Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha annunciato in una conferenza stampa presso la Prefettura di Napoli, che il Comitato Nazionale Neapolis 2500 avrà l’incarico di proseguire il suo mandato nel 2026, individuando nuove importanti iniziative che possano generare valore per la città e per l’Italia nel mondo:
“Le celebrazioni del 2500 anni hanno l’obiettivo di rafforzare sempre di più la dimensione internazionale di Napoli e di confermarla strumento straordinario per rappresentare l’Italia nel mondo. Lo spirito di questa iniziativa è di mettere Napoli al centro, per l’inizio di una “nuova stagione” in cui la città possa giocare un ruolo sempre più importante. In questa direzione ho deciso che l’edizione 2026 dei MED Dialoghi Mediterranei si terrà a Napoli e ho chiesto al Comitato di continuare a lavorare anche nei prossimi mesi su iniziative capaci di valorizzare il ruolo della città nell’interesse nazionale”.
“Esprimo il mio più grande apprezzamento per le parole del Ministro Tajani – commenta Michele di Bari, prefetto di Napoli e presidente del Comitato Nazionale Neapolis 2500, che rappresentato un’iniezione di fiducia importante e uno stimolo ulteriore per il Comitato a lavorare ulteriormente per creare occasioni in cui Napoli possa esprimere tutto il suo potenziale nel mondo”.
Il Comitato Nazionale Neapolis 2500, costituito in occasione del venticinquesimo centenario della fondazione della città di Napoli, ha dato avvio in meno di nove mesi a un programma intenso e ambizioso di iniziative di alto profilo con respiro internazionale.
Attraverso un’azione coordinata e strategica con MAECI e MIC, il Comitato ha infatti promosso Napoli come centro del Mediterraneo e propulsore di diplomazia, cultura, impresa e internazionalizzazione. Una missione che supera la rappresentazione iconoclasta e stereotipata che spesso viene fatta della città, per restituirle quel ruolo che si merita.
Conferenze internazionali, missioni diplomatiche, visite nei centri di ricerca e nelle aziende più innovative del territorio, ma anche concerti, mostre, performance artistiche che, partendo dalla città si trasferiscono in molte occasioni all’estero, ospitate negli Istituti di Cultura Italiana, nelle ambasciate e nei teatri di tutto il mondo.
All’intero programma è stato dato un nome evocativo: “Napoli Musa”, per riaffermare la forza identitaria e storica di Napoli, unitamente alla sua capacità di contaminare positivamente attraverso la cultura, la creatività, l’arte e il saper fare. Non più città da interpretare, ma città che ispira. Napoli diventa protagonista di un racconto nuovo, che la pone al centro di una rete globale di relazioni, scambi e collaborazioni.
Il concetto di Napoli Musa si è tradotto in un programma di iniziative che solo nel 2025 ha portato e porterà in città migliaia di presenze qualificate: rappresentanti dell’UNESCO e delle istituzioni internazionali, addetti scientifici delle ambasciate italiane nel mondo, alti dirigenti della NATO, Ministri e rappresentanti di governi dei Paesi del mediterraneo e del Medio Oriente, responsabili dei broadcaster e dei media provenienti da tutto il mondo. A queste iniziative si sono affiancati eventi musicali, mostre fotografiche ed esposizioni che celebrano le grandi figure della storia napoletana.
Un programma che avrà ancora forza e sviluppo fino alla fine del 2025 e nei primi mesi del 2026, con la realizzazione di eventi e mostre a Napoli e nel mondo, molte delle quali gratuite e aperte ai cittadini:
Un’esposizione a Palazzo Reale che indaga il legame inscindibile tra Antonio de Curtis, noto come Totò, e la città che lo ha visto nascere.
Un’installazione multimediale alla Cappella di San Gennaro che offre un percorso immaginario attraverso cinque Porte Sante, con il patrocinio del Giubileo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Giustizia.
La mostra fotografica è dedicata a Napoli e al gemellaggio instauratosi nel 1972 con Baku, seguendo come filo conduttore il patrimonio culturale materiale e immateriale delle due città.
Artisti napoletani e campani che dal dopoguerra a oggi hanno contribuito con il loro lavoro a creare l’identità artistica italiana.
Il prezioso materiale grafico proviene dalla raccolta di oltre 1.280 costumi teatrali appartenuta a Carlo Guillaume, impresario dei Reali teatri di Napoli, viene raccolto in un’esposizione unica.
Il progetto unisce tre programmi dedicati alla figura di Benedetto Croce: un Atlante digitale dedicato ai luoghi del filosofo, un ciclo di lezioni-spettacolo e la proiezione del film di Pupi Avati, Natale a casa Croce.
Dopo il successo di Piazza Plebiscito, il concerto porta gli artisti a Londra in un grande tributo alla musica napoletana.
Il progetto editoriale con una raccolta di venti saggi scritti da autori locali e internazionali propone una riflessione sull’influenza storica e culturale della città di Napoli, nonché sul suo ruolo futuro nell’Unione Europea
L'evento si concentra sul legame tra la città di Napoli e il progresso ferroviario, celebrando la prima linea italiana, un simbolo del progresso e dell’innovazione che ha segnato un cambiamento epocale per l’intero Paese.
Ma il lavoro del Comitato per il futuro non termina qui.
La ricorrenza del venticinquesimo centenario rappresenta un’opportunità per riflettere sull’identità e sul futuro della città, che sta riscoprendo sé stessa ma che necessita di ulteriori investimenti strategici per generare sviluppo e occupazione. Le celebrazioni, per quanto significative, non sono sufficienti da sole.
In tale prospettiva, alcune delle iniziative avviate nel 2025 costituiscono le fondamenta per l’attivazione, a partire dal 2026, di progetti strutturati capaci di generare piattaforme permanenti di business, cultura e innovazione, contribuendo in modo concreto alla costruzione di un futuro sostenibile per Napoli.
INIZIATIVE REALIZZATE TRA MAGGIO E OTTOBRE 2025
Un incontro con delegati da oltre 50 Paesi con un focus sulla sicurezza del Mediterraneo.
Una tre giorni dedicata ad una riflessione sul Patrimonio materiale e immateriale dell’UNESCO con la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo e alla presenza di rappresentanti delle istituzioni internazionali.
Un evento al centro di produzione RAI di Napoli con ABU, l’associazione che riunisce oltre 230 public broadcasters provenienti da 65 Paesi dell’area asiatica e del Pacifico.
Il repertorio musicale napoletano e campano si snoda tra Europa, India, Cuba ed Emirati Arabi. Ai concerti già realizzati a Jerevan, La Valletta e New Delhi, seguono altre 8 tappe fino a fine anno.
Dal Maschio Angioino la mostra fotografica ripercorre la storia visiva dell'Africa, si sposta a novembre all’Istituto Italiano di Cultura di Dakar, dove si terrà anche un concerto di Enzo Avitabile.
130 addetti scientifici delle ambasciate italiane nel mondo si incontrano a Napoli per discutere di agritech, biotech, difesa e sicurezza, insieme alle eccellenze dell’impresa, dell’università e della ricerca campana.
Un grande concerto gratuito in Piazza Plebiscito a Napoli. Un omaggio alla città, artisti conosciuti a livello nazionale e un sold out con oltre 11.000 persone presenti.
La principale conferenza annuale sul Mediterraneo, promossa dal MAECI e organizzata da ISPI si è svolta per la prima volta a Napoli. Oltre 1.000 persone presenti e 10.000 collegati online.
Il concorso internazionale dedicato alle migliori produzioni Radio, TV e multimediali si tiene a Napoli. Al suo interno la mostra “We are Partenope” celebra storie straordinarie di donne napoletane, vere e proprie muse.
di Napoli Magazine
23/10/2025 - 17:49
Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana e Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha annunciato in una conferenza stampa presso la Prefettura di Napoli, che il Comitato Nazionale Neapolis 2500 avrà l’incarico di proseguire il suo mandato nel 2026, individuando nuove importanti iniziative che possano generare valore per la città e per l’Italia nel mondo:
“Le celebrazioni del 2500 anni hanno l’obiettivo di rafforzare sempre di più la dimensione internazionale di Napoli e di confermarla strumento straordinario per rappresentare l’Italia nel mondo. Lo spirito di questa iniziativa è di mettere Napoli al centro, per l’inizio di una “nuova stagione” in cui la città possa giocare un ruolo sempre più importante. In questa direzione ho deciso che l’edizione 2026 dei MED Dialoghi Mediterranei si terrà a Napoli e ho chiesto al Comitato di continuare a lavorare anche nei prossimi mesi su iniziative capaci di valorizzare il ruolo della città nell’interesse nazionale”.
“Esprimo il mio più grande apprezzamento per le parole del Ministro Tajani – commenta Michele di Bari, prefetto di Napoli e presidente del Comitato Nazionale Neapolis 2500, che rappresentato un’iniezione di fiducia importante e uno stimolo ulteriore per il Comitato a lavorare ulteriormente per creare occasioni in cui Napoli possa esprimere tutto il suo potenziale nel mondo”.
Il Comitato Nazionale Neapolis 2500, costituito in occasione del venticinquesimo centenario della fondazione della città di Napoli, ha dato avvio in meno di nove mesi a un programma intenso e ambizioso di iniziative di alto profilo con respiro internazionale.
Attraverso un’azione coordinata e strategica con MAECI e MIC, il Comitato ha infatti promosso Napoli come centro del Mediterraneo e propulsore di diplomazia, cultura, impresa e internazionalizzazione. Una missione che supera la rappresentazione iconoclasta e stereotipata che spesso viene fatta della città, per restituirle quel ruolo che si merita.
Conferenze internazionali, missioni diplomatiche, visite nei centri di ricerca e nelle aziende più innovative del territorio, ma anche concerti, mostre, performance artistiche che, partendo dalla città si trasferiscono in molte occasioni all’estero, ospitate negli Istituti di Cultura Italiana, nelle ambasciate e nei teatri di tutto il mondo.
All’intero programma è stato dato un nome evocativo: “Napoli Musa”, per riaffermare la forza identitaria e storica di Napoli, unitamente alla sua capacità di contaminare positivamente attraverso la cultura, la creatività, l’arte e il saper fare. Non più città da interpretare, ma città che ispira. Napoli diventa protagonista di un racconto nuovo, che la pone al centro di una rete globale di relazioni, scambi e collaborazioni.
Il concetto di Napoli Musa si è tradotto in un programma di iniziative che solo nel 2025 ha portato e porterà in città migliaia di presenze qualificate: rappresentanti dell’UNESCO e delle istituzioni internazionali, addetti scientifici delle ambasciate italiane nel mondo, alti dirigenti della NATO, Ministri e rappresentanti di governi dei Paesi del mediterraneo e del Medio Oriente, responsabili dei broadcaster e dei media provenienti da tutto il mondo. A queste iniziative si sono affiancati eventi musicali, mostre fotografiche ed esposizioni che celebrano le grandi figure della storia napoletana.
Un programma che avrà ancora forza e sviluppo fino alla fine del 2025 e nei primi mesi del 2026, con la realizzazione di eventi e mostre a Napoli e nel mondo, molte delle quali gratuite e aperte ai cittadini:
Un’esposizione a Palazzo Reale che indaga il legame inscindibile tra Antonio de Curtis, noto come Totò, e la città che lo ha visto nascere.
Un’installazione multimediale alla Cappella di San Gennaro che offre un percorso immaginario attraverso cinque Porte Sante, con il patrocinio del Giubileo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Giustizia.
La mostra fotografica è dedicata a Napoli e al gemellaggio instauratosi nel 1972 con Baku, seguendo come filo conduttore il patrimonio culturale materiale e immateriale delle due città.
Artisti napoletani e campani che dal dopoguerra a oggi hanno contribuito con il loro lavoro a creare l’identità artistica italiana.
Il prezioso materiale grafico proviene dalla raccolta di oltre 1.280 costumi teatrali appartenuta a Carlo Guillaume, impresario dei Reali teatri di Napoli, viene raccolto in un’esposizione unica.
Il progetto unisce tre programmi dedicati alla figura di Benedetto Croce: un Atlante digitale dedicato ai luoghi del filosofo, un ciclo di lezioni-spettacolo e la proiezione del film di Pupi Avati, Natale a casa Croce.
Dopo il successo di Piazza Plebiscito, il concerto porta gli artisti a Londra in un grande tributo alla musica napoletana.
Il progetto editoriale con una raccolta di venti saggi scritti da autori locali e internazionali propone una riflessione sull’influenza storica e culturale della città di Napoli, nonché sul suo ruolo futuro nell’Unione Europea
L'evento si concentra sul legame tra la città di Napoli e il progresso ferroviario, celebrando la prima linea italiana, un simbolo del progresso e dell’innovazione che ha segnato un cambiamento epocale per l’intero Paese.
Ma il lavoro del Comitato per il futuro non termina qui.
La ricorrenza del venticinquesimo centenario rappresenta un’opportunità per riflettere sull’identità e sul futuro della città, che sta riscoprendo sé stessa ma che necessita di ulteriori investimenti strategici per generare sviluppo e occupazione. Le celebrazioni, per quanto significative, non sono sufficienti da sole.
In tale prospettiva, alcune delle iniziative avviate nel 2025 costituiscono le fondamenta per l’attivazione, a partire dal 2026, di progetti strutturati capaci di generare piattaforme permanenti di business, cultura e innovazione, contribuendo in modo concreto alla costruzione di un futuro sostenibile per Napoli.
INIZIATIVE REALIZZATE TRA MAGGIO E OTTOBRE 2025
Un incontro con delegati da oltre 50 Paesi con un focus sulla sicurezza del Mediterraneo.
Una tre giorni dedicata ad una riflessione sul Patrimonio materiale e immateriale dell’UNESCO con la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo e alla presenza di rappresentanti delle istituzioni internazionali.
Un evento al centro di produzione RAI di Napoli con ABU, l’associazione che riunisce oltre 230 public broadcasters provenienti da 65 Paesi dell’area asiatica e del Pacifico.
Il repertorio musicale napoletano e campano si snoda tra Europa, India, Cuba ed Emirati Arabi. Ai concerti già realizzati a Jerevan, La Valletta e New Delhi, seguono altre 8 tappe fino a fine anno.
Dal Maschio Angioino la mostra fotografica ripercorre la storia visiva dell'Africa, si sposta a novembre all’Istituto Italiano di Cultura di Dakar, dove si terrà anche un concerto di Enzo Avitabile.
130 addetti scientifici delle ambasciate italiane nel mondo si incontrano a Napoli per discutere di agritech, biotech, difesa e sicurezza, insieme alle eccellenze dell’impresa, dell’università e della ricerca campana.
Un grande concerto gratuito in Piazza Plebiscito a Napoli. Un omaggio alla città, artisti conosciuti a livello nazionale e un sold out con oltre 11.000 persone presenti.
La principale conferenza annuale sul Mediterraneo, promossa dal MAECI e organizzata da ISPI si è svolta per la prima volta a Napoli. Oltre 1.000 persone presenti e 10.000 collegati online.
Il concorso internazionale dedicato alle migliori produzioni Radio, TV e multimediali si tiene a Napoli. Al suo interno la mostra “We are Partenope” celebra storie straordinarie di donne napoletane, vere e proprie muse.