Calcio
RASPADORI - Il fratello Enrico: "Giacomo è carico per la sua nuova esperienza, lo verrò a trovare"
18.08.2022 19:28 di Napoli Magazine

Enrico Raspadori, fratello di Giacomo Raspadori, attaccante in procinto di firmare con il Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a CalcioNapoli24.

 

 

Giacomo è ormai vicino al Napoli ma che ragazzo era da piccolo?

 

“Giacomo è sempre stato un bravo ragazzo. Molto tranquillo ma che ha sempre fatto quello che gli piace. E' una persona molto umile ed equilibrata”.

 

 

Dove nasce la passione calcio?

 

“Da mio padre che ha sempre giocato ma anche da mio zio. Un aneddoto? Quando sono andato a Sassuolo, mi ha seguito e da lì è iniziato tutto per lui. Abbiamo fatto allenamento insieme per 5 anni e lui ha continuato, crescendo sempre di più”.

 

 

Passioni fuori dal campo?

 

“Gli piace giocare a padel, ma ha poco tempo durante la giornata. Qualche partita, però, cerca sempre il tempo di farla”.

 

 

La Nazionale, un momento d'orgoglio?

 

“Lo è stato tanto. Un momento d'orgoglio per la famiglia, un'esperienza bellissima anche per noi. L'abbiamo vissuta insieme a lui ed è stato emozionante”.

 

 

Perchè la scelta di quei numeri di maglia tra Nazionale e Sassuolo?

 

“A Sassuolo ha scelto il 18 perchè è nato il 18 febbraio: era libero e l'ha preso in prima squadra all'esordio. In Nazionale, invece, ha preso quello che era rimasto, ma in maniera casuale è venuto fuori il 22, legato comunque alla sua età”.

 

 

E' in arrivo a Napoli...

 

“Non mi ha ancora detto nulla, abbiamo saputo tutto oggi ma siamo contenti. E' carico per la nuova esperienza, uno step importante e successivo per la sua carriera. E' contento. Oggi è il suo primo giorno, è prossimo alle viste mediche. Non ho avuto modo ancora di parlare con lui, è impegnato e lo sentirò stasera o domani. Non ha ancora conosciuto nessuno ma è molto emozionato per questa nuova avventura che ha voluto con forza”.

 

 

Quanto è cresciuto al Sassuolo?

 

“Tanto! Una grande mano per la crescita è venuta da De Zerbi ed è migliorato tanto. Più ti alleni con lui e più migliori. Dionisi gli ha dato fiducia e anche lui gli ha permesso di crescere. Sono stati due allenatori importanti”.

 

 

Gol importante che ha segnato?

 

“Sicuramente la doppietta al Milan, quella non si dimentica”.

 

 

Verrai a trovarlo a Napoli?

 

“Sarà difficile, quando riesco verrò a trovarlo anche perchè adesso comincerà anche il mio di campionato”.

 

 

Sei simile a Giacomo?

 

“Difficile fare paragone tra di noi. Lui è sicuramente più forte di me sotto ogni aspetto. Non ho piedi come lui, non sono proprio come lui. E' più esterno e sotto punta. Io ho sempre giocato punta e preferisco, come lui, giocare spalle alla porta. Per esempio, questo piace a tutti e due. I nostri amici ci dicono che abbiamo la stessa corsa. Ci è sempre piaciuto giocare insieme”.

 

 

Come lo vedi nel Napoli, più sotto punta o esterno? Modulo?

 

“Può fare bene in qualsiasi ruolo, il Napoli può tornare anche al 4-2-3-1 con lui. Di sicuro, sotto punta è molto bravo ma sono scelte che spetteranno a mister Spalletti. Spalle alla porta si trova bene. Si metterà a disposizione e non avrà difficoltà a giocare in un ruolo diverso rispetto a quello che preferisce”.

 

 

Esterno a sinistra o destra nel tridente? Magari un tridente Kvaraskhelia, Osimhen e Raspadori...

 

“Non ha problemi a giocare sulle due fasce. Anche a Sassuolo giocava a sinistra. E' uno che si mette a disposizione della squadra e dove c'è bisogno giocherà, anche a destra. Si troverà bene con tutti i compagni di reparto, da Osimhen a tutti gli altri compagni di reparto”.

 

 

Lo prenderai al fantacalcio?

 

“Se dovessi farlo, ci proverò. Di solito i miei amici lo alzano sempre tanto, ma farò di tutto per prenderlo”.

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RASPADORI - Il fratello Enrico: "Giacomo è carico per la sua nuova esperienza, lo verrò a trovare"

di Napoli Magazine

18/08/2024 - 19:28

Enrico Raspadori, fratello di Giacomo Raspadori, attaccante in procinto di firmare con il Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a CalcioNapoli24.

 

 

Giacomo è ormai vicino al Napoli ma che ragazzo era da piccolo?

 

“Giacomo è sempre stato un bravo ragazzo. Molto tranquillo ma che ha sempre fatto quello che gli piace. E' una persona molto umile ed equilibrata”.

 

 

Dove nasce la passione calcio?

 

“Da mio padre che ha sempre giocato ma anche da mio zio. Un aneddoto? Quando sono andato a Sassuolo, mi ha seguito e da lì è iniziato tutto per lui. Abbiamo fatto allenamento insieme per 5 anni e lui ha continuato, crescendo sempre di più”.

 

 

Passioni fuori dal campo?

 

“Gli piace giocare a padel, ma ha poco tempo durante la giornata. Qualche partita, però, cerca sempre il tempo di farla”.

 

 

La Nazionale, un momento d'orgoglio?

 

“Lo è stato tanto. Un momento d'orgoglio per la famiglia, un'esperienza bellissima anche per noi. L'abbiamo vissuta insieme a lui ed è stato emozionante”.

 

 

Perchè la scelta di quei numeri di maglia tra Nazionale e Sassuolo?

 

“A Sassuolo ha scelto il 18 perchè è nato il 18 febbraio: era libero e l'ha preso in prima squadra all'esordio. In Nazionale, invece, ha preso quello che era rimasto, ma in maniera casuale è venuto fuori il 22, legato comunque alla sua età”.

 

 

E' in arrivo a Napoli...

 

“Non mi ha ancora detto nulla, abbiamo saputo tutto oggi ma siamo contenti. E' carico per la nuova esperienza, uno step importante e successivo per la sua carriera. E' contento. Oggi è il suo primo giorno, è prossimo alle viste mediche. Non ho avuto modo ancora di parlare con lui, è impegnato e lo sentirò stasera o domani. Non ha ancora conosciuto nessuno ma è molto emozionato per questa nuova avventura che ha voluto con forza”.

 

 

Quanto è cresciuto al Sassuolo?

 

“Tanto! Una grande mano per la crescita è venuta da De Zerbi ed è migliorato tanto. Più ti alleni con lui e più migliori. Dionisi gli ha dato fiducia e anche lui gli ha permesso di crescere. Sono stati due allenatori importanti”.

 

 

Gol importante che ha segnato?

 

“Sicuramente la doppietta al Milan, quella non si dimentica”.

 

 

Verrai a trovarlo a Napoli?

 

“Sarà difficile, quando riesco verrò a trovarlo anche perchè adesso comincerà anche il mio di campionato”.

 

 

Sei simile a Giacomo?

 

“Difficile fare paragone tra di noi. Lui è sicuramente più forte di me sotto ogni aspetto. Non ho piedi come lui, non sono proprio come lui. E' più esterno e sotto punta. Io ho sempre giocato punta e preferisco, come lui, giocare spalle alla porta. Per esempio, questo piace a tutti e due. I nostri amici ci dicono che abbiamo la stessa corsa. Ci è sempre piaciuto giocare insieme”.

 

 

Come lo vedi nel Napoli, più sotto punta o esterno? Modulo?

 

“Può fare bene in qualsiasi ruolo, il Napoli può tornare anche al 4-2-3-1 con lui. Di sicuro, sotto punta è molto bravo ma sono scelte che spetteranno a mister Spalletti. Spalle alla porta si trova bene. Si metterà a disposizione e non avrà difficoltà a giocare in un ruolo diverso rispetto a quello che preferisce”.

 

 

Esterno a sinistra o destra nel tridente? Magari un tridente Kvaraskhelia, Osimhen e Raspadori...

 

“Non ha problemi a giocare sulle due fasce. Anche a Sassuolo giocava a sinistra. E' uno che si mette a disposizione della squadra e dove c'è bisogno giocherà, anche a destra. Si troverà bene con tutti i compagni di reparto, da Osimhen a tutti gli altri compagni di reparto”.

 

 

Lo prenderai al fantacalcio?

 

“Se dovessi farlo, ci proverò. Di solito i miei amici lo alzano sempre tanto, ma farò di tutto per prenderlo”.