio l'ultimo arrivato!) avrà avuto a disposizione quella immagine e avrà comunicato a Mazzoleni che era in campo che non c'era nulla di anomalo da segnalare. Cari colleghi soloni, cari commentatori strapagati, se leggete Napolimagazine.com passatevi una mano sulla coscienza e poi, possibilmente, chiamate Donadoni per spiegargli che può asciugarsi le lacrime senza troppi rimpianti: il rigore non esisteva.

 

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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30/01/2024 - 14:55

NAPOLI - Martedì scorso mi soffermai in questa rubrica sullo scadimento generale del lavoro giornalistico e sulla preparazione sempre più labile e raffazzonata di tanti (troppi) miei colleghi, particolarmente nel settore sport. Le vicende di cronaca calcistica di domenica scorsa mi inducono a tornare sull'argomento per dare una testimonianza ulteriore che conferma quanto questo decadimento professionale sia evidente e quanta approssimazione ci sia in giro. Dopo Napoli-Bologna ho avuto modo di ascoltare il pianto greco dell'allenatore Donadoni (a proposito, mi aspetto che qualche giornale dedichi anche a lui una copertina irridente come quella di cui è stato protagonista Sarri la settimana scorsa) per la mancata concessione di un calcio di rigore alla sua squadra in occasione di un presunto fallo di mano in area di rigore di Koulibaly. Purtroppo, dopo che Donadoni aveva strepitato per la clamorosa ingiustizia subita, non ho sentito alcun giornalista replicare come avrebbe dovuto, vale a dire segnalando che le immagini mandate in onda dalle tv commerciali non davano certezze e che, probabilmente, visto che il Var dispone di ben 12 diverse riprese video esclusive, se aveva deciso di non intervenire lo aveva fatto presumibilmente a ragion veduta. Questo e soltanto questo avrebbe imposto ad un giornalista (anche se i colleghi con tessera negli studi televisivi domenicali si contano ormai sulle dita di una sola mano) la deontologia professionale e la correttezza che dovrebbero essere sempre alla base del nostro lavoro. Agli strepiti di Donadoni, invece, non c'è stata alcuna risposta. L'allenatore del Bologna è stato viceversa blandito, accarezzato, vezzeggiato perché, poverino, aveva subito una tremenda ingiustizia. Mi domando allora se lo stesso Donadoni e i soloni che lo hanno spalleggiato ieri pomeriggio e anche dopo abbiano avuto modo di verificare con calma immagini un po' più approfondite di quell'episodio. A me, ad esempio, è successo e ho potuto rendermi conto che quel rigore tanto acclamato non poteva essere concesso in quanto non ce n'erano minimamente i presupposti, semplicemente perché mancava l'elemento più importante, il tocco di mano. I soloni si sono infatti sgolati nel parlare di un fallo di mano, di un braccio più o meno attaccato al corpo, di una presunta volontarietà o involontarietà del gesto mentre invece avrebbero dovuto soltanto prendere atto del fatto che un fallo di mano non c'era mai stato e che, dunque, nessun rigore avrebbe dovuto mai essere concesso. Non so se questi signori leggeranno questa rubrica. Se lo facessero, consiglierei loro di andare a rivedere l'azione servendosi eventualmente del video qui in basso. Avrebbero così modo di scoprire che Koulibaly tocca il pallone soltanto con la coscia sinistra, che tira indietro il braccio per una reazione istintiva e che, dunque, non c'erano minimamente i presupposti per concedere un calcio di rigore. Evidentemente il Var Orsato (non proprio l'ultimo arrivato!) avrà avuto a disposizione quella immagine e avrà comunicato a Mazzoleni che era in campo che non c'era nulla di anomalo da segnalare. Cari colleghi soloni, cari commentatori strapagati, se leggete Napolimagazine.com passatevi una mano sulla coscienza e poi, possibilmente, chiamate Donadoni per spiegargli che può asciugarsi le lacrime senza troppi rimpianti: il rigore non esisteva.

 

 

 

Mario Zaccaria

 

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