NAPOLI - Ebbene, questo è il Napoli. Comincia da Ospina (aspettando Meret) e finisce a Mertens, il resto c’è, esiste, ma é collaterale, marginale. Quindi? Che s’inizi la festa per una qualificazione ormai vicina, per gli applausi da vittoria come quella di ieri. Tuttavia nessuno tocchi più di tanto il Napoli. Insomma incisioni, non lacerazioni ovvero niente turnover che sanno di giostra, dove a ogni giro si scende e si sale. Sì, perché Ancelotti dovrà ampliare le sue doti di cesellatore e abbandonare quelle dello scappellatore. Ecco i motivi della sfida con la Stella Rossa, preludio alla trasferta al veleno che attende il Napoli a Liverpool, che seguirà il duello serbo che s’è trasformato in una vetrina. Dentro le vere e proprie star azzurre.Turnover filato via, sarà pronto, ma molto più in là, per eventuali prospettive interessanti. Sulla scena Koulibaly, Hamsik e Mertens (i migliori, ieri), per servirvi. Con l’appoggio di uno scatenato Allan, sempre più protagonista in questo Napoli, gli undici azzurri hanno detto a gran voce: noi ci siamo. Capaci in attacco di un giro palla veloce, tecnico e fantasioso. S’e rivista una manovra da flipper che a tratti assomigliava a quella del Na- poli sarriano. Bisogna ammettere che la Stella Rossa glielo ha concesso, che anche dopo lo svantaggio ha avuto una blanda reazione e che ha impegnato solo una volta Ospina, un gatto su altri assalti serbi. O quasi. In definitiva l’auspicabile qualificazione agli ottavi. La conferma che altro Napoli non c’è e se sarà sempre questo, si comincerà sempre in vantaggio, che sia gol oppure assist, e gli altri dovranno inseguire.
di Napoli Magazine
29/11/2024 - 14:45
NAPOLI - Ebbene, questo è il Napoli. Comincia da Ospina (aspettando Meret) e finisce a Mertens, il resto c’è, esiste, ma é collaterale, marginale. Quindi? Che s’inizi la festa per una qualificazione ormai vicina, per gli applausi da vittoria come quella di ieri. Tuttavia nessuno tocchi più di tanto il Napoli. Insomma incisioni, non lacerazioni ovvero niente turnover che sanno di giostra, dove a ogni giro si scende e si sale. Sì, perché Ancelotti dovrà ampliare le sue doti di cesellatore e abbandonare quelle dello scappellatore. Ecco i motivi della sfida con la Stella Rossa, preludio alla trasferta al veleno che attende il Napoli a Liverpool, che seguirà il duello serbo che s’è trasformato in una vetrina. Dentro le vere e proprie star azzurre.Turnover filato via, sarà pronto, ma molto più in là, per eventuali prospettive interessanti. Sulla scena Koulibaly, Hamsik e Mertens (i migliori, ieri), per servirvi. Con l’appoggio di uno scatenato Allan, sempre più protagonista in questo Napoli, gli undici azzurri hanno detto a gran voce: noi ci siamo. Capaci in attacco di un giro palla veloce, tecnico e fantasioso. S’e rivista una manovra da flipper che a tratti assomigliava a quella del Na- poli sarriano. Bisogna ammettere che la Stella Rossa glielo ha concesso, che anche dopo lo svantaggio ha avuto una blanda reazione e che ha impegnato solo una volta Ospina, un gatto su altri assalti serbi. O quasi. In definitiva l’auspicabile qualificazione agli ottavi. La conferma che altro Napoli non c’è e se sarà sempre questo, si comincerà sempre in vantaggio, che sia gol oppure assist, e gli altri dovranno inseguire.