Mister Z
MR Z - Napoli, giocarsela senza calcoli!
06.12.2016 17:18 di Napoli Magazine

NAPOLI - Giocarsela senza calcoli. Stasera a Lisbona si decide il destino europeo del Napoli. Tutto è ancora in ballo: qualificarsi da primi del girone o da secondi, essere eliminati dalla Champions League e 'retrocedere' in Europa League. Al Napoli, come si sa, basterebbe anche soltanto il pareggio per essere matematicamente certo della qualificazione perché con un simile risultato il cerino acceso resterebbe nelle mani dei portoghesi, costretti ad attendere notizie da Kiev per conoscere il loro destino. Il Napoli, questo è evidente ormai da tempo, anche prima dell'avvento di Maurizio Sarri sulla panchina, non è una squadra capace di fare troppi calcoli. Le partite gli azzurri se le giocano sempre tutte alla stessa maniera, puntando a tenere il pallino del gioco. A volte ci si riesce, altre volte no. Ma sarebbe un clamoroso errore pensare di scendere in campo puntando al pareggio. Il Benfica, questo è normale, giocherà una partita con il pugnale tra i denti, non ha alternative. Essere attaccati frontalmente, però, non è sempre un fattore negativo soprattutto per squadre, come quella di Sarri, appunto, che sanno fare delle ripartenze un loro punto di forza. Insomma la tattica migliore alla quale ispirarsi, per gli azzurri, è quella di impadronirsi della palla, farla girare e rigirare e tentare con la velocità delle sue punte di stordire l'avversario. La difesa del Benfica, lo abbiamo visto nella gara d'andata al San Paolo, non è di ferro. Le maglie spesso sono larghe e ci sono spazi e possibilità per infilarcisi dentro, sia centralmente che sulle fasce. Tutto sta ad avere pazienza e a non farsi condizionare dall'ambiente. Lo stadio Da Luz è una bolgia infernale. Il terreno di gioco è a ridosso degli spalti ed il calciatori si sentono sul collo il fiato degli spettatori. Ma il Napoli non è una debuttante al gran ballo della Champions. I suoi calciatori, a dispetto della giovane età di alcuni, hanno tutti una notevole esperienza, anche in campo internazionale, e non c'è dunque motivo per lasciarsi intimorire ed intimidire. Credo che Sarri farà scendere in campo dal primo minuto Manolo Gabbiadini. E farà bene. Il ragazzo ha dimostrato contro l'Inter di essere in crescita. A piano a piano si sta cominciando ad orientare in un ruolo che non è il suo ma che interpreta con saggezza e con spirito di sacrificio. Venerdì scorso ha dimostrato una notevole vivacità, è stato presente e tantissime azioni offensive della sua squadra, si è sacrificato in un'opera di controllo e gestione del pallone per far salire i compagni e dare profondità alla manovra. Infine ha provato alcune conclusioni in porta, facendosi trovare pronto al posto giusto al momento giusto. Insomma Gabbiadini merita senz'altro fiducia e l'ipotesi che possa partire da titolare la conferma il fatto che ieri in conferenza stampa Sarri abbia parlato della necessità di avere in panchina qualcuno che con il suo ingresso possa eventualmente sparigliare le carte, cambiando l'inerzia della partita. Sembra l'identikit di Dries Mertens. E' una partita per cuori impavidi. Il Napoli non trema e non ha paura. E noi gli siamo tutti vicini.

 

 

Mario Zaccaria

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte:www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

06/12/2024 - 17:18

NAPOLI - Giocarsela senza calcoli. Stasera a Lisbona si decide il destino europeo del Napoli. Tutto è ancora in ballo: qualificarsi da primi del girone o da secondi, essere eliminati dalla Champions League e 'retrocedere' in Europa League. Al Napoli, come si sa, basterebbe anche soltanto il pareggio per essere matematicamente certo della qualificazione perché con un simile risultato il cerino acceso resterebbe nelle mani dei portoghesi, costretti ad attendere notizie da Kiev per conoscere il loro destino. Il Napoli, questo è evidente ormai da tempo, anche prima dell'avvento di Maurizio Sarri sulla panchina, non è una squadra capace di fare troppi calcoli. Le partite gli azzurri se le giocano sempre tutte alla stessa maniera, puntando a tenere il pallino del gioco. A volte ci si riesce, altre volte no. Ma sarebbe un clamoroso errore pensare di scendere in campo puntando al pareggio. Il Benfica, questo è normale, giocherà una partita con il pugnale tra i denti, non ha alternative. Essere attaccati frontalmente, però, non è sempre un fattore negativo soprattutto per squadre, come quella di Sarri, appunto, che sanno fare delle ripartenze un loro punto di forza. Insomma la tattica migliore alla quale ispirarsi, per gli azzurri, è quella di impadronirsi della palla, farla girare e rigirare e tentare con la velocità delle sue punte di stordire l'avversario. La difesa del Benfica, lo abbiamo visto nella gara d'andata al San Paolo, non è di ferro. Le maglie spesso sono larghe e ci sono spazi e possibilità per infilarcisi dentro, sia centralmente che sulle fasce. Tutto sta ad avere pazienza e a non farsi condizionare dall'ambiente. Lo stadio Da Luz è una bolgia infernale. Il terreno di gioco è a ridosso degli spalti ed il calciatori si sentono sul collo il fiato degli spettatori. Ma il Napoli non è una debuttante al gran ballo della Champions. I suoi calciatori, a dispetto della giovane età di alcuni, hanno tutti una notevole esperienza, anche in campo internazionale, e non c'è dunque motivo per lasciarsi intimorire ed intimidire. Credo che Sarri farà scendere in campo dal primo minuto Manolo Gabbiadini. E farà bene. Il ragazzo ha dimostrato contro l'Inter di essere in crescita. A piano a piano si sta cominciando ad orientare in un ruolo che non è il suo ma che interpreta con saggezza e con spirito di sacrificio. Venerdì scorso ha dimostrato una notevole vivacità, è stato presente e tantissime azioni offensive della sua squadra, si è sacrificato in un'opera di controllo e gestione del pallone per far salire i compagni e dare profondità alla manovra. Infine ha provato alcune conclusioni in porta, facendosi trovare pronto al posto giusto al momento giusto. Insomma Gabbiadini merita senz'altro fiducia e l'ipotesi che possa partire da titolare la conferma il fatto che ieri in conferenza stampa Sarri abbia parlato della necessità di avere in panchina qualcuno che con il suo ingresso possa eventualmente sparigliare le carte, cambiando l'inerzia della partita. Sembra l'identikit di Dries Mertens. E' una partita per cuori impavidi. Il Napoli non trema e non ha paura. E noi gli siamo tutti vicini.

 

 

Mario Zaccaria

 

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