Calcio
IL PENSIERO - Bove: "L'importante è tornare a giocare, al di là di dove, quando, come e perché"
25.11.2025 15:54 di Napoli Magazine
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"La Roma prima in classifica? Stanno facendo un bellissimo percorso, ma c’è ancora tanto da giocare, è ancora presto per parlare di scudetto". Non si sbottona più di tanto, sia per il momento iniziale del campionato ma magari anche per questioni scaramantiche Edoardo Bove, centrocampista di proprietà della Roma attualmente fermo. Stop obbligato dopo il malore accusato in Fiorentina-Inter lo scorso dicembre, quando giocava in prestito alla Viola, e la relativa installazione di un defibrillatore sottocutaneo che gli impedisce di tornare a giocare a calcio al momento.

Non per ragioni fisiche, ma perché il regolamento italiano lo vieta. Ad ogni modo Bove è intervenuto in diretta su Rai Radio 2 nel corso di 'Radio2 Social Club' con un volto disteso e il sorriso di chi, però, è contento per il rendimento stagionale della Roma. E rivolgendosi al conduttore Luca Barbarossa si è lasciato andare ad una battuta: "Hai visto il video di Gianluca Mancini, dove fa gli scongiuri? Non ti dico una reazione uguale, ma facciamo gli scongiuri".

A quasi un anno dal malore, Bove ha toccato con mano il tema dell'impossibilità di tornare a giocare in Serie A al momento. Al contrario di quanto permesso in altre leghe europee: "In Italia c’è un tipo di regolamento che in altri campionati non è lo stesso ed è permesso giocare con il defibrillatore, il mio amico che mi accompagna dal 12 dicembre dell’anno scorso", ha ricordato.

"Io sono tranquillo perché per me l’importante è tornare a giocare al di là di dove, quando, come e perché. In questo anno ho avuto la possibilità di vedere il calcio da fuori, di distaccarmi da una parte di me che era sempre presente perché ero abituato a una calendarizzazione della mia vita: vivere la settimana in base alla partita", l'analisi lucida del giocatore romano di 23 anni. "Ho avuto la possibilità di rivedere delle mie priorità. Adesso sono contento perché mi sto allenando e posso mettere di nuovo il calcio al centro della mia vita e quello è il mio obiettivo. Lo sport per me è motivo di salute".

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IL PENSIERO - Bove: "L'importante è tornare a giocare, al di là di dove, quando, come e perché"

di Napoli Magazine

25/11/2025 - 15:54

"La Roma prima in classifica? Stanno facendo un bellissimo percorso, ma c’è ancora tanto da giocare, è ancora presto per parlare di scudetto". Non si sbottona più di tanto, sia per il momento iniziale del campionato ma magari anche per questioni scaramantiche Edoardo Bove, centrocampista di proprietà della Roma attualmente fermo. Stop obbligato dopo il malore accusato in Fiorentina-Inter lo scorso dicembre, quando giocava in prestito alla Viola, e la relativa installazione di un defibrillatore sottocutaneo che gli impedisce di tornare a giocare a calcio al momento.

Non per ragioni fisiche, ma perché il regolamento italiano lo vieta. Ad ogni modo Bove è intervenuto in diretta su Rai Radio 2 nel corso di 'Radio2 Social Club' con un volto disteso e il sorriso di chi, però, è contento per il rendimento stagionale della Roma. E rivolgendosi al conduttore Luca Barbarossa si è lasciato andare ad una battuta: "Hai visto il video di Gianluca Mancini, dove fa gli scongiuri? Non ti dico una reazione uguale, ma facciamo gli scongiuri".

A quasi un anno dal malore, Bove ha toccato con mano il tema dell'impossibilità di tornare a giocare in Serie A al momento. Al contrario di quanto permesso in altre leghe europee: "In Italia c’è un tipo di regolamento che in altri campionati non è lo stesso ed è permesso giocare con il defibrillatore, il mio amico che mi accompagna dal 12 dicembre dell’anno scorso", ha ricordato.

"Io sono tranquillo perché per me l’importante è tornare a giocare al di là di dove, quando, come e perché. In questo anno ho avuto la possibilità di vedere il calcio da fuori, di distaccarmi da una parte di me che era sempre presente perché ero abituato a una calendarizzazione della mia vita: vivere la settimana in base alla partita", l'analisi lucida del giocatore romano di 23 anni. "Ho avuto la possibilità di rivedere delle mie priorità. Adesso sono contento perché mi sto allenando e posso mettere di nuovo il calcio al centro della mia vita e quello è il mio obiettivo. Lo sport per me è motivo di salute".