Gennaro Arpaia, giornalista, è intervenuto a ‘Giochiamo d’Anticipo’, programma di Claudia Mercurio e condotto da Gianluca Vigliotti su 11 Televomero. Ecco le sue parole sui vari temi trattati:

PLAY-OFF MONDIALI 2026 - "Ci sono due sfide interne per il Napoli: Rrahmani contro Lobotka ed Elmas contro Hojlund".

SUL RIENTRO DEI CALCIATORI DALLE NAZIONALI ED IL CONFRONTO TRA CONTE E LA SQUADRA - "Conte ha percepito che stesse perdendo di mano la situazione. A volte, per analizzarla bene, bisogna allontanarsi e guardare la situazione al 100%. Non sono stati giorni ordinati a Castel Volturno, e l'umore oggi è quello di una squadra che ha avuto delle difficoltà e deve correggerle. Eventuali malumori non possono essere risolti con una vittoria, ma magari con tre. Tutto sta nella chiave di saper riprendere il fuoco che questo gruppo sembra aver perso. Il colloquio è stato di gruppo, ma Conte si è chiaramente rivolto a chi deve prendersi delle responsabilità. La 'canzone' era rivolta ai giocatori più importanti del gruppo, più rappresentativi: McTominay, Buongiorno, Di Lorenzo... È chiaro che il discorso si fa al gruppo, perché un po' tutti devono assumersi le responsabilità. La ricetta è non mettere la polvere sotto il tappeto e dirsi le cose in faccia".

SULLE 8 PARTITE NEI PROSSIMI 27 GIORNI - "Se non fai almeno 7 punti tra Atalanta, Roma e Juve, non ti giochi lo Scudetto. Se non ne fai almeno 4, se non 6, in Champions, complichi un po' le cose. Questa stagione non è negativa, né sofferente: è altalenante".

SUL POSSIBILE PASSAGGIO AL 3-5-2 CON IL RIENTRO DI LUKAKU - "Non è una questione di composizione tattica: con Lukaku hai una soluzione offensiva in più, ma non è che devi per forza stravolgere tutto per trovare la strada".

SU HOJLUND E LUKAKU POTENZIALMENTE IN CAMPO INSIEME IN UN 3-5-2 - "L'importante è avere un'idea chiara, anche perché il mercato di gennaio si avvicina". 

SULLA POSSIBILE QUALIFICAZIONE DELL'ITALIA AI MONDIALI - "Dico una cosa assurda: per percentuali, è più facile vincere il Mondiale, piuttosto che qualificarsi con questa formula [dei play-off, ndr]. Vincere il Mondiale significa vivere un momento di forma straordinario o creare qualcosa di magico, ma questa formula è bastardissima".