"L'unica cosa che è stata accolta parzialmente delle nostre richieste nella legge di Bilancio è la detassazione degli aumenti del contratto nazionale che però hanno fatto solo per i lavoratori privati e solo fino a €28000 escludendo i lavoratori pubblici. Un tema fondamentale che non viene affrontato è il fiscal drag. In questi ultimi 3-4 anni dipendenti e i pensionati hanno pagato più di 25 miliardi di tasse che non dovevano pagare semplicemente perché c'è il meccanismo del drenaggio fiscale. Noi chiediamo che venga restituito e chiediamo che venga introdotto un meccanismo automatico di rivalutazione delle detrazioni e degli scaglioni. Ricevere qualcosa sull'Irpef (dalla riforma della seconda aliquota, ndr), 3 euro al mese, quando ne hai persi 2000 significa che il Governo sta prendendo i soldi solo da una parte e non dai profitti e dalle rendite". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini a 24 Mattino su Radio 24.
"Sulla scuola, è sotto gli occhi di tutti, non hanno messo un euro in più perché non c'è né la defiscalizzazione né ci sono quote aggiuntive. Quindi, sinceramente, l'unica offerta che continuano a fare sono aumenti del 6%, quando l'inflazione è stata del 18%. Anche sul resto, la defiscalizzazione degli aumenti fino a 28.000 euro nel pubblico non c'è e le cifre che sono state proposte per il settore degli enti locali sarebbero utilizzate per le persone nel 2027 e nel 2028, cioè tra tre anni. Noi continuiamo a considerare che quelle cose non siano sufficienti. Avevamo chiesto la defiscalizzazione degli aumenti per tutti ma non c'è. Avevamo chiesto un aumento delle risorse non nel 2028, ma nel 2024 e 2025 per fare questi contratti. Noi andremo a questi incontri, continueremo a chiedere e andremo in piazza anche per questo, affinché nella legge di bilancio, nel Parlamento, si facciano quelle modifiche e si trovino le risorse per aumentare davvero i salari sia dei pubblici che dei privati". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini a 24 Mattino su Radio 24.
di Napoli Magazine
24/10/2025 - 11:09
"L'unica cosa che è stata accolta parzialmente delle nostre richieste nella legge di Bilancio è la detassazione degli aumenti del contratto nazionale che però hanno fatto solo per i lavoratori privati e solo fino a €28000 escludendo i lavoratori pubblici. Un tema fondamentale che non viene affrontato è il fiscal drag. In questi ultimi 3-4 anni dipendenti e i pensionati hanno pagato più di 25 miliardi di tasse che non dovevano pagare semplicemente perché c'è il meccanismo del drenaggio fiscale. Noi chiediamo che venga restituito e chiediamo che venga introdotto un meccanismo automatico di rivalutazione delle detrazioni e degli scaglioni. Ricevere qualcosa sull'Irpef (dalla riforma della seconda aliquota, ndr), 3 euro al mese, quando ne hai persi 2000 significa che il Governo sta prendendo i soldi solo da una parte e non dai profitti e dalle rendite". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini a 24 Mattino su Radio 24.
"Sulla scuola, è sotto gli occhi di tutti, non hanno messo un euro in più perché non c'è né la defiscalizzazione né ci sono quote aggiuntive. Quindi, sinceramente, l'unica offerta che continuano a fare sono aumenti del 6%, quando l'inflazione è stata del 18%. Anche sul resto, la defiscalizzazione degli aumenti fino a 28.000 euro nel pubblico non c'è e le cifre che sono state proposte per il settore degli enti locali sarebbero utilizzate per le persone nel 2027 e nel 2028, cioè tra tre anni. Noi continuiamo a considerare che quelle cose non siano sufficienti. Avevamo chiesto la defiscalizzazione degli aumenti per tutti ma non c'è. Avevamo chiesto un aumento delle risorse non nel 2028, ma nel 2024 e 2025 per fare questi contratti. Noi andremo a questi incontri, continueremo a chiedere e andremo in piazza anche per questo, affinché nella legge di bilancio, nel Parlamento, si facciano quelle modifiche e si trovino le risorse per aumentare davvero i salari sia dei pubblici che dei privati". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini a 24 Mattino su Radio 24.