Paolo Poggi, ex attaccante, è intervenuto a Maracanà su TMW Radio: "A chi dedico il primo pensiero di giornata? Al Pisa e a Pippo Inzaghi, che è un allenatore che ha fatto la gavetta, ha accettato di andare anni fa al Venezia in Serie C per diventare tecnico, ha vinto lì, ma anche a Benevento e ora al Pisa. Questa credo la sua occasione per affermarsi come allenatore. E' un trascinatore, non erano i più forti ma con lui lo sono diventati. Scudetto al Napoli? Quasi. L'ultimo mattoncino è stato quello più pesante. Forse l'Inter ha deciso troppo tardi su cosa vincere e rischia di rimanere a bocca asciutta. A questo punto l'Inter deve fare di tutto per raggiungere la finale di Champions. Purtroppo per loro dipende solo dal Napoli lo Scudetto. Quello di Conte non è un miracolo, è un campionato straordinario, portato a casa con criterio e costanza. Conte ha tanti meriti ma il Leicester ha fatto qualcosa di miracoloso, non il Napoli con questi giocatori e con questo allenatore. Ottima impresa ma non un miracolo. Quarto posto? Per la continuità che sta mettendo da un bel po' la Roma mi sembra quella più accreditata ad arrivarci, ma è impronosticabile perché la Juventus è un'incognita, vince ma fa fatica e potrebbe anche perdere in qualche occasione. La Lazio ha dimostrato qualcosa ma rimangono dei punti di domanda. Il Bologna è stata la sorpresa vera, ma vedo la Roma ora favorita. Dovbyk? Non è un attaccante che si accende facilmente, non è uno che si fa trascinare dalle situazioni, però è forte e potrà migliorarsi ancora. Sicuramente trova molto beneficio col lavoro insieme a Shomurodov, che è la sorpresa della Roma in questo periodo. Però Dovbyk è un attaccante che quando ti serve, c'è".
di Napoli Magazine
05/05/2025 - 16:35
Paolo Poggi, ex attaccante, è intervenuto a Maracanà su TMW Radio: "A chi dedico il primo pensiero di giornata? Al Pisa e a Pippo Inzaghi, che è un allenatore che ha fatto la gavetta, ha accettato di andare anni fa al Venezia in Serie C per diventare tecnico, ha vinto lì, ma anche a Benevento e ora al Pisa. Questa credo la sua occasione per affermarsi come allenatore. E' un trascinatore, non erano i più forti ma con lui lo sono diventati. Scudetto al Napoli? Quasi. L'ultimo mattoncino è stato quello più pesante. Forse l'Inter ha deciso troppo tardi su cosa vincere e rischia di rimanere a bocca asciutta. A questo punto l'Inter deve fare di tutto per raggiungere la finale di Champions. Purtroppo per loro dipende solo dal Napoli lo Scudetto. Quello di Conte non è un miracolo, è un campionato straordinario, portato a casa con criterio e costanza. Conte ha tanti meriti ma il Leicester ha fatto qualcosa di miracoloso, non il Napoli con questi giocatori e con questo allenatore. Ottima impresa ma non un miracolo. Quarto posto? Per la continuità che sta mettendo da un bel po' la Roma mi sembra quella più accreditata ad arrivarci, ma è impronosticabile perché la Juventus è un'incognita, vince ma fa fatica e potrebbe anche perdere in qualche occasione. La Lazio ha dimostrato qualcosa ma rimangono dei punti di domanda. Il Bologna è stata la sorpresa vera, ma vedo la Roma ora favorita. Dovbyk? Non è un attaccante che si accende facilmente, non è uno che si fa trascinare dalle situazioni, però è forte e potrà migliorarsi ancora. Sicuramente trova molto beneficio col lavoro insieme a Shomurodov, che è la sorpresa della Roma in questo periodo. Però Dovbyk è un attaccante che quando ti serve, c'è".