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MILANO-CORTINA - In Grecia firmata la dichiarazione di tregua olimpica
25.11.2025 19:09 di Napoli Magazine
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Dal museo dei giochi olimpici moderni di Olimpia, in Grecia, il mondo dello sport e della società civile manda un messaggio per la pace. La tradizionale cerimonia della "Dichiarazione della tregua olimpica", il giorno prima dell'accensione della Fiamma, è avvenuta alla presenza di Kirsty Coventry, presidente del Comitato olimpico internazionale, del ministro dello sport Andrea Abodi, del presidente della Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò e del presidente del Coni Luciano Buonfiglio. Tra i presenti anche l'ex campionessa di nuoto, nonché membro Cio e del consiglio di amministrazione di Milano-Cortina, Federica Pellegrini. L'evento avviene su iniziativa dei sindaci ellenici di Archaia Olimpia, Ilida e Sparta e del Centro internazionale per la tregua olimpica. Ispirati dalla tregua, istituita nella Grecia antica, i sindaci hanno lanciato un appello, nella culla dei Giochi, affinché "le armi siano deposte e le ostilità cessino in tutto il mondo, per tutto il periodo che va dal settimo giorno prima dell'inizio dei XXV giochi olimpici invernali fino al settimo giorno dopo la fine del XIV giochi paralimpici invernali che si terranno a Milano e Cortina, come indicato dalla risoluzione delle Nazioni Unite". Nota anche come "Ekecheiria", la tregua olimpica serviva a fare sì che tutti i cittadini e gli atleti potessero spostarsi in sicurezza per assistere ai Giochi. La "dichiarazione della tregua olimpica" è stata poi firmata da Coventry, Abodi, Malagò e Buonfiglio, e dall'ambasciatore italiano in Grecia Paolo Cuculi. "La Grecia ha un posto speciale nel mio cuore, perché è qui che sono diventata una campionessa olimpica per la prima volta, ed è un po' surreale ora esserci ora" ha Coventri. La presidente del Cio ha poi aggiunto che "in un mondo talvolta così triste e diviso", è importante che "rimanga spazio per i giovani per sognare, capire di cosa sono capaci, e questo rende ancora più importante ciò che stiamo facendo oggi".

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MILANO-CORTINA - In Grecia firmata la dichiarazione di tregua olimpica

di Napoli Magazine

25/11/2025 - 19:09

Dal museo dei giochi olimpici moderni di Olimpia, in Grecia, il mondo dello sport e della società civile manda un messaggio per la pace. La tradizionale cerimonia della "Dichiarazione della tregua olimpica", il giorno prima dell'accensione della Fiamma, è avvenuta alla presenza di Kirsty Coventry, presidente del Comitato olimpico internazionale, del ministro dello sport Andrea Abodi, del presidente della Fondazione Milano-Cortina Giovanni Malagò e del presidente del Coni Luciano Buonfiglio. Tra i presenti anche l'ex campionessa di nuoto, nonché membro Cio e del consiglio di amministrazione di Milano-Cortina, Federica Pellegrini. L'evento avviene su iniziativa dei sindaci ellenici di Archaia Olimpia, Ilida e Sparta e del Centro internazionale per la tregua olimpica. Ispirati dalla tregua, istituita nella Grecia antica, i sindaci hanno lanciato un appello, nella culla dei Giochi, affinché "le armi siano deposte e le ostilità cessino in tutto il mondo, per tutto il periodo che va dal settimo giorno prima dell'inizio dei XXV giochi olimpici invernali fino al settimo giorno dopo la fine del XIV giochi paralimpici invernali che si terranno a Milano e Cortina, come indicato dalla risoluzione delle Nazioni Unite". Nota anche come "Ekecheiria", la tregua olimpica serviva a fare sì che tutti i cittadini e gli atleti potessero spostarsi in sicurezza per assistere ai Giochi. La "dichiarazione della tregua olimpica" è stata poi firmata da Coventry, Abodi, Malagò e Buonfiglio, e dall'ambasciatore italiano in Grecia Paolo Cuculi. "La Grecia ha un posto speciale nel mio cuore, perché è qui che sono diventata una campionessa olimpica per la prima volta, ed è un po' surreale ora esserci ora" ha Coventri. La presidente del Cio ha poi aggiunto che "in un mondo talvolta così triste e diviso", è importante che "rimanga spazio per i giovani per sognare, capire di cosa sono capaci, e questo rende ancora più importante ciò che stiamo facendo oggi".