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POLEMICA SOCIAL - Giovanna Botteri, body shaming in tv: "Modelli stupidi e anacronistici che non hanno più ragione di esistere", Hunziker: "E' una fake news"
03.05.2020 09:23 di Napoli Magazine Fonte: Repubblica

NAPOLI - Poche righe, piene di intelligenza e dignità, pubblicate da Giovanna Botteri sul sito del sindacato dei giornalisti della Rai per rispondere alla tempesta di tweet di cui suo malgrado è stata protagonista. Non per un suo servizio giornalistico, ma perché vittima dell'ironia del tg satirico Striscia la notizia, ispirato, così hanno detto, proprio da quel che circolava sul social. L'abbigliamento, l'acconciatura, il trucco. Un cortocircuito di "frecciate velenose" al look della corrispondente da Pechino, per usare le parole di Michelle Hunziker. Che per essersi prestata al tiro al bersaglio contro un'altra donna, è lei stessa accusata di body shaming dalla Rete.

 

 

 

"Mi piacerebbe che l'intera vicenda - la riflessione della giornalista - prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera, permettimi, anche aggressiva, sul rapporto con l'immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, hanno o dovrebbero avere secondo non si sa bene chi. Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n'è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono". "Perché è l'unica cosa che conta, importa - sottolinea - e ci si aspetta da una giornalista. A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno piu' ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose important i per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne". Botteri ha avuto la solidarietà delle Commissioni Pari Opportunità di Fnsi, Usigrai e Odg nazionale, oltre che di 'Giulia Giornaliste'. "In inglese si chiama body shaming - ha scritto Monica Pietrangeli della Cpo dell'Usigrai - ma la potenza negativa di questa pratica si esprime bene anche usando l'italiano. Derisione, fino ad arrivare a vere e proprie offese, per come si appare, per come è il corpo, per come ci si veste. [...] Giovanna Botteri non ha voluto, non vuole farne un caso personale. Ma ci invita tutte e tutti ad una sacrosanta battaglia culturale. Cogliamo questa sollecitazione. Facciamone motivo di confronto". A telespettatori e utenti non è sfuggito che a ironizzare sia stata anche Michelle Hunziker, criticata aspramente per le parole pronunciate nel servizio. La showgirl è nota per il suo impegno contro le violenze sulle donne con la onlus 'Doppia Difesa', ed è stata lei a pubblicare su Twitter la difesa di tutta la redazione: "Body shaming contro Giovanna Botteri? Una fake news".

 

 

 

Molti, compresi colleghi della giornalista ed esponenti della politica, hanno stigmatizzato l'atteggiamento del tg satirico. "Noi siamo orgogliosi di Giovanna Botteri. Il body shaming contro di lei è indegno e inaccettabile. Rai è al suo fianco mentre continuerà a raccontarci il mondo con la sua bravura. Anche presidente e a.d prendano netta posizione contro questo odioso fenomeno, a tutela dei dipendenti", scrive su Twitter il consigliere Rai, Riccardo Laganà. Non solo. Il caso è diventato uno dei più commentati dei social e in tanti si sono espressi per dare sostegno alla giornalista. Tra gli altri, Laura Boldrini, Gianrico Carofiglio, Monica Cirinnà, Rula Jebreal, il Pd.

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03/05/2024 - 09:23

NAPOLI - Poche righe, piene di intelligenza e dignità, pubblicate da Giovanna Botteri sul sito del sindacato dei giornalisti della Rai per rispondere alla tempesta di tweet di cui suo malgrado è stata protagonista. Non per un suo servizio giornalistico, ma perché vittima dell'ironia del tg satirico Striscia la notizia, ispirato, così hanno detto, proprio da quel che circolava sul social. L'abbigliamento, l'acconciatura, il trucco. Un cortocircuito di "frecciate velenose" al look della corrispondente da Pechino, per usare le parole di Michelle Hunziker. Che per essersi prestata al tiro al bersaglio contro un'altra donna, è lei stessa accusata di body shaming dalla Rete.

 

 

 

"Mi piacerebbe che l'intera vicenda - la riflessione della giornalista - prescindendo completamente da me, potesse essere un momento di discussione vera, permettimi, anche aggressiva, sul rapporto con l'immagine che le giornaliste, quelle televisive soprattutto, hanno o dovrebbero avere secondo non si sa bene chi. Qui a Pechino sono sintonizzata sulla Bbc, considerata una delle migliori e più affidabili televisioni del mondo. Le sue giornaliste sono giovani e vecchie, bianche, marroni, gialle e nere. Belle e brutte, magre o ciccione. Con le rughe, culi, nasi orecchie grossi. Ce n'è una che fa le previsioni senza una parte del braccio. E nessuno fiata, nessuno dice niente, a casa ascoltano semplicemente quello che dicono". "Perché è l'unica cosa che conta, importa - sottolinea - e ci si aspetta da una giornalista. A me piacerebbe che noi tutte spingessimo verso un obiettivo, minimo, come questo. Per scardinare modelli stupidi, anacronistici, che non hanno piu' ragione di esistere. Non vorrei che un intervento sulla mia vicenda finisse per dare credibilità e serietà ad attacchi stupidi e inconsistenti che non la meritano. Invece sarei felice se fosse una scusa per discutere e far discutere su cose important i per noi, e soprattutto per le generazioni future di donne". Botteri ha avuto la solidarietà delle Commissioni Pari Opportunità di Fnsi, Usigrai e Odg nazionale, oltre che di 'Giulia Giornaliste'. "In inglese si chiama body shaming - ha scritto Monica Pietrangeli della Cpo dell'Usigrai - ma la potenza negativa di questa pratica si esprime bene anche usando l'italiano. Derisione, fino ad arrivare a vere e proprie offese, per come si appare, per come è il corpo, per come ci si veste. [...] Giovanna Botteri non ha voluto, non vuole farne un caso personale. Ma ci invita tutte e tutti ad una sacrosanta battaglia culturale. Cogliamo questa sollecitazione. Facciamone motivo di confronto". A telespettatori e utenti non è sfuggito che a ironizzare sia stata anche Michelle Hunziker, criticata aspramente per le parole pronunciate nel servizio. La showgirl è nota per il suo impegno contro le violenze sulle donne con la onlus 'Doppia Difesa', ed è stata lei a pubblicare su Twitter la difesa di tutta la redazione: "Body shaming contro Giovanna Botteri? Una fake news".

 

 

 

Molti, compresi colleghi della giornalista ed esponenti della politica, hanno stigmatizzato l'atteggiamento del tg satirico. "Noi siamo orgogliosi di Giovanna Botteri. Il body shaming contro di lei è indegno e inaccettabile. Rai è al suo fianco mentre continuerà a raccontarci il mondo con la sua bravura. Anche presidente e a.d prendano netta posizione contro questo odioso fenomeno, a tutela dei dipendenti", scrive su Twitter il consigliere Rai, Riccardo Laganà. Non solo. Il caso è diventato uno dei più commentati dei social e in tanti si sono espressi per dare sostegno alla giornalista. Tra gli altri, Laura Boldrini, Gianrico Carofiglio, Monica Cirinnà, Rula Jebreal, il Pd.

Fonte: Repubblica