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Ciclismo, Mario Cipollini ricoverato in ospedale ad Ancona: "Il mio cuore fa le bizze"
17.11.2025 23:07 di Napoli Magazine
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L'ex ciclista Mario Cipollini, 58 anni, è ricoverato all'ospedale di Ancona. Ad annunciarlo è lui stesso su Instagram. "Purtroppo ho un po' di problemi, il mio cuore - spiega - continua a fare un po' le bizze. L'anno scorso avevo fatto una operazione in cui mi avevano inserito un loop. Qui ho un piccolo registratore con il quale tramite telefono cellulare e un'applicazione qua ad Ancona monitorano tutta la mia situazione cardiaca, di frequenza. Questo registratore ha detto che qualcosa purtroppo non ha funzionato bene in questo periodo, per cui giustamente mi hanno richiamato all'ordine e detto: 'Mario, dobbiamo purtroppo fare di nuovo lo studio'. Fare lo studio significa che entrano dall'inguine e vanno a cercare con delle sonde di ri-stimolare alcune situazioni per rendersi conto se si scatena qualcosa di dannoso, e devono in qualche modo cercare di intervenire per risolvere il problema". "Nel mio caso - prosegue - si parla anche ipoteticamente di un defibrillatore sottocutaneo ma spero assolutamente che non sia il mio caso. Sono nelle mani di persone estremamente preparate, di persone di cui ho grandissima fiducia e credo che il centro qua ad Ancona sia all'altezza della situazione", aggiunge assicurando: "Sono sereno e tranquillo".

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Ciclismo, Mario Cipollini ricoverato in ospedale ad Ancona: "Il mio cuore fa le bizze"

di Napoli Magazine

17/11/2025 - 23:07

L'ex ciclista Mario Cipollini, 58 anni, è ricoverato all'ospedale di Ancona. Ad annunciarlo è lui stesso su Instagram. "Purtroppo ho un po' di problemi, il mio cuore - spiega - continua a fare un po' le bizze. L'anno scorso avevo fatto una operazione in cui mi avevano inserito un loop. Qui ho un piccolo registratore con il quale tramite telefono cellulare e un'applicazione qua ad Ancona monitorano tutta la mia situazione cardiaca, di frequenza. Questo registratore ha detto che qualcosa purtroppo non ha funzionato bene in questo periodo, per cui giustamente mi hanno richiamato all'ordine e detto: 'Mario, dobbiamo purtroppo fare di nuovo lo studio'. Fare lo studio significa che entrano dall'inguine e vanno a cercare con delle sonde di ri-stimolare alcune situazioni per rendersi conto se si scatena qualcosa di dannoso, e devono in qualche modo cercare di intervenire per risolvere il problema". "Nel mio caso - prosegue - si parla anche ipoteticamente di un defibrillatore sottocutaneo ma spero assolutamente che non sia il mio caso. Sono nelle mani di persone estremamente preparate, di persone di cui ho grandissima fiducia e credo che il centro qua ad Ancona sia all'altezza della situazione", aggiunge assicurando: "Sono sereno e tranquillo".