Mister Z
MR Z - Napoli, non perdiamo il maledetto vizio di crederci!
22.03.2022 23:46 di Napoli Magazine

NAPOLI - Fa rabbia ripensare a Napoli-Milan e a come è andata a finire. Sarebbe bastato non subire il gollonzo di Giroud e oggi la situazione sarebbe stata completamente diversa. Il Napoli e il Milan sarebbero a pari merito in testa alla classifica a 64 punti, con gli azzurri in vantaggio virtuale per aver vinto a San Siro e pareggiato al Maradona. L’Inter avrebbe inseguito a 4 lunghezze, rimanendo dunque in ritardo, teoricamente incolmabile anche in caso di vittoria nel recupero che prima o poi (ma quando?) si dovrà giocare a Bologna. I partenopei a quel punto sarebbero stati arbitri del loro destino. E invece si è costretti a inseguire e a sperare in un passo falso del Milan, il tutto senza potersi concedere alcuna battuta d’arresto, sia pure parziale. Si gioca sempre in affanno, con il cuore in gola e anche nella preparazione delle partite non c’è e non può esserci quella serenità che sarebbe utile per ottenere poi una migliore prestazione sul campo. Insomma è una situazione difficile che diventa ancor più complicata se si pensa alle continue difficoltà che insorgono per Spalletti a ogni angolo di strada. In questo senso basti pensare alla sola partita con l’Udinese per rendersi conto di come la sorte non voglia giocare a favore del Napoli per nessuna ragione al mondo. Anzi non ci sarebbe neppure bisogno che il destino, il fato si schierassero dalla parte degli azzurri, basterebbe soltanto che una volta tanto girassero al largo, fossero neutrali, insomma si facessero i fatti loro. E invece ecco Di Lorenzo infortunarsi al ginocchio, ecco Osimhen e Rrahmani venire squalificati assieme, prima della difficilissima trasferta di Bergamo, grazie a due decisioni dell’arbitro Fourneau che, regolamento alla mano, non sono sembrate il massimo della correttezza e della coerenza ‘tecnica’. Aggiungiamo i continui infortuni anche di coloro i quali pur non partendo quasi mai da titolari potrebbero comunque rappresentare una valida pedina da inserire in corso d’opera (Meret, Petagna e Ounas, solo per citare gli ultimi esempi) ed abbiamo il quadro completo della situazione. In ogni caso, nonostante tutte le difficoltà e i limiti caratteriali della squadra che comunque non vanno dimenticati, gli azzurri hanno il dovere di provarci fino alla fine. Il Milan, così come anche lo stesso Napoli e l’Inter, vale a dire le tre protagoniste assolute del campionato, hanno tutte dimostrato di subire di tanto in tanto qualche calo di tensione, qualche battuta d’arresto che nella fase finale del torneo potrebbe essere sfruttata dalle avversarie. Proprio per questo bisogna rimanere vigili, concentrati e sempre in agguato. Il miracolo può sempre avvenire. E allora anche noi non perdiamo il maledetto vizio di crederci.

 


Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine 

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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22/03/2024 - 23:46

NAPOLI - Fa rabbia ripensare a Napoli-Milan e a come è andata a finire. Sarebbe bastato non subire il gollonzo di Giroud e oggi la situazione sarebbe stata completamente diversa. Il Napoli e il Milan sarebbero a pari merito in testa alla classifica a 64 punti, con gli azzurri in vantaggio virtuale per aver vinto a San Siro e pareggiato al Maradona. L’Inter avrebbe inseguito a 4 lunghezze, rimanendo dunque in ritardo, teoricamente incolmabile anche in caso di vittoria nel recupero che prima o poi (ma quando?) si dovrà giocare a Bologna. I partenopei a quel punto sarebbero stati arbitri del loro destino. E invece si è costretti a inseguire e a sperare in un passo falso del Milan, il tutto senza potersi concedere alcuna battuta d’arresto, sia pure parziale. Si gioca sempre in affanno, con il cuore in gola e anche nella preparazione delle partite non c’è e non può esserci quella serenità che sarebbe utile per ottenere poi una migliore prestazione sul campo. Insomma è una situazione difficile che diventa ancor più complicata se si pensa alle continue difficoltà che insorgono per Spalletti a ogni angolo di strada. In questo senso basti pensare alla sola partita con l’Udinese per rendersi conto di come la sorte non voglia giocare a favore del Napoli per nessuna ragione al mondo. Anzi non ci sarebbe neppure bisogno che il destino, il fato si schierassero dalla parte degli azzurri, basterebbe soltanto che una volta tanto girassero al largo, fossero neutrali, insomma si facessero i fatti loro. E invece ecco Di Lorenzo infortunarsi al ginocchio, ecco Osimhen e Rrahmani venire squalificati assieme, prima della difficilissima trasferta di Bergamo, grazie a due decisioni dell’arbitro Fourneau che, regolamento alla mano, non sono sembrate il massimo della correttezza e della coerenza ‘tecnica’. Aggiungiamo i continui infortuni anche di coloro i quali pur non partendo quasi mai da titolari potrebbero comunque rappresentare una valida pedina da inserire in corso d’opera (Meret, Petagna e Ounas, solo per citare gli ultimi esempi) ed abbiamo il quadro completo della situazione. In ogni caso, nonostante tutte le difficoltà e i limiti caratteriali della squadra che comunque non vanno dimenticati, gli azzurri hanno il dovere di provarci fino alla fine. Il Milan, così come anche lo stesso Napoli e l’Inter, vale a dire le tre protagoniste assolute del campionato, hanno tutte dimostrato di subire di tanto in tanto qualche calo di tensione, qualche battuta d’arresto che nella fase finale del torneo potrebbe essere sfruttata dalle avversarie. Proprio per questo bisogna rimanere vigili, concentrati e sempre in agguato. Il miracolo può sempre avvenire. E allora anche noi non perdiamo il maledetto vizio di crederci.

 


Mario Zaccaria

 

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