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MR Z - Napoli, ecco tutte le varianti tattiche a disposizione di Sarri
06.09.2016 18:03 di Napoli Magazine

NAPOLI - Si è tanto parlato del calciomercato del Napoli e non avrebbe potuto essere diversamente visti i presupposti con i quali la campagna di compravendita è cominciata. L'addio di Higuain ha provocato delusione e rabbia. I tifosi non hanno mandato giù il modo ineffabile con il quale l'argentino, senza neppure salutare, si è trasferito armi a bagagli a casa del peggior nemico sportivo del Napoli. Pensarci ancora, però, è francamente inutile ed addirittura controproducente. Ognuno vada per la sua strada. Quando scenderà in campo al San Paolo, Higuain sarà subissato di fischi, come è normale che avvenga in simili circostanze. Punto e basta. Quel che invece resta e rappresenta argomento più interessante per fare una serena valutazione del futuro del Napoli, è la campagna di rafforzamento che De Laurentiis e Giuntoli hanno saputo concretizzare. L'aspetto che più intriga, alla fine del calciomercato, è la possibilità concreta che si offre ora all'allenatore di studiare ed attuare varianti tattiche rispetto al 4-3-3 che pure tanti ed importanti frutti ha dato nella scorsa stagione ma che, non bisogna dimenticarlo, in alcuni momenti ha mostrato limiti importanti. Sarri si è sempre comportato da gran professionista e non ha mai esternato il suo pensiero relativamente alla debolezza complessiva della rosa che aveva a disposizione lo scorso anno. Solo in qualche circostanza ha lasciato signorilmente capire che la mancanza di duttilità tattica della quale veniva talvolta accusato dipendeva non da una sua testarda visione delle cose, quanto piuttosto dalla impossibilità di attuare varianti per l'inconsistenza dei ricambi. Il calciomercato di questa estate ha oggettivamente eliminato del tutto questo problema. Sarri ha ora la possibilità di fare e disfare la squadra a suo piacimento. Il 4-3-3 si può agevolmente trasformare in un 4-2-3-1 ed anche in un 4-3-2-1. Finanche il 4-4-2 ed il 3-5-2 potrebbero rappresentare varianti da mettere in campo all'occorrenza, senza svilire il valore tecnico della squadra. Il consistente numero di ricambi di qualità che la società gli ha messo a disposizione, inoltre, consente all'allenatore di attuare in maniera indolore quel turnover che lo scorso anno si è visto con il contagocce. Ci aspettiamo, dunque, che a partire da sabato prossimo, quando il Napoli scenderà in campo al Renzo Barbera di Palermo, il tecnico azzurro esprima tutta la fantasia di cui è dotato, cambiando la squadra sia all'inizio della gara, sia durante lo svolgimento della stessa. Sparigliare le carte, cambiando le pedine e soprattutto la loro disposizione sul terreno di gioco, serve non solo quando ci sono difficoltà a sbloccare il risultato, ma anche quando accade - cosa che lo scorso anno, purtroppo, si è vista in più di un'occasione - che la squadra non c'è con la testa e che l'avversario riesce a prendere in mano la partita. Insomma per l'allenatore non ci sono più limiti e c'è solo da aspettarsi che il Napoli di Sarri sia molto più camaleontico e mutevole di come siamo stati abituati a vederlo fin qui.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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06/09/2024 - 18:03

NAPOLI - Si è tanto parlato del calciomercato del Napoli e non avrebbe potuto essere diversamente visti i presupposti con i quali la campagna di compravendita è cominciata. L'addio di Higuain ha provocato delusione e rabbia. I tifosi non hanno mandato giù il modo ineffabile con il quale l'argentino, senza neppure salutare, si è trasferito armi a bagagli a casa del peggior nemico sportivo del Napoli. Pensarci ancora, però, è francamente inutile ed addirittura controproducente. Ognuno vada per la sua strada. Quando scenderà in campo al San Paolo, Higuain sarà subissato di fischi, come è normale che avvenga in simili circostanze. Punto e basta. Quel che invece resta e rappresenta argomento più interessante per fare una serena valutazione del futuro del Napoli, è la campagna di rafforzamento che De Laurentiis e Giuntoli hanno saputo concretizzare. L'aspetto che più intriga, alla fine del calciomercato, è la possibilità concreta che si offre ora all'allenatore di studiare ed attuare varianti tattiche rispetto al 4-3-3 che pure tanti ed importanti frutti ha dato nella scorsa stagione ma che, non bisogna dimenticarlo, in alcuni momenti ha mostrato limiti importanti. Sarri si è sempre comportato da gran professionista e non ha mai esternato il suo pensiero relativamente alla debolezza complessiva della rosa che aveva a disposizione lo scorso anno. Solo in qualche circostanza ha lasciato signorilmente capire che la mancanza di duttilità tattica della quale veniva talvolta accusato dipendeva non da una sua testarda visione delle cose, quanto piuttosto dalla impossibilità di attuare varianti per l'inconsistenza dei ricambi. Il calciomercato di questa estate ha oggettivamente eliminato del tutto questo problema. Sarri ha ora la possibilità di fare e disfare la squadra a suo piacimento. Il 4-3-3 si può agevolmente trasformare in un 4-2-3-1 ed anche in un 4-3-2-1. Finanche il 4-4-2 ed il 3-5-2 potrebbero rappresentare varianti da mettere in campo all'occorrenza, senza svilire il valore tecnico della squadra. Il consistente numero di ricambi di qualità che la società gli ha messo a disposizione, inoltre, consente all'allenatore di attuare in maniera indolore quel turnover che lo scorso anno si è visto con il contagocce. Ci aspettiamo, dunque, che a partire da sabato prossimo, quando il Napoli scenderà in campo al Renzo Barbera di Palermo, il tecnico azzurro esprima tutta la fantasia di cui è dotato, cambiando la squadra sia all'inizio della gara, sia durante lo svolgimento della stessa. Sparigliare le carte, cambiando le pedine e soprattutto la loro disposizione sul terreno di gioco, serve non solo quando ci sono difficoltà a sbloccare il risultato, ma anche quando accade - cosa che lo scorso anno, purtroppo, si è vista in più di un'occasione - che la squadra non c'è con la testa e che l'avversario riesce a prendere in mano la partita. Insomma per l'allenatore non ci sono più limiti e c'è solo da aspettarsi che il Napoli di Sarri sia molto più camaleontico e mutevole di come siamo stati abituati a vederlo fin qui.

 

 

Mario Zaccaria

 

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