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NEWS - Il miglioramento come processo, l'eredità di Napoli Bees Square: Umanesimo Digitale e Sanità
29.09.2025 17:01 di Napoli Magazine
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Digitalizzazione in sanità e presa in carico, cybersicurezza, telemedicina, interoperabilità dei dati e assistenza sanitaria a distanza, URP 2.0., vicinanza e centralità del cittadino nell’accesso ai nuovi processi sanitari.
 
Su questi e altri temi centrali – discussi il 16 maggio durante NAPOLI BEES SQUARE, Umanesimo Digitale e Sanità, organizzato dal  network B-Sanità con il patrocinio di So.Re.Sa. SpA e di Regione Campania – 75 relatori e oltre 300 stakeholders tra decisori pubblici, professionisti sanitari e partner tecnologici hanno elaborato proposte e azioni raccolte in 6 documenti di sintesi che sono stati condivisi con la comunità sanitaria, il 29 settembre dalle ore 10,00 presso la sede di So.Re.Sa. a Napoli.
 
In breve, si è fatto il punto sullo stato dell’arte, le posizioni condivise, le criticità e le azioni di miglioramento della Sanità prossima futura ma che, in parte, è già realtà in Regione Campania.
 
La digitalizzazione della sanità campana è una storia di successo nel panorama nazionale. 1 milione di persone utilizza la App Sinfonia Salute; dati e programmi sono tutti interoperabili perché c’è stata una forte volontà di governance in tal senso. Oggi tutti usano la stessa piattaforma Sinfonia: medici di base, ospedali; ASL, fornitori e cittadini. Eppure, pur impiegando un sistema tecnologicamente all’altezza dei tempi, non è la tecnologia il cuore del progetto.  Il cuore sono le persone. Umanizzazione significa rendere la vita più semplice a cittadini e operatori - spiega Massimo Di Gennaro Direttore Innovazione, Logistica Integrata e Sanità Digitale della società regionale So.Re.Sa  -. L’eredità è una sanità digitale che funziona meglio e costruisce fiducia e salute”.
 
L’evento del 29 settembre ha visto protagonisti della sanità digitale raccontare 6 position papers.
 
Tra le proposte avanzate: la collaborazione tra il settore sanitario e quello sociale a livello delle Case di Comunità fondata sull’integrazione dei sistemi digitali; il superamento del digital divide e il rafforzamento delle competenze digitali per garantire una digitalizzazione digitale inclusiva e centrata sull’umanità; ribadire che la cybersicurezza costa e che, per una sanità sicura dal punto di vista informatico, è necessario affrontare l’obsolescenza tecnologica, gestire i rischi umani, e creare una filiera della sicurezza che, ai diversi livelli, sia in grado di mitigare il rischio e rispondere in tempo reale agli attacchi informatici.
 
 
"Le parole chiave di questo evento sono continuità e restituzione - aggiunge la direttrice del Network B-Sanità Raffaella Fonda -.  Pensiamo che il confronto tra esperti ed esperte non sia sufficiente se non viene trasformato in soluzioni applicabili nei diversi contesti sanitari e con azioni concrete, in particolare quando un’eccellenza come la digitalizzazione della sanità campana può divenire uno spunto da seguire per altri Servizi sanitari regionali, favorendo risparmi, efficienza e interoperabilità. A questo fine rispondono i 6 documenti di restituzione presentati oggi e il confronto su questi temi che stiamo organizzando sul palcoscenico nazionale di Welfair, fiera del fare Sanità tra il 4 e il 7 novembre a Fiera di Roma e che rappresenta il prossimo passo del percorso iniziato lo scorso maggio a Napoli”.
 
Ospitare un vero e proprio evento di restituzione – sottolinea il presidente di So.Re.Sa. SpA, Tommaso Casillo - improntato alla continuità del processo di miglioramento basato su un confronto aperto tra attori e attrici qualificati, dà la misura esatta del rigoroso approccio della Regione Campania alla digitalizzazione sanitaria. Approccio che, peraltro, viene riconosciuto in maniera crescente come un buon modello da seguire da molte Regioni italiane”. Anche perché, “la strada della digitalizzazione è di fatto la chiave della territorializzazione dell’assistenza sanitaria – gli fa eco Ugo Trama, Dirigente di Staff Direzione Generale “Tutela della Salute e coordinamento del SSR” - Regione Campania -. Oggi, la digitalizzazione rappresenta l’unica soluzione che permetta di restituire tempo di cura ai medici e ai sanitari per far crescere la relazione di fiducia con i cittadini”.
 
Semplificare con intelligenza alla fine significa umanizzare - conclude, infine, Massimo Bisogno, Direttore Ufficio Speciale per l’amministrazione digitale, Regione Campania -, migliorando, per esempio, la qualità, intuitività e facilità di accesso dei servizi online, come prenotazioni, emissione ricette reperibilità dei referti. La digitalizzazione non è un prodotto tecnologico, ma un traguardo di governance che riporta la persona al centro, mettendo le competenze informatiche al servizio dei bisogni di sanitari, famiglie e assistiti”.
 
In conclusione, ad emergere dalla giornata del 29 settembre a Napoli, è la visione del miglioramento come processo nel quale le idee e i pareri di esperti ed esperte continuano a venire diffuse e valorizzate, divenendo patrimonio comune nella governance sanitaria e diventando, progressivamente e gradualmente, parte del processo decisionale. Così, le parole preziose del confronto compiono la loro trasformazione in azioni che semplificano, innovano e umanizzano il percorso assistenziale e l’esperienza di pazienti, famiglie e professionisti sanitari.
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NEWS - Il miglioramento come processo, l'eredità di Napoli Bees Square: Umanesimo Digitale e Sanità

di Napoli Magazine

29/09/2025 - 17:01

Digitalizzazione in sanità e presa in carico, cybersicurezza, telemedicina, interoperabilità dei dati e assistenza sanitaria a distanza, URP 2.0., vicinanza e centralità del cittadino nell’accesso ai nuovi processi sanitari.
 
Su questi e altri temi centrali – discussi il 16 maggio durante NAPOLI BEES SQUARE, Umanesimo Digitale e Sanità, organizzato dal  network B-Sanità con il patrocinio di So.Re.Sa. SpA e di Regione Campania – 75 relatori e oltre 300 stakeholders tra decisori pubblici, professionisti sanitari e partner tecnologici hanno elaborato proposte e azioni raccolte in 6 documenti di sintesi che sono stati condivisi con la comunità sanitaria, il 29 settembre dalle ore 10,00 presso la sede di So.Re.Sa. a Napoli.
 
In breve, si è fatto il punto sullo stato dell’arte, le posizioni condivise, le criticità e le azioni di miglioramento della Sanità prossima futura ma che, in parte, è già realtà in Regione Campania.
 
La digitalizzazione della sanità campana è una storia di successo nel panorama nazionale. 1 milione di persone utilizza la App Sinfonia Salute; dati e programmi sono tutti interoperabili perché c’è stata una forte volontà di governance in tal senso. Oggi tutti usano la stessa piattaforma Sinfonia: medici di base, ospedali; ASL, fornitori e cittadini. Eppure, pur impiegando un sistema tecnologicamente all’altezza dei tempi, non è la tecnologia il cuore del progetto.  Il cuore sono le persone. Umanizzazione significa rendere la vita più semplice a cittadini e operatori - spiega Massimo Di Gennaro Direttore Innovazione, Logistica Integrata e Sanità Digitale della società regionale So.Re.Sa  -. L’eredità è una sanità digitale che funziona meglio e costruisce fiducia e salute”.
 
L’evento del 29 settembre ha visto protagonisti della sanità digitale raccontare 6 position papers.
 
Tra le proposte avanzate: la collaborazione tra il settore sanitario e quello sociale a livello delle Case di Comunità fondata sull’integrazione dei sistemi digitali; il superamento del digital divide e il rafforzamento delle competenze digitali per garantire una digitalizzazione digitale inclusiva e centrata sull’umanità; ribadire che la cybersicurezza costa e che, per una sanità sicura dal punto di vista informatico, è necessario affrontare l’obsolescenza tecnologica, gestire i rischi umani, e creare una filiera della sicurezza che, ai diversi livelli, sia in grado di mitigare il rischio e rispondere in tempo reale agli attacchi informatici.
 
 
"Le parole chiave di questo evento sono continuità e restituzione - aggiunge la direttrice del Network B-Sanità Raffaella Fonda -.  Pensiamo che il confronto tra esperti ed esperte non sia sufficiente se non viene trasformato in soluzioni applicabili nei diversi contesti sanitari e con azioni concrete, in particolare quando un’eccellenza come la digitalizzazione della sanità campana può divenire uno spunto da seguire per altri Servizi sanitari regionali, favorendo risparmi, efficienza e interoperabilità. A questo fine rispondono i 6 documenti di restituzione presentati oggi e il confronto su questi temi che stiamo organizzando sul palcoscenico nazionale di Welfair, fiera del fare Sanità tra il 4 e il 7 novembre a Fiera di Roma e che rappresenta il prossimo passo del percorso iniziato lo scorso maggio a Napoli”.
 
Ospitare un vero e proprio evento di restituzione – sottolinea il presidente di So.Re.Sa. SpA, Tommaso Casillo - improntato alla continuità del processo di miglioramento basato su un confronto aperto tra attori e attrici qualificati, dà la misura esatta del rigoroso approccio della Regione Campania alla digitalizzazione sanitaria. Approccio che, peraltro, viene riconosciuto in maniera crescente come un buon modello da seguire da molte Regioni italiane”. Anche perché, “la strada della digitalizzazione è di fatto la chiave della territorializzazione dell’assistenza sanitaria – gli fa eco Ugo Trama, Dirigente di Staff Direzione Generale “Tutela della Salute e coordinamento del SSR” - Regione Campania -. Oggi, la digitalizzazione rappresenta l’unica soluzione che permetta di restituire tempo di cura ai medici e ai sanitari per far crescere la relazione di fiducia con i cittadini”.
 
Semplificare con intelligenza alla fine significa umanizzare - conclude, infine, Massimo Bisogno, Direttore Ufficio Speciale per l’amministrazione digitale, Regione Campania -, migliorando, per esempio, la qualità, intuitività e facilità di accesso dei servizi online, come prenotazioni, emissione ricette reperibilità dei referti. La digitalizzazione non è un prodotto tecnologico, ma un traguardo di governance che riporta la persona al centro, mettendo le competenze informatiche al servizio dei bisogni di sanitari, famiglie e assistiti”.
 
In conclusione, ad emergere dalla giornata del 29 settembre a Napoli, è la visione del miglioramento come processo nel quale le idee e i pareri di esperti ed esperte continuano a venire diffuse e valorizzate, divenendo patrimonio comune nella governance sanitaria e diventando, progressivamente e gradualmente, parte del processo decisionale. Così, le parole preziose del confronto compiono la loro trasformazione in azioni che semplificano, innovano e umanizzano il percorso assistenziale e l’esperienza di pazienti, famiglie e professionisti sanitari.