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NM LIVE - Vitor Pereira a "NM": "Kim? Vi racconto quando e dove l'ho scoperto, un suo ritorno in futuro a Napoli? Ne sarebbe felice"
03.11.2023 16:24 di Napoli Magazine

NAPOLI - Vitor Pereira, allenatore che per primo scoprì e segnalò Kim Min-Jae al Fenerbahce, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".

 

- Kim Min-Jae è stato votato Calciatore Asiatico dell'Anno: sei felice di averlo scoperto e consigliato al Fenerbahce? Qual è la caratteristica tecnica che più apprezzi in Kim?
 
"Kim unisce una tecnica raffinata alla velocità e ad una capacità di lettura che gli permette quasi sempre di anticipare il momento successivo della partita".
 
 
- Quale aspetto, tecnico e non, distingue Kim dagli altri difensori?
 
"Al di là dell'aspetto tecnico e tattico, quello che mi piace molto di lui è la sua personalità, la sua capacità di gestire la palla, la sua voglia di essere protagonista e di rischiare".
 
 
- Ti ricordi la prima volta che lo hai visto? In quale partita e dove?
 
"La prima volta che ho apprezzato davvero le sue qualità è stato quando lui era al Beijing Guoan e io allo Shanghai Port. Rimasi colpito dalle caratteristiche che possedeva".
 
 
- Pensi che Kim abbia margini di miglioramento?
 
"Non ho dubbi che abbia margini di miglioramento. E' un giocatore disponibile a imparare e crescere. Al livello a cui gioca - al Napoli, prima al Fenerbahce e ora al Bayern - con giocatori di altissima qualità intorno a lui, è naturale che possa crescere fino a un livello ancora più alto".
 
 
- Quanto pensi sia importante per la carriera di Kim aver vinto il campionato italiano?
 
"Il titolo italiano gli ha dato visibilità e lo ha fatto emergere nel calcio europeo, distinguendosi in un club come il Napoli. Vincere il titolo era un sogno per il Napoli da molti anni e l'impatto di aver sempre giocato ed essere stato un giocatore importante lo ha elevato ad un livello importante, ai massimi livelli europei".
 
 
- A tuo avviso, Kim ha fatto una buona scelta professionale lasciando dopo appena un anno il Napoli per il Bayern Monaco?
 
"Penso che il Bayern possa dargli la possibilità di vincere la Champions League. Vincere la Bundesliga verrà sempre naturale, ma la Champions League è sempre un titolo speciale. Il Bayern è un club di livello mondiale, ma credo che la carriera di Kim non si fermerà qui. Continuerà a crescere e a scalare le classifiche, e sono pochissimi i club che possono eguagliare il Bayern. Non resterà solo al Bayern, è in un club che gli garantisce il progresso, la vittoria di titoli e forse la Champions League".
 
 
- Pensi che un giorno potremmo vedere Kim di nuovo nel Napoli?
 
"Il Napoli è un club dalla dimensione globale, una società con tanta storia e dove ha giocato il grande Diego Armando Maradona. E' un club in cui tutti i giocatori che arrivano stanno facendo bene, ma se Kim dovesse decidere un giorno di ritornare a Napoli dipenderà da lui. Non posso prevederlo. Ma non ho dubbi che sarebbe felice di tornare al Napoli".
 
 
- Hai parlato con Kim di recente? 
 
"Non ho parlato con lui ultimamente".
 
 
- Come allenatore, vedi un altro Kim nel tuo radar che potrebbe funzionare così come ha fatto il Kim 'originale' al Napoli?
 
"Il mondo del calcio deve prestare maggiore attenzione al mercato asiatico. In Asia, in particolare in Giappone e Corea del Sud, ci sono giocatori di altissimo livello. Bisogna prestare attenzione, vedo sempre più giocatori asiatici nel calcio europeo e questo riflette la qualità individuale dei giocatori".
 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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NAPOLI - Vitor Pereira, allenatore che per primo scoprì e segnalò Kim Min-Jae al Fenerbahce, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine".

 

- Kim Min-Jae è stato votato Calciatore Asiatico dell'Anno: sei felice di averlo scoperto e consigliato al Fenerbahce? Qual è la caratteristica tecnica che più apprezzi in Kim?
 
"Kim unisce una tecnica raffinata alla velocità e ad una capacità di lettura che gli permette quasi sempre di anticipare il momento successivo della partita".
 
 
- Quale aspetto, tecnico e non, distingue Kim dagli altri difensori?
 
"Al di là dell'aspetto tecnico e tattico, quello che mi piace molto di lui è la sua personalità, la sua capacità di gestire la palla, la sua voglia di essere protagonista e di rischiare".
 
 
- Ti ricordi la prima volta che lo hai visto? In quale partita e dove?
 
"La prima volta che ho apprezzato davvero le sue qualità è stato quando lui era al Beijing Guoan e io allo Shanghai Port. Rimasi colpito dalle caratteristiche che possedeva".
 
 
- Pensi che Kim abbia margini di miglioramento?
 
"Non ho dubbi che abbia margini di miglioramento. E' un giocatore disponibile a imparare e crescere. Al livello a cui gioca - al Napoli, prima al Fenerbahce e ora al Bayern - con giocatori di altissima qualità intorno a lui, è naturale che possa crescere fino a un livello ancora più alto".
 
 
- Quanto pensi sia importante per la carriera di Kim aver vinto il campionato italiano?
 
"Il titolo italiano gli ha dato visibilità e lo ha fatto emergere nel calcio europeo, distinguendosi in un club come il Napoli. Vincere il titolo era un sogno per il Napoli da molti anni e l'impatto di aver sempre giocato ed essere stato un giocatore importante lo ha elevato ad un livello importante, ai massimi livelli europei".
 
 
- A tuo avviso, Kim ha fatto una buona scelta professionale lasciando dopo appena un anno il Napoli per il Bayern Monaco?
 
"Penso che il Bayern possa dargli la possibilità di vincere la Champions League. Vincere la Bundesliga verrà sempre naturale, ma la Champions League è sempre un titolo speciale. Il Bayern è un club di livello mondiale, ma credo che la carriera di Kim non si fermerà qui. Continuerà a crescere e a scalare le classifiche, e sono pochissimi i club che possono eguagliare il Bayern. Non resterà solo al Bayern, è in un club che gli garantisce il progresso, la vittoria di titoli e forse la Champions League".
 
 
- Pensi che un giorno potremmo vedere Kim di nuovo nel Napoli?
 
"Il Napoli è un club dalla dimensione globale, una società con tanta storia e dove ha giocato il grande Diego Armando Maradona. E' un club in cui tutti i giocatori che arrivano stanno facendo bene, ma se Kim dovesse decidere un giorno di ritornare a Napoli dipenderà da lui. Non posso prevederlo. Ma non ho dubbi che sarebbe felice di tornare al Napoli".
 
 
- Hai parlato con Kim di recente? 
 
"Non ho parlato con lui ultimamente".
 
 
- Come allenatore, vedi un altro Kim nel tuo radar che potrebbe funzionare così come ha fatto il Kim 'originale' al Napoli?
 
"Il mondo del calcio deve prestare maggiore attenzione al mercato asiatico. In Asia, in particolare in Giappone e Corea del Sud, ci sono giocatori di altissimo livello. Bisogna prestare attenzione, vedo sempre più giocatori asiatici nel calcio europeo e questo riflette la qualità individuale dei giocatori".
 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

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