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BUONI & CATTIVI - Napoli, il peggio e il meglio del Sarrismo
24.08.2016 12:48 di Napoli Magazine

NAPOLI - Andare a letto con la testa piena di dubbi e timori per la prima interrogazione che t’aspetta il giorno dopo e risvegliarti, 24 ore più tardi  con l’interrogazione che s’é chiusa con un interlocutorio 5e ½, voto che vuol dir tutto e niente. 

 

E’ questa l’aria dello studente-Napoli dopo l’interrogazione pescarese: né promosso né bocciato, tanti anni fa a scuola si diceva “rimandato”, ora si dice “col debito”. Ed allora è un Napoli col debito - verso città e tifosi, verso il professor Sarri e, quel che è peggio, verso sé stesso -, quello che è tornato della prima interrogazione-chiave dell’anno a Pescara. 

 

Si doveva capir tutto e  non s’é capito niente. Il problema è che non ci ha capito niente neppure lui, lo studente, che pure s’era fatto il mazzo sull’enciclopedia di Sarri, che è bella tosta.

E allora? Non c’è scelta, di nuovo tutti col capoccione gù, sul testo, evidentemente non hanno capito bene tutto. Ripassare, ripassare, ripassare, tanto gli esami, anzi per esser aggiornati, le verifiche, sono appena cominciate e non mancheranno presto di fare chiarezza..

 

Quel che s’è capito per ora è che - come si poteva prevedere – Higuain  è tosto da sostituire. Gabbiadini è a parer nostro un signor attaccante ma  non solo non è neppure la sua controfigura, ma gli è stato chiesto improvvidamente di fare “l’Higuain”.  E ha fatto la figura che ha fatto.

 

I nostri “Buoni&Cattivi”, che questa stagione vedranno la luce il mercoledì saranno appena diversi dall’anno scorsoi: non più il voto in pagella riferito  alla sola ultima gara, ma saranno una sorta di Chi e cosa funziona e Chi e Cosa non funziona. Solo per comodità e bisogno di sintesi non cambia il nome della rubrica, ma ci siamo capiti…

 

BUONI

 

Mertens 8 – Il piccolo belga eroe di Pescara non sta qui in cima per i due gol, o meglio non solo. Non aveva davanti il totem Higuain da ossequiare con inchini e assist e allora  ha fatto la variabile impazzita che stravolge e si spera stravolgerà le partite bloccate o dormienti.

 

Il meglio del Sarrismo 6,5 - Il sistema, insomma, la carta che quest’anno dovrebbe consentire di assorbire la vedovanza da Higuain; quello che anche Arrigo Sacchi ha innalzato. Ci auguravamo che funzionasse 90’, invece ha cominciato a girare dopo i due schiaffoni subiti. Lasciandoci in bocca un gusto agrodolce. La richiesta è così: MAI PIU’.

 

CATTIVI

 

Insigne 4 – Certo che quando non gira non gira per niente… Abulico, sembrava stanco, con poca voglia di giocare, di passare la palla. Quando sta così fa del male, a tutti, anche a se stesso e Sarri dovrebbe non lasciarlo in panchina ma a casa.

 

Il peggio del Sarrismo 4 – La faccia brutta del Sistema Sarri, che è tanto bello e funzionale quando l’ingranaggio funziona, altrettanto brutto quando s’inceppa, come ha fatto nei primi 45’.

 

Gabbiadini 4,5 – Ci ha fatto pena, nel senso di tenerezza assai più che di schifo per come giocava. Non può fare l’Higuain, nel senso che non ha la struttura, la personalità e il fisico di Gonzalo. Il sinistro sì, è persino migliore, ma a Pescara, manco fosse Cenerentolo, aveva perso la scarpetta con tutto il piede. .

 

Valdifiori 4 – La vocina della nostra coscienza (che rompiscatole, peggio del peggior caporedattore) ci sbircia il taccuino prima di scrivere: “Dai, come fai a dargli il votaccio? Poverino, non ha fatto niente”. Appunto, perché, c’era? Oppure vuoi vedere che in quel primo tempo che il Pescara gli girava intorno al triplo della velocità ha perso il senso dell’orientamento ed è uscito dallo stadio?

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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BUONI & CATTIVI - Napoli, il peggio e il meglio del Sarrismo

di Napoli Magazine

24/08/2024 - 12:48

NAPOLI - Andare a letto con la testa piena di dubbi e timori per la prima interrogazione che t’aspetta il giorno dopo e risvegliarti, 24 ore più tardi  con l’interrogazione che s’é chiusa con un interlocutorio 5e ½, voto che vuol dir tutto e niente. 

 

E’ questa l’aria dello studente-Napoli dopo l’interrogazione pescarese: né promosso né bocciato, tanti anni fa a scuola si diceva “rimandato”, ora si dice “col debito”. Ed allora è un Napoli col debito - verso città e tifosi, verso il professor Sarri e, quel che è peggio, verso sé stesso -, quello che è tornato della prima interrogazione-chiave dell’anno a Pescara. 

 

Si doveva capir tutto e  non s’é capito niente. Il problema è che non ci ha capito niente neppure lui, lo studente, che pure s’era fatto il mazzo sull’enciclopedia di Sarri, che è bella tosta.

E allora? Non c’è scelta, di nuovo tutti col capoccione gù, sul testo, evidentemente non hanno capito bene tutto. Ripassare, ripassare, ripassare, tanto gli esami, anzi per esser aggiornati, le verifiche, sono appena cominciate e non mancheranno presto di fare chiarezza..

 

Quel che s’è capito per ora è che - come si poteva prevedere – Higuain  è tosto da sostituire. Gabbiadini è a parer nostro un signor attaccante ma  non solo non è neppure la sua controfigura, ma gli è stato chiesto improvvidamente di fare “l’Higuain”.  E ha fatto la figura che ha fatto.

 

I nostri “Buoni&Cattivi”, che questa stagione vedranno la luce il mercoledì saranno appena diversi dall’anno scorsoi: non più il voto in pagella riferito  alla sola ultima gara, ma saranno una sorta di Chi e cosa funziona e Chi e Cosa non funziona. Solo per comodità e bisogno di sintesi non cambia il nome della rubrica, ma ci siamo capiti…

 

BUONI

 

Mertens 8 – Il piccolo belga eroe di Pescara non sta qui in cima per i due gol, o meglio non solo. Non aveva davanti il totem Higuain da ossequiare con inchini e assist e allora  ha fatto la variabile impazzita che stravolge e si spera stravolgerà le partite bloccate o dormienti.

 

Il meglio del Sarrismo 6,5 - Il sistema, insomma, la carta che quest’anno dovrebbe consentire di assorbire la vedovanza da Higuain; quello che anche Arrigo Sacchi ha innalzato. Ci auguravamo che funzionasse 90’, invece ha cominciato a girare dopo i due schiaffoni subiti. Lasciandoci in bocca un gusto agrodolce. La richiesta è così: MAI PIU’.

 

CATTIVI

 

Insigne 4 – Certo che quando non gira non gira per niente… Abulico, sembrava stanco, con poca voglia di giocare, di passare la palla. Quando sta così fa del male, a tutti, anche a se stesso e Sarri dovrebbe non lasciarlo in panchina ma a casa.

 

Il peggio del Sarrismo 4 – La faccia brutta del Sistema Sarri, che è tanto bello e funzionale quando l’ingranaggio funziona, altrettanto brutto quando s’inceppa, come ha fatto nei primi 45’.

 

Gabbiadini 4,5 – Ci ha fatto pena, nel senso di tenerezza assai più che di schifo per come giocava. Non può fare l’Higuain, nel senso che non ha la struttura, la personalità e il fisico di Gonzalo. Il sinistro sì, è persino migliore, ma a Pescara, manco fosse Cenerentolo, aveva perso la scarpetta con tutto il piede. .

 

Valdifiori 4 – La vocina della nostra coscienza (che rompiscatole, peggio del peggior caporedattore) ci sbircia il taccuino prima di scrivere: “Dai, come fai a dargli il votaccio? Poverino, non ha fatto niente”. Appunto, perché, c’era? Oppure vuoi vedere che in quel primo tempo che il Pescara gli girava intorno al triplo della velocità ha perso il senso dell’orientamento ed è uscito dallo stadio?

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com