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Atletica: Ottaviani salta già da record, lo allena il papà di Tamberi
10.10.2025 16:04 di Napoli Magazine
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Un salto da record e un futuro più che roseo. 'Baby Tamberi' c'è, e arriva da Sulmona, nel cuore della Valle Peligna. Si chiama Daniele Ottaviani, ha 15 anni e con una misura da 1,96 metri ha firmato la miglior prestazione italiana del 2025 nella categoria cadetti. Al suo fianco da un anno c'è qualcuno che il Tamberi campione olimpico lo conosce bene, nonostante le frizioni degli ultimi tempi. È Marco Tamberi, ex saltatore e papà di 'Gimbo', un passato anche lui da primatista ma soprattutto da allenatore di quello che, qualche anno più tardi, sarebbe salito sul gradino più alto del podio nella competizione a cinque cerchi in terra giapponese. Figlio di musicista, il giovane Ottaviani ha diviso gli allenamenti tra Ancona e la sua città natale, dove frequenta il liceo classico. "È un atleta molto talentuoso e completo - ha ammesso orgoglioso Marco Tamberi all'ANSA -, intelligente, determinato, senza un difetto. È destinato a un grande futuro". La misura di 1,96 l'ha raggiunta in due occasioni: a maggio, a Teramo, in una gara dei campionati regionali assoluti, e a settembre, al trofeo Musacchio di Isernia. Ma il giovane atleta non passa inosservato neanche a colpo d'occhio: ormai sono tipiche le sue scarpe diverse, una da corsa e una da salto in alto, espediente tecnico suggerito dal coach. Particolari estetici che, in qualche modo, richiamano l'istrionico Tamberi che, nel 2024, per esempio, si produsse in una celebre gag sulla pista togliendosi delle finte molle dalle scarpe dopo aver vinto l'oro allo stadio Olimpico di Roma, sotto lo sguardo del presidente Mattarella. Quello che sta per concludersi, per Daniele, è stato un anno intenso, in cui "ci stiamo entrambi sacrificati per vederci almeno una volta a settimana, alternando Ancona e Sulmona per gli allenamenti", racconta ancora Tamberi senior. Ottaviani, infatti, puntava a confermarsi ai campionati italiani cadetti, in programma a ottobre a Viareggio, ma un'improvvisa febbre gli ha impedito di gareggiare. "Voleva andare anche con l'influenza - racconta il padre del baby-saltatore, Angelo Ottaviani -. Non dimenticherò la motivazione che aveva anche la sera prima della gara: a casa con 39 di febbre saltava toccando il soffitto per dimostrarci che stava bene, ma noi gli abbiamo sconsigliato di partecipare". Nessuno, comunque, è riuscito a superare la sua misura: il titolo è andato al pugliese Luigi Giambattista, fermo a 1,89. "Adesso lo farò riposare un paio di settimane - aggiunge coach Tamberi - poi riprenderemo gli allenamenti. Daniele passerà alla categoria allievi: il primo obiettivo sarà il campionato italiano di febbraio. Poi, in estate, ci saranno gli europei: per qualificarsi dovrà classificarsi tra i primi due in Italia. Sarà il più giovane, ma sono convinto che riuscirà a farsi valere". "Pensare che tutto è cominciato per puro caso, durante la pandemia - racconta la famiglia -: si poteva fare sport solo all'aperto e così Daniele ha dovuto lasciare la piscina e si è sperimentato con questa nuova disciplina". Dall'acqua alla pista per un "salto" che sa di successo.

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10/10/2025 - 16:04

Un salto da record e un futuro più che roseo. 'Baby Tamberi' c'è, e arriva da Sulmona, nel cuore della Valle Peligna. Si chiama Daniele Ottaviani, ha 15 anni e con una misura da 1,96 metri ha firmato la miglior prestazione italiana del 2025 nella categoria cadetti. Al suo fianco da un anno c'è qualcuno che il Tamberi campione olimpico lo conosce bene, nonostante le frizioni degli ultimi tempi. È Marco Tamberi, ex saltatore e papà di 'Gimbo', un passato anche lui da primatista ma soprattutto da allenatore di quello che, qualche anno più tardi, sarebbe salito sul gradino più alto del podio nella competizione a cinque cerchi in terra giapponese. Figlio di musicista, il giovane Ottaviani ha diviso gli allenamenti tra Ancona e la sua città natale, dove frequenta il liceo classico. "È un atleta molto talentuoso e completo - ha ammesso orgoglioso Marco Tamberi all'ANSA -, intelligente, determinato, senza un difetto. È destinato a un grande futuro". La misura di 1,96 l'ha raggiunta in due occasioni: a maggio, a Teramo, in una gara dei campionati regionali assoluti, e a settembre, al trofeo Musacchio di Isernia. Ma il giovane atleta non passa inosservato neanche a colpo d'occhio: ormai sono tipiche le sue scarpe diverse, una da corsa e una da salto in alto, espediente tecnico suggerito dal coach. Particolari estetici che, in qualche modo, richiamano l'istrionico Tamberi che, nel 2024, per esempio, si produsse in una celebre gag sulla pista togliendosi delle finte molle dalle scarpe dopo aver vinto l'oro allo stadio Olimpico di Roma, sotto lo sguardo del presidente Mattarella. Quello che sta per concludersi, per Daniele, è stato un anno intenso, in cui "ci stiamo entrambi sacrificati per vederci almeno una volta a settimana, alternando Ancona e Sulmona per gli allenamenti", racconta ancora Tamberi senior. Ottaviani, infatti, puntava a confermarsi ai campionati italiani cadetti, in programma a ottobre a Viareggio, ma un'improvvisa febbre gli ha impedito di gareggiare. "Voleva andare anche con l'influenza - racconta il padre del baby-saltatore, Angelo Ottaviani -. Non dimenticherò la motivazione che aveva anche la sera prima della gara: a casa con 39 di febbre saltava toccando il soffitto per dimostrarci che stava bene, ma noi gli abbiamo sconsigliato di partecipare". Nessuno, comunque, è riuscito a superare la sua misura: il titolo è andato al pugliese Luigi Giambattista, fermo a 1,89. "Adesso lo farò riposare un paio di settimane - aggiunge coach Tamberi - poi riprenderemo gli allenamenti. Daniele passerà alla categoria allievi: il primo obiettivo sarà il campionato italiano di febbraio. Poi, in estate, ci saranno gli europei: per qualificarsi dovrà classificarsi tra i primi due in Italia. Sarà il più giovane, ma sono convinto che riuscirà a farsi valere". "Pensare che tutto è cominciato per puro caso, durante la pandemia - racconta la famiglia -: si poteva fare sport solo all'aperto e così Daniele ha dovuto lasciare la piscina e si è sperimentato con questa nuova disciplina". Dall'acqua alla pista per un "salto" che sa di successo.