La Gazzetta dello Sport si sofferma sulla situazione di Ademola Lookman: "Adesso Ademola continua a pensare all'Inter e a lavorare duro, a orecchie tappate, per quell'obiettivo: fatica in privato per rimettersi in forma e superare i rimasugli del problema al polpaccio. È, infatti, proprio un mini infortunio l'ultimo ricordo atalantino: lo aveva patito a Zingonia, giusto prima di scatenare questa guerra termonucleare contro la Dea e andarsene via sdegnato da Bergamo. Si allena seguendo un preciso piano stilato a distanza dal preparatore che lo aveva accompagnato in Portogallo, nei giorni caldi dell'Algarve, fatti di corse solitarie e pensieri cupi. Si chiama Sven De Weerdt, lo segue da anni in ogni passo di carriera, anche grazie ai suoi consigli è cresciuto fino a valere 50 milioni o giù di lì. È la cifra che l'Inter è disposta a raggiungere con l'ultimo eventuale rilancio, tra parte fissa e variabile, ma che per la famiglia Percassi potrebbe non bastare. In ogni caso, la Pec con l'offerta definitiva partirà dalla casella di posta elettronica di viale della Liberazione solo se da Bergamo arriverà un segnale di apertura, ovvero un prezzo ufficiale attorno a cui ragionare: sarebbe la dimostrazione indiretta della disponibilità a vendere, quella che al momento manca. Che arrivi una squadra di Premier, mercato esplorato (senza particolare successo) dall'Atalanta, o il Napoli, che è appollaiato sul trespolo, fa poca differenza agli occhi di Lookman. Il suo patto con l'Inter è (momentaneamente) firmato con il sangue: non si vede in altro luogo che non sia Milano e in altra squadra che non sia quella di Chivu. Il quinquennale che lo aspetta, e che farebbe salire il salario da 1,8 a 4,5 milioni l'anno, è la stella da seguire. Insomma, non c'è nessuna idea di ritorno a Zingonia con le ginocchia sui ceci. Certo, lungo le strade del mercato spuntano bivi imprevedibili e nessuno può sapere quali siano le conseguenze a lungo termine di questo stallo alla messicana: se a fine agosto nessuno si sarà spostato dalla propria posizione, allora il nigeriano potrebbe riconsiderare le proprie scelte. Nell'attesa guida a sinistra a Londra, sta con la famiglia a cui è legatissimo, si riunisce con il suo variegato staff di agenti, e si allena con l'Inter infilata in testa come una freccia. Vuole ritrovare la gamba in tempi brevissimi, così da rendersi utile in caso di chiamata immediata ad Appiano. In assenza di una vera preparazione di gruppo, è difficile che possa essere impiegato nelle prime due di campionato, prima della sosta per le nazionali, ma per l'Inter non sarebbe comunque un grande problema, visto l'arsenale offensivo che possiede".
di Napoli Magazine
13/08/2025 - 12:20
La Gazzetta dello Sport si sofferma sulla situazione di Ademola Lookman: "Adesso Ademola continua a pensare all'Inter e a lavorare duro, a orecchie tappate, per quell'obiettivo: fatica in privato per rimettersi in forma e superare i rimasugli del problema al polpaccio. È, infatti, proprio un mini infortunio l'ultimo ricordo atalantino: lo aveva patito a Zingonia, giusto prima di scatenare questa guerra termonucleare contro la Dea e andarsene via sdegnato da Bergamo. Si allena seguendo un preciso piano stilato a distanza dal preparatore che lo aveva accompagnato in Portogallo, nei giorni caldi dell'Algarve, fatti di corse solitarie e pensieri cupi. Si chiama Sven De Weerdt, lo segue da anni in ogni passo di carriera, anche grazie ai suoi consigli è cresciuto fino a valere 50 milioni o giù di lì. È la cifra che l'Inter è disposta a raggiungere con l'ultimo eventuale rilancio, tra parte fissa e variabile, ma che per la famiglia Percassi potrebbe non bastare. In ogni caso, la Pec con l'offerta definitiva partirà dalla casella di posta elettronica di viale della Liberazione solo se da Bergamo arriverà un segnale di apertura, ovvero un prezzo ufficiale attorno a cui ragionare: sarebbe la dimostrazione indiretta della disponibilità a vendere, quella che al momento manca. Che arrivi una squadra di Premier, mercato esplorato (senza particolare successo) dall'Atalanta, o il Napoli, che è appollaiato sul trespolo, fa poca differenza agli occhi di Lookman. Il suo patto con l'Inter è (momentaneamente) firmato con il sangue: non si vede in altro luogo che non sia Milano e in altra squadra che non sia quella di Chivu. Il quinquennale che lo aspetta, e che farebbe salire il salario da 1,8 a 4,5 milioni l'anno, è la stella da seguire. Insomma, non c'è nessuna idea di ritorno a Zingonia con le ginocchia sui ceci. Certo, lungo le strade del mercato spuntano bivi imprevedibili e nessuno può sapere quali siano le conseguenze a lungo termine di questo stallo alla messicana: se a fine agosto nessuno si sarà spostato dalla propria posizione, allora il nigeriano potrebbe riconsiderare le proprie scelte. Nell'attesa guida a sinistra a Londra, sta con la famiglia a cui è legatissimo, si riunisce con il suo variegato staff di agenti, e si allena con l'Inter infilata in testa come una freccia. Vuole ritrovare la gamba in tempi brevissimi, così da rendersi utile in caso di chiamata immediata ad Appiano. In assenza di una vera preparazione di gruppo, è difficile che possa essere impiegato nelle prime due di campionato, prima della sosta per le nazionali, ma per l'Inter non sarebbe comunque un grande problema, visto l'arsenale offensivo che possiede".