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NAPOLI BASKET - L'assistant Coach Caird: "La nostra è una squadra in rodaggio, ma c'è fiducia", l'ex Woldetensae: "Sarà il parquet a parlare"
25.10.2025 09:51 di Napoli Magazine
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L’assistant coach del Napoli Basketball Cristopher Caird e l’esterno della Una Hotels Reggio Emilia nonché ex di turno Tomas Woldetensae si raccontano in esclusiva nella quarta puntata di “Speak&Roll”, in onda ogni venerdì dalle 20.30 alle 21.30 sulle frequenze (FM 100,5 MHZ, Canale 84 del digitale terrestre Campania) e piattaforme (Streaming video su crcnews.it, app gratuita di #RadioCRC in live su YouTube) di Radio CRC.

Piene di spunti le interviste nel programma ideato da Stefano Prestisimone - storica firma de “Il Mattino” - e Davide Uccella, con le domande in studio e gli stimoli arrivati dai tifosi attraverso la linea WhatsApp di CRC, i social Facebook, Instagram e Telegram di Speak&Roll e dei partner “MemeNapoli” e “CanestroAzzurro”.

A seguire le principali dichiarazioni dei due ospiti, a poche ore dalla sfida di domenica sera alle 17.30 sul parquet della Alcott Arena – PalaBarbuto.

COACH CAIRD E GLI OBIETTIVI DI NAPOLI - "La nostra è una squadra in rodaggio, ci vuole tempo per raggiungere una chimica, ma c'è fiducia che la squadra possa riuscire a raggiungere buoni livelli. Vorremmo giocare sempre molto veloce, in stile run&gun e andare al tiro senza necessariamente sfruttare i 24 secondi dell'azione, un aspetto che dovremmo migliorare perché non tutte le percentuali sono soddisfacenti".

COACH CAIRD E REGGIO EMILIA - "È una squadra molto difensiva, quindi abbiamo preparato molte situazioni d'attacco per provare a scardinare il loro gioco, ma non scendo nei dettagli, vogliamo solo vincere (ride, ndr)".

COACH CAIRD E L'INCONTRO CON NAPOLI - "L'anno scorso allenavo in Giappone, poi dovetti tornare in Europa per problemi familiari. Verso febbraio mi misi a guardare molte partite e volevo cercare una squadra che prediligeva uno stile di gioco offensivo, mi misi in contatto con vari allenatori di alto livello e volevo imparare da loro come si prepara una partita tatticamente e psicologicamente. Uno dei team che mi colpì furono i BC Wolves di coach Magro, ebbi l'opportunità di parlarci a lungo e di capire che avevamo la stessa visione del basket e quindi eccomi qua".

COACH CAIRD E IL CAMPIONATO ITALIANO - "Il campionato italiano è veramente forte, dalla cima al fondo: ogni partita è una storia a parte e pure le squadre di bassa classifica possono volare sulle ali della sfida e dell'entusiasmo contro dei team che giocano le coppe europee. Pensando a leghe in cui sono stato e ho lavorato come l'Islanda o l'Inghilterra, ovviamente la differenza sui tesseramenti dei giocatori americani, in Islanda se ne può tesserare solo uno, qui in Italia se ne possono tesserare 5 e di alto livello, poi in Islanda lo sport non è tra i più diffusi. Per quanto riguarda l'Inghilterra credo ci siano tanti talenti, ma lo sviluppo del vivaio e dei coach non è il massimo".

COACH CAIRD E IL SETTORE GIOVANILE DI NAPOLI - "Non lo seguo direttamente il settore giovanile, ma mio figlio è nella squadra Under 15 e noto come lavorino molto bene, è un buon settore giovanile con tanti margini di miglioramento".

COACH CAIRD, L'AMORE PER IL BASKET E IL SUO FUTURO - "Giocavo in Islanda e tramite dei contatti con dei coach locali ebbi l'opportunità di andare nel junior college di "Santa Clara" dove però ho subito un grave infortunio al ginocchio. Sono stato poi al college di "Drake", dove più che da guardia ho ripreso a giocare da ala grande. Dove mi vedo da qu a cinque anni? Vorrei allenare in un top team europeo, ma voglio ancora continuare ad imparare, non ho fretta".

WOLDETENSAE E REGGIO EMILIA - "Qui a Reggio Emilia c'è poco margine di errore, c'è molta cura al dettaglio e il doppio impegno impone lucidità perenne. Per quanto mi riguarda sono contento come sto rendendo in difesa, è un traguardo frutto del mio lavoro fatto nel tempo, spero a fine campionato di essere ancora in vetta a questa statistica (primato nel defensive rating, ndr).

WOLDETENSAE E LA PARTITA CON NAPOLI - "L'atmosfera del palazzetto si teme, Napoli è uno dei più rumorosi e caldi, a livello di tattica Napoli è una squadra che gioca molto in contropiede e dovremmo stare attenti. Credo di più in una partita a punteggio basso, ma sarà sempre il parquet a parlare".

WOLDETENSAE E LA SUA ESPERIENZA A NAPOLI - "Per il girone d'andata il voto che mi do è 4, per il girone di ritorno 7, complessivamente una sufficienza. Si era costruita in estate una squadra di tanti giovani vogliosi e talentuosi, purtroppo poi si perdevano alcune partite per pochi punti e su errori banali, quindi da lì ho capito che l'esperienza dei veterani poteva aiutare. E' arrivato poi coach Valli che è riuscito a ripulire, semplificare, farci fare le cose giuste, insieme a cambi nel roster di talento: tutto questo ci ha messo sulla retta via, personalmente me ne sono convinto con il filotto delle tre vittorie consecutive a marzo, specialmente nei match contro Olimpia Milano e Virtus". 

WOLDETENSAE, LA CONFERMA MANCATA E I RAPPORTI CON GLI EX COMPAGNI - "In estate c'è stato un tentativo di conferma, frutto anche di colloqui con Coach Magro e il GM Laughlin. Probabilmente c'era tanta aria di rivoluzione e quindi con molta professionalità ci siamo stretti la mano senza rancori.  Con gli ex compagni mi sento ancora e per quanto dall' esterno si percepiva il disastro, all'interno eravamo molto uniti. Pullen, per quanto sembri essere alla mano e sbarazzino, è un cultore della pallacanestro sublime, nonché leader tecnico e carismatico".

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25/10/2025 - 09:51

L’assistant coach del Napoli Basketball Cristopher Caird e l’esterno della Una Hotels Reggio Emilia nonché ex di turno Tomas Woldetensae si raccontano in esclusiva nella quarta puntata di “Speak&Roll”, in onda ogni venerdì dalle 20.30 alle 21.30 sulle frequenze (FM 100,5 MHZ, Canale 84 del digitale terrestre Campania) e piattaforme (Streaming video su crcnews.it, app gratuita di #RadioCRC in live su YouTube) di Radio CRC.

Piene di spunti le interviste nel programma ideato da Stefano Prestisimone - storica firma de “Il Mattino” - e Davide Uccella, con le domande in studio e gli stimoli arrivati dai tifosi attraverso la linea WhatsApp di CRC, i social Facebook, Instagram e Telegram di Speak&Roll e dei partner “MemeNapoli” e “CanestroAzzurro”.

A seguire le principali dichiarazioni dei due ospiti, a poche ore dalla sfida di domenica sera alle 17.30 sul parquet della Alcott Arena – PalaBarbuto.

COACH CAIRD E GLI OBIETTIVI DI NAPOLI - "La nostra è una squadra in rodaggio, ci vuole tempo per raggiungere una chimica, ma c'è fiducia che la squadra possa riuscire a raggiungere buoni livelli. Vorremmo giocare sempre molto veloce, in stile run&gun e andare al tiro senza necessariamente sfruttare i 24 secondi dell'azione, un aspetto che dovremmo migliorare perché non tutte le percentuali sono soddisfacenti".

COACH CAIRD E REGGIO EMILIA - "È una squadra molto difensiva, quindi abbiamo preparato molte situazioni d'attacco per provare a scardinare il loro gioco, ma non scendo nei dettagli, vogliamo solo vincere (ride, ndr)".

COACH CAIRD E L'INCONTRO CON NAPOLI - "L'anno scorso allenavo in Giappone, poi dovetti tornare in Europa per problemi familiari. Verso febbraio mi misi a guardare molte partite e volevo cercare una squadra che prediligeva uno stile di gioco offensivo, mi misi in contatto con vari allenatori di alto livello e volevo imparare da loro come si prepara una partita tatticamente e psicologicamente. Uno dei team che mi colpì furono i BC Wolves di coach Magro, ebbi l'opportunità di parlarci a lungo e di capire che avevamo la stessa visione del basket e quindi eccomi qua".

COACH CAIRD E IL CAMPIONATO ITALIANO - "Il campionato italiano è veramente forte, dalla cima al fondo: ogni partita è una storia a parte e pure le squadre di bassa classifica possono volare sulle ali della sfida e dell'entusiasmo contro dei team che giocano le coppe europee. Pensando a leghe in cui sono stato e ho lavorato come l'Islanda o l'Inghilterra, ovviamente la differenza sui tesseramenti dei giocatori americani, in Islanda se ne può tesserare solo uno, qui in Italia se ne possono tesserare 5 e di alto livello, poi in Islanda lo sport non è tra i più diffusi. Per quanto riguarda l'Inghilterra credo ci siano tanti talenti, ma lo sviluppo del vivaio e dei coach non è il massimo".

COACH CAIRD E IL SETTORE GIOVANILE DI NAPOLI - "Non lo seguo direttamente il settore giovanile, ma mio figlio è nella squadra Under 15 e noto come lavorino molto bene, è un buon settore giovanile con tanti margini di miglioramento".

COACH CAIRD, L'AMORE PER IL BASKET E IL SUO FUTURO - "Giocavo in Islanda e tramite dei contatti con dei coach locali ebbi l'opportunità di andare nel junior college di "Santa Clara" dove però ho subito un grave infortunio al ginocchio. Sono stato poi al college di "Drake", dove più che da guardia ho ripreso a giocare da ala grande. Dove mi vedo da qu a cinque anni? Vorrei allenare in un top team europeo, ma voglio ancora continuare ad imparare, non ho fretta".

WOLDETENSAE E REGGIO EMILIA - "Qui a Reggio Emilia c'è poco margine di errore, c'è molta cura al dettaglio e il doppio impegno impone lucidità perenne. Per quanto mi riguarda sono contento come sto rendendo in difesa, è un traguardo frutto del mio lavoro fatto nel tempo, spero a fine campionato di essere ancora in vetta a questa statistica (primato nel defensive rating, ndr).

WOLDETENSAE E LA PARTITA CON NAPOLI - "L'atmosfera del palazzetto si teme, Napoli è uno dei più rumorosi e caldi, a livello di tattica Napoli è una squadra che gioca molto in contropiede e dovremmo stare attenti. Credo di più in una partita a punteggio basso, ma sarà sempre il parquet a parlare".

WOLDETENSAE E LA SUA ESPERIENZA A NAPOLI - "Per il girone d'andata il voto che mi do è 4, per il girone di ritorno 7, complessivamente una sufficienza. Si era costruita in estate una squadra di tanti giovani vogliosi e talentuosi, purtroppo poi si perdevano alcune partite per pochi punti e su errori banali, quindi da lì ho capito che l'esperienza dei veterani poteva aiutare. E' arrivato poi coach Valli che è riuscito a ripulire, semplificare, farci fare le cose giuste, insieme a cambi nel roster di talento: tutto questo ci ha messo sulla retta via, personalmente me ne sono convinto con il filotto delle tre vittorie consecutive a marzo, specialmente nei match contro Olimpia Milano e Virtus". 

WOLDETENSAE, LA CONFERMA MANCATA E I RAPPORTI CON GLI EX COMPAGNI - "In estate c'è stato un tentativo di conferma, frutto anche di colloqui con Coach Magro e il GM Laughlin. Probabilmente c'era tanta aria di rivoluzione e quindi con molta professionalità ci siamo stretti la mano senza rancori.  Con gli ex compagni mi sento ancora e per quanto dall' esterno si percepiva il disastro, all'interno eravamo molto uniti. Pullen, per quanto sembri essere alla mano e sbarazzino, è un cultore della pallacanestro sublime, nonché leader tecnico e carismatico".