NAPOLI - Che dire? Stiamo per arrivare al capolinea e il clima è sempre più incandescente. Le voci (non si sa se siano fondate o se si tratti di una bufala) di dissapori forti, quasi estremi all’interno della squadra non contribuiscono certo raffreddare l’ambiente. La situazione è magmatica su tutti i fronti. La squadra non è aiutata neppure dalla fortuna (il tallone di Di Lorenzo sul gol di Abraham…), tutto va a rotoli, l’Europa si allontana, e poi ci mette il casting di De Laurentiis per l’individuazione del nuovo allenatore, una gran massa di giocatori che vuole andar via e un altro consistente numero che si è dimostrato non all’altezza della situazione, gli acquisti di quest’anno quasi tutti bocciati dal campo… Non se ne può proprio più. Francamente non so neppure se una eventuale qualificazione a una delle competizioni europee della prossima stagione (la Conference League?) sarebbe da considerare auspicabile o se non sia invece meglio resettare tutto e ricominciare da zero, senza dover fare i conti con un torneo continentale che in ogni caso finisce in qualche modo per indirizzare le scelte di mercato. Quel che è certo è che la squadra è da rifondare. Completamente. Il crollo della difesa probabilmente non è dovuto soltanto all’addio di Kim e alla sostituzione del coreano con…Juan Jesus. Non è da escludere che un anno in più di vita sul groppone di tutti gli altri protagonisti pesi in una maniera che dopo l’esaltante stagione scorsa non cisi sarebbe aspettati. Pensare alla prossima campagna acquisti, nonostante che siano note le consistenti disponibilità economiche della società, fa venire i brividi. Occorre mettere pesantemente mano in tutti i reparti. Ci dovrà per forza essere una diaspora di una buona parte della rosa e conseguentemente gli acquisti non potranno essere pochi. Speriamo che il nuovo direttore sportivo dimostratosi abile a scovare nuovi talenti in giro per il mondo sia bravo anche a piazzare elementi della rosa da collocare altrove. In passato il Napoli ha sempre avuto grosse difficoltà in questo senso. E poi aspettiamo di avere notizie più chiare sull’allenatore. I quattro nomi ricorrenti non mi fanno impazzire. Conte ha un carattere difficile che potrebbe scontrarsi prima o poi con quello di De Laurentiis che non è da meno. Pioli è il contrario dell’ex juventino, estremamente serio e calmo forse non è il massimo per dare una scossa all’ambiente. Gasperini (come dimostra la sua fugace esperienza all’Inter) è un bravissimo direttore d’orchestra (come evidenzia ampiamente il fenomeno Atalanta) che però ha bisogno di tempi medio-lunghi per assembleare al meglio i suoi musicisti. Italiano non ha esperienza con squadre di vertice assoluto e come tale è un’incognita. Non resta che sperare nello stellone di De Laurentiis che, tranne quest’anno, in passato ha sempre fatto scelte felici per la panchina. E speriamo che il 26 maggio arrivi presto, perché davvero non se ne può più.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
30/04/2024 - 23:57
NAPOLI - Che dire? Stiamo per arrivare al capolinea e il clima è sempre più incandescente. Le voci (non si sa se siano fondate o se si tratti di una bufala) di dissapori forti, quasi estremi all’interno della squadra non contribuiscono certo raffreddare l’ambiente. La situazione è magmatica su tutti i fronti. La squadra non è aiutata neppure dalla fortuna (il tallone di Di Lorenzo sul gol di Abraham…), tutto va a rotoli, l’Europa si allontana, e poi ci mette il casting di De Laurentiis per l’individuazione del nuovo allenatore, una gran massa di giocatori che vuole andar via e un altro consistente numero che si è dimostrato non all’altezza della situazione, gli acquisti di quest’anno quasi tutti bocciati dal campo… Non se ne può proprio più. Francamente non so neppure se una eventuale qualificazione a una delle competizioni europee della prossima stagione (la Conference League?) sarebbe da considerare auspicabile o se non sia invece meglio resettare tutto e ricominciare da zero, senza dover fare i conti con un torneo continentale che in ogni caso finisce in qualche modo per indirizzare le scelte di mercato. Quel che è certo è che la squadra è da rifondare. Completamente. Il crollo della difesa probabilmente non è dovuto soltanto all’addio di Kim e alla sostituzione del coreano con…Juan Jesus. Non è da escludere che un anno in più di vita sul groppone di tutti gli altri protagonisti pesi in una maniera che dopo l’esaltante stagione scorsa non cisi sarebbe aspettati. Pensare alla prossima campagna acquisti, nonostante che siano note le consistenti disponibilità economiche della società, fa venire i brividi. Occorre mettere pesantemente mano in tutti i reparti. Ci dovrà per forza essere una diaspora di una buona parte della rosa e conseguentemente gli acquisti non potranno essere pochi. Speriamo che il nuovo direttore sportivo dimostratosi abile a scovare nuovi talenti in giro per il mondo sia bravo anche a piazzare elementi della rosa da collocare altrove. In passato il Napoli ha sempre avuto grosse difficoltà in questo senso. E poi aspettiamo di avere notizie più chiare sull’allenatore. I quattro nomi ricorrenti non mi fanno impazzire. Conte ha un carattere difficile che potrebbe scontrarsi prima o poi con quello di De Laurentiis che non è da meno. Pioli è il contrario dell’ex juventino, estremamente serio e calmo forse non è il massimo per dare una scossa all’ambiente. Gasperini (come dimostra la sua fugace esperienza all’Inter) è un bravissimo direttore d’orchestra (come evidenzia ampiamente il fenomeno Atalanta) che però ha bisogno di tempi medio-lunghi per assembleare al meglio i suoi musicisti. Italiano non ha esperienza con squadre di vertice assoluto e come tale è un’incognita. Non resta che sperare nello stellone di De Laurentiis che, tranne quest’anno, in passato ha sempre fatto scelte felici per la panchina. E speriamo che il 26 maggio arrivi presto, perché davvero non se ne può più.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
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