Raoul Bellanova, esterno dell'Atalanta ha parlato ai microfoni di Sky Sport prima del match di Champions contro il Club Brugge.
Dopo le ultime partite, sembra una grande Atalanta. È anche la sensazione nello spogliatoio, che la squadra stia finalmente prendendo forma sotto la guida di Juric?
"No, certo. Non è facile cambiare mister dopo così tanti anni in cui giochi in un determinato modo con un determinato allenatore. Ovviamente l'inizio non è stato dei più semplici, ma credo fosse normale che fosse così. Poi, piano piano, abbiamo iniziato a capire i meccanismi, stiamo entrando nella testa del mister e le ultime partite dimostrano che stiamo trovando la nostra quadra, le nostre giocate. Adesso dobbiamo continuare così".
Oggi giocherai sulla fascia destra contro Tzolis, uno dei talenti più interessanti del panorama europeo. Quanto lo hai studiato? Quante sedute video fate in generale per preparare una partita?
"Con il mister le facciamo sempre davvero tante, e spesso durano molto. Inoltre, abbiamo un’applicazione: ogni calciatore riceve video specifici sugli avversari che deve affrontare. Per esempio, a me vengono mandate le clip degli esterni che trovo dalla mia parte, mentre ai difensori centrali vengono consegnati i filmati sugli attaccanti. Insieme ai match analysts cerchiamo di analizzarli nel modo migliore possibile".
Cosa avete imparato dalla trasferta di Parigi, una notte complicata soprattutto per merito degli avversari?
"Abbiamo affrontato grandissimi campioni, e bisogna sempre cercare di imparare da chi è più forte. Sappiamo che non abbiamo disputato una delle nostre migliori partite, però, come hai detto tu, anche nelle sconfitte bisogna sempre trarre quello che di positivo resta".
di Napoli Magazine
30/09/2025 - 18:30
Raoul Bellanova, esterno dell'Atalanta ha parlato ai microfoni di Sky Sport prima del match di Champions contro il Club Brugge.
Dopo le ultime partite, sembra una grande Atalanta. È anche la sensazione nello spogliatoio, che la squadra stia finalmente prendendo forma sotto la guida di Juric?
"No, certo. Non è facile cambiare mister dopo così tanti anni in cui giochi in un determinato modo con un determinato allenatore. Ovviamente l'inizio non è stato dei più semplici, ma credo fosse normale che fosse così. Poi, piano piano, abbiamo iniziato a capire i meccanismi, stiamo entrando nella testa del mister e le ultime partite dimostrano che stiamo trovando la nostra quadra, le nostre giocate. Adesso dobbiamo continuare così".
Oggi giocherai sulla fascia destra contro Tzolis, uno dei talenti più interessanti del panorama europeo. Quanto lo hai studiato? Quante sedute video fate in generale per preparare una partita?
"Con il mister le facciamo sempre davvero tante, e spesso durano molto. Inoltre, abbiamo un’applicazione: ogni calciatore riceve video specifici sugli avversari che deve affrontare. Per esempio, a me vengono mandate le clip degli esterni che trovo dalla mia parte, mentre ai difensori centrali vengono consegnati i filmati sugli attaccanti. Insieme ai match analysts cerchiamo di analizzarli nel modo migliore possibile".
Cosa avete imparato dalla trasferta di Parigi, una notte complicata soprattutto per merito degli avversari?
"Abbiamo affrontato grandissimi campioni, e bisogna sempre cercare di imparare da chi è più forte. Sappiamo che non abbiamo disputato una delle nostre migliori partite, però, come hai detto tu, anche nelle sconfitte bisogna sempre trarre quello che di positivo resta".