Tutti In Rete
L'EX - Zola: "Ricordo tutto della mia avventura a Napoli, gli azzurri hanno bisogno della qualità di Zielinski, Calzona può fare bene"
23.02.2024 08:50 di Napoli Magazine

NAPOLI - Gianfranco Zola, ex attaccante, tra le altre, di Napoli, Cagliari e Chelsea, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino per parlare del momento degli azzurri:

 

"Mi ricordo tutto di quelle stagioni in azzurro, le ore che passavo a vedere gli allenamenti di Diego, Careca e tutti gli altri campioni a Soccavo. Io ragazzino che arrivavo da Oliena, paesino della Barbagia tra mandorli e Supramonte".

 

Le è piaciuto il primo Napoli di Calzona?

 

"Il dna di questo Napoli è quello di una grande squadra. Ho intravisto con il Barcellona i segnali per tornare in alto".

 

Domenica il Napoli va a Cagliari

 

"La sfida che non vorrei mai veder giocare. Perché davvero sono pezzi diversi del mio cuore. Diversi, ma non distanti. Chiudo gli occhi e non faccio il tifo per nessuno. Ma è una gara che arriva in un momento particolare per entrambi".

 

E al Napoli è arrivato il terzo allenatore in tre mesi

 

"Che situazione incredibile. Lo confesso: mi aspettavo un calo dopo lo scudetto vinto, d’altronde anche noi nel ‘90 subimmo un contraccolpo l’anno successivo. Ma non di queste dimensioni, di queste proporzioni".

 

Verrebbe voglia di dire: quale il più grave errore?

 

"Forse, davvero le motivazioni. Forse, vinto lo scudetto doveva scattare nella squadra che ha dominato l’anno scorso una scintilla differente che, invece, non è arrivata. Non c’è stata la forza di autoricaricarsi e di adeguarsi alla nuova dimensione di campione d’Italia. Ma il Napoli è il Napoli e se lo devono ricordare sempre tutti".

 

Zielinski non è nemmeno nella rosa della Champions.

 

"Inspiegabile. Per me è un clamoroso autogol, il Napoli ha bisogno della sua qualità. In Inghilterra non sarebbe successo mai, un giocatore resta un patrimonio della società fino all’ultimo giorno di contratto".

 

Non è che il fatto che Calzona abbia un contratto così breve possa indebolirlo al cospetto della squadra?

 

"Ci sono ombre. Come anche il fatto che durante questo tempo dovrà occuparsi della nazionale slovacca. E questo può creare delle difficoltà. Ma vedo in Francesco l’entusiasmo che in questi casi aiuta a far superare eventuali problemi. E poi anche lui è di quella scuola che piace a me. Quella del bel gioco. Il risultato non può prescindere dal gioco. È la mentalità di Gilardino, Palladino e Thiago Motta".

ULTIMISSIME TUTTI IN RETE
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
L'EX - Zola: "Ricordo tutto della mia avventura a Napoli, gli azzurri hanno bisogno della qualità di Zielinski, Calzona può fare bene"

di Napoli Magazine

23/02/2024 - 08:50

NAPOLI - Gianfranco Zola, ex attaccante, tra le altre, di Napoli, Cagliari e Chelsea, ha rilasciato un'intervista a Il Mattino per parlare del momento degli azzurri:

 

"Mi ricordo tutto di quelle stagioni in azzurro, le ore che passavo a vedere gli allenamenti di Diego, Careca e tutti gli altri campioni a Soccavo. Io ragazzino che arrivavo da Oliena, paesino della Barbagia tra mandorli e Supramonte".

 

Le è piaciuto il primo Napoli di Calzona?

 

"Il dna di questo Napoli è quello di una grande squadra. Ho intravisto con il Barcellona i segnali per tornare in alto".

 

Domenica il Napoli va a Cagliari

 

"La sfida che non vorrei mai veder giocare. Perché davvero sono pezzi diversi del mio cuore. Diversi, ma non distanti. Chiudo gli occhi e non faccio il tifo per nessuno. Ma è una gara che arriva in un momento particolare per entrambi".

 

E al Napoli è arrivato il terzo allenatore in tre mesi

 

"Che situazione incredibile. Lo confesso: mi aspettavo un calo dopo lo scudetto vinto, d’altronde anche noi nel ‘90 subimmo un contraccolpo l’anno successivo. Ma non di queste dimensioni, di queste proporzioni".

 

Verrebbe voglia di dire: quale il più grave errore?

 

"Forse, davvero le motivazioni. Forse, vinto lo scudetto doveva scattare nella squadra che ha dominato l’anno scorso una scintilla differente che, invece, non è arrivata. Non c’è stata la forza di autoricaricarsi e di adeguarsi alla nuova dimensione di campione d’Italia. Ma il Napoli è il Napoli e se lo devono ricordare sempre tutti".

 

Zielinski non è nemmeno nella rosa della Champions.

 

"Inspiegabile. Per me è un clamoroso autogol, il Napoli ha bisogno della sua qualità. In Inghilterra non sarebbe successo mai, un giocatore resta un patrimonio della società fino all’ultimo giorno di contratto".

 

Non è che il fatto che Calzona abbia un contratto così breve possa indebolirlo al cospetto della squadra?

 

"Ci sono ombre. Come anche il fatto che durante questo tempo dovrà occuparsi della nazionale slovacca. E questo può creare delle difficoltà. Ma vedo in Francesco l’entusiasmo che in questi casi aiuta a far superare eventuali problemi. E poi anche lui è di quella scuola che piace a me. Quella del bel gioco. Il risultato non può prescindere dal gioco. È la mentalità di Gilardino, Palladino e Thiago Motta".