"Il retaggio di Mourinho, la visione manichea della juventinità, repulsa dai rivali ma alla fine sedotta dal semplicistico: “vincere è l'unica cosa che conta”. Oggi l'opinione pubblica è tentata dalla drammatizzazione dell'insuccesso, esaltando gli errori e indicando i colpevoli ma, per ora, i colpi restano in canna grazie alla partita spettacolare giocata a Barcellona. Lo scrive Lapo De Carlo sul sito linterista.it, riferimento dei tifosi nerazzurri, in merito al momento dei nerazzurri. Di seguito uno stralcio: "C'è un misto di rabbia, orgoglio e mistero dietro a questo strano aprile chiuso proprio a Barcellona. Rabbia per le condizioni nelle quali ha giocato l'Inter, i troppi infortuni, le condizioni fisiche di alcuni giocatori e il trattamento ricevuto per il calendario e il mancato accoglimento della richiesta di Marotta di spostare ad altra data Inter-Roma. Ancora rabbia per aver lasciato andare Coppa Italia e Campionato nel giro di una settimana e aver perso Lautaro Martinez, il capitano e trascinatore per la gara di ritorno con i catalani. Orgoglio per la stagione tenuta sempre su alti livelli e la sfida che ha divertito milioni di spettatori in Italia e nel mondo col Barcellona. Infine mistero, perchè non è facile comprendere il buco nero che ha impedito all'Inter di presentarsi in campo nei secondi tempi di Parma, a San Siro col Milan e nel primo tempo con la Roma. Più facile comprendere Bologna, con la quale è arrivata una sconfitta immeritata a temo scaduto. La teoria secondo la quale l'Inter puntava tutto sulla Champions è inaccettabile, anche perchè la squadra di Inzaghi è rimasta in lotta fino ad aprile su tutti i fronti e non aveva dato la sensazione di volar mollare niente, anzi aveva parlato apertamente di volerci provare su tutti i fronti. Perciò qualcosa è sicuramente è andato storto,a partire dalla preparazione atletica che quest'anno ha portato a troppi infortuni muscolari fin da agosto 2024, prima che la stagione fosse tanto stressante. Torneremo su questo tema a fine stagione ma alcuni infortuni come quelli di Thuram, Dumfries e ora Lautaro dipendono dalla mancanza di alternative. Se ci fosse stato un Dzeko a disposizione le rotazioni sarebbero state molto più armoniche. Lautaro si è infortunato per un eccesso di impiego e del resto non si ferma da due anni. A cavallo tra le due sfide, col Verona ci sarà l'Inter di riserva, quella che non ha dato tutte le risposte che servivano ed è legittimo pensare che battere i veneti, senza mezza squadra e col pensiero a martedì prossimo, possa risultare durissimo, specie perchè in avanti ci saranno Correa e Arnautovic, unico tra gli attaccanti di scorta a distinguersi, ma solo quando sta bene".
di Napoli Magazine
02/05/2025 - 14:28
"Il retaggio di Mourinho, la visione manichea della juventinità, repulsa dai rivali ma alla fine sedotta dal semplicistico: “vincere è l'unica cosa che conta”. Oggi l'opinione pubblica è tentata dalla drammatizzazione dell'insuccesso, esaltando gli errori e indicando i colpevoli ma, per ora, i colpi restano in canna grazie alla partita spettacolare giocata a Barcellona. Lo scrive Lapo De Carlo sul sito linterista.it, riferimento dei tifosi nerazzurri, in merito al momento dei nerazzurri. Di seguito uno stralcio: "C'è un misto di rabbia, orgoglio e mistero dietro a questo strano aprile chiuso proprio a Barcellona. Rabbia per le condizioni nelle quali ha giocato l'Inter, i troppi infortuni, le condizioni fisiche di alcuni giocatori e il trattamento ricevuto per il calendario e il mancato accoglimento della richiesta di Marotta di spostare ad altra data Inter-Roma. Ancora rabbia per aver lasciato andare Coppa Italia e Campionato nel giro di una settimana e aver perso Lautaro Martinez, il capitano e trascinatore per la gara di ritorno con i catalani. Orgoglio per la stagione tenuta sempre su alti livelli e la sfida che ha divertito milioni di spettatori in Italia e nel mondo col Barcellona. Infine mistero, perchè non è facile comprendere il buco nero che ha impedito all'Inter di presentarsi in campo nei secondi tempi di Parma, a San Siro col Milan e nel primo tempo con la Roma. Più facile comprendere Bologna, con la quale è arrivata una sconfitta immeritata a temo scaduto. La teoria secondo la quale l'Inter puntava tutto sulla Champions è inaccettabile, anche perchè la squadra di Inzaghi è rimasta in lotta fino ad aprile su tutti i fronti e non aveva dato la sensazione di volar mollare niente, anzi aveva parlato apertamente di volerci provare su tutti i fronti. Perciò qualcosa è sicuramente è andato storto,a partire dalla preparazione atletica che quest'anno ha portato a troppi infortuni muscolari fin da agosto 2024, prima che la stagione fosse tanto stressante. Torneremo su questo tema a fine stagione ma alcuni infortuni come quelli di Thuram, Dumfries e ora Lautaro dipendono dalla mancanza di alternative. Se ci fosse stato un Dzeko a disposizione le rotazioni sarebbero state molto più armoniche. Lautaro si è infortunato per un eccesso di impiego e del resto non si ferma da due anni. A cavallo tra le due sfide, col Verona ci sarà l'Inter di riserva, quella che non ha dato tutte le risposte che servivano ed è legittimo pensare che battere i veneti, senza mezza squadra e col pensiero a martedì prossimo, possa risultare durissimo, specie perchè in avanti ci saranno Correa e Arnautovic, unico tra gli attaccanti di scorta a distinguersi, ma solo quando sta bene".