Calcio
IL PARERE - Ranocchia: "Scudetto? Napoli e Inter se la giocheranno fino alla fine"
30.09.2025 15:32 di Napoli Magazine
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L'ex difensore nerazzurro Andrea Ranocchia ha ripercorso l'episodio fra Conte e Kevin de Bruyne, ricordando come fosse successo anche all'Inter con un'altra personalità importante dello spogliatoio. "Con Lautaro, era uscito e si sono bacchettati - in un'Inter-Roma 3-1 del 2005 - lui non era contento della sostituzione. Tu non hai altre scelte, lui è l’allenatore e si prende le responsabilità se le cose vanno bene o male. Conte dice una cosa molto semplice: sa come vincere e la storia parla da sola, su otto campionati di A ne ha vinti sette. Il suo metodo è quello, porta avanti il gruppo e non il singolo. O stai con lui o non vai bene nella sua squadra, ed è la sua forza".

Poi l'ex centrale ha fatto le carte al campionato, con un inizio decisamente equilibrato. "Sono passate solo cinque giornate, è ancor prima di presto. Il Napoli, al netto della sconfitta con il Milan, è una certezza del campionato. Se la giocheranno fino alla fine. L'Inter anche perché ha sbagliato due campionati ma ha una squadra forte, un tecnico bravo, sarà una bella lotta. Nel Milan si vede già l'impronta di Allegri, rispetto all'anno scorso si nota. Sono compatti, poi hanno Modric e Rabiot in mezzo al campo che sono complementari. Hanno una sola partita a settimana, al termine i km percorsi sono molti meno".

E la Juve? "Un gradino sotto. Sopra ci sono Napoli e Inter, perché da una parte Conte in panchina incide tanto, dall'altra perché Chivu è forte, ci ho giocato. Un uomo da dieci, si fa voler bene, ha dei concetti di calcio".

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IL PARERE - Ranocchia: "Scudetto? Napoli e Inter se la giocheranno fino alla fine"

di Napoli Magazine

30/09/2025 - 15:32

L'ex difensore nerazzurro Andrea Ranocchia ha ripercorso l'episodio fra Conte e Kevin de Bruyne, ricordando come fosse successo anche all'Inter con un'altra personalità importante dello spogliatoio. "Con Lautaro, era uscito e si sono bacchettati - in un'Inter-Roma 3-1 del 2005 - lui non era contento della sostituzione. Tu non hai altre scelte, lui è l’allenatore e si prende le responsabilità se le cose vanno bene o male. Conte dice una cosa molto semplice: sa come vincere e la storia parla da sola, su otto campionati di A ne ha vinti sette. Il suo metodo è quello, porta avanti il gruppo e non il singolo. O stai con lui o non vai bene nella sua squadra, ed è la sua forza".

Poi l'ex centrale ha fatto le carte al campionato, con un inizio decisamente equilibrato. "Sono passate solo cinque giornate, è ancor prima di presto. Il Napoli, al netto della sconfitta con il Milan, è una certezza del campionato. Se la giocheranno fino alla fine. L'Inter anche perché ha sbagliato due campionati ma ha una squadra forte, un tecnico bravo, sarà una bella lotta. Nel Milan si vede già l'impronta di Allegri, rispetto all'anno scorso si nota. Sono compatti, poi hanno Modric e Rabiot in mezzo al campo che sono complementari. Hanno una sola partita a settimana, al termine i km percorsi sono molti meno".

E la Juve? "Un gradino sotto. Sopra ci sono Napoli e Inter, perché da una parte Conte in panchina incide tanto, dall'altra perché Chivu è forte, ci ho giocato. Un uomo da dieci, si fa voler bene, ha dei concetti di calcio".