NAPOLI - Perdono i bianconeri. Lo fanno a Genova, replicano a Napoli. E ad accorciare sono gli azzurri. Quelli di Carlo Ancelotti, che risalgono la china. Chiariamo: la distanza con la prima in classifica resta a doppia cifra ma nel pomeriggio domenicale il 4-2 contro l’Udinese rialza gli animi in vista della trasferta di ciò che la Roma fu e soprattutto in prospettiva al vero impegno e obiettivo di questa stagione: l’Europa League, quella che si giocherà a breve, quella dell’Arsenal, quella che conta per arrivare in finale e non permettere a nessuno di giudicare questa stagione. Il Napoli va in doppio vantaggio e poi si lascia recuperare. Ma poi ridoppia e il San Paolo gode. Si palpita per Ospina, per fortuna nulla di grave, si esulta ad oltranza grazie a Dries: assist e gol, e con lui Younes, Callejon e Milik. Insomma segna il Napoli, incassa ma segna e Meret resta una certezza. Ora la testa si calma, c’è la pausa, poi si andrà a Roma, in quella che è la gara del sentimento più che del pallone giocato. Come è sempre quando gioca la squadra del cuore, insomma.
di Napoli Magazine
18/03/2024 - 07:00
NAPOLI - Perdono i bianconeri. Lo fanno a Genova, replicano a Napoli. E ad accorciare sono gli azzurri. Quelli di Carlo Ancelotti, che risalgono la china. Chiariamo: la distanza con la prima in classifica resta a doppia cifra ma nel pomeriggio domenicale il 4-2 contro l’Udinese rialza gli animi in vista della trasferta di ciò che la Roma fu e soprattutto in prospettiva al vero impegno e obiettivo di questa stagione: l’Europa League, quella che si giocherà a breve, quella dell’Arsenal, quella che conta per arrivare in finale e non permettere a nessuno di giudicare questa stagione. Il Napoli va in doppio vantaggio e poi si lascia recuperare. Ma poi ridoppia e il San Paolo gode. Si palpita per Ospina, per fortuna nulla di grave, si esulta ad oltranza grazie a Dries: assist e gol, e con lui Younes, Callejon e Milik. Insomma segna il Napoli, incassa ma segna e Meret resta una certezza. Ora la testa si calma, c’è la pausa, poi si andrà a Roma, in quella che è la gara del sentimento più che del pallone giocato. Come è sempre quando gioca la squadra del cuore, insomma.