Calcio
IL PENSIERO - Valentini: "Le big di A non hanno bomber italiani, il problema è strutturale"
14.06.2024 15:01 di Napoli Magazine

Durante l'appuntamento con L'Editoriale su TMW Radio è intervenuto Antonello Valentini, ex dirigente della FIGC.

Che Europeo ti aspetti? Che cosa può fare l’Italia di Spalletti?

“Le favorite sono sempre le solite, la Germania padrona di casa, la Francia e la Spagna, poi ci sono delle mine vagante perché da molti anni non ci sono più squadre materasso. Gli Europei sono molto più selettivi dei Mondiali, può venire fuori il Portogallo, non sottovaluterei il Belgio. Ce la dobbiamo giocare con tutti, io sono ragionevolmente ottimista per quanto ci riguarda. Non siamo i favoriti e questo mi porta a pensare che nel 2006 il ct poteva selezionare il 70% dei giocatori della Serie A, l’attuale ct può selezionarne solo il 37%, non può mica fare miracoli. Questo deve far riflettere sul nostro calcio, a livello di settore giovanile si fa un grande lavoro come dimostrano i risultati delle nazionali giovanili. Il problema non è nel lavoro dei settori giovanili ma nelle scelte dei club, che sono scelte libere ma discutibili. Faccio l’esempio del Lecce che si è salvato per l’organizzazione che ha e non per un miracolo, ma lo scorso anno ha vinto il campionato primavera con il 95% dei giocatori stranieri. Questo vuol dire che non facciamo crescere e non valorizziamo i nostri talenti”.

Cosa pensi delle parole di Spalletti che consiglia ai giovani italiani l’esperienza all’estero?

“Fa bene Spalletti a dire che forse è meglio andare all’estero per i giovani italiani, lì forse hanno più coraggio nel lanciarli e nel farli giocare. La sua riflessione è sacrosanta, io non credevo che Spalletti potesse immedesimarsi così bene nel nuovo ruolo di ct. Stiamo parlando delle difficoltà di fare gol, ma vogliamo vedere le rose delle squadre di Serie A? L’Inter con Lautaro-Thuram, il Milan con Giroud-Rebic, il Napoli con Osimhen-Simeone, la Roma con Dybala-Lukaku, se poi gli italiani come Raspadori stanno in panchina è difficile. A quel punto Spalletti deve fare affidamento a Scamacca e Retegui, il problema però è strutturale. Bisogna prendere atto di questa soluzione e cercare di lavorare per valorizzare la scuola italiana”.

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IL PENSIERO - Valentini: "Le big di A non hanno bomber italiani, il problema è strutturale"

di Napoli Magazine

14/06/2024 - 15:01

Durante l'appuntamento con L'Editoriale su TMW Radio è intervenuto Antonello Valentini, ex dirigente della FIGC.

Che Europeo ti aspetti? Che cosa può fare l’Italia di Spalletti?

“Le favorite sono sempre le solite, la Germania padrona di casa, la Francia e la Spagna, poi ci sono delle mine vagante perché da molti anni non ci sono più squadre materasso. Gli Europei sono molto più selettivi dei Mondiali, può venire fuori il Portogallo, non sottovaluterei il Belgio. Ce la dobbiamo giocare con tutti, io sono ragionevolmente ottimista per quanto ci riguarda. Non siamo i favoriti e questo mi porta a pensare che nel 2006 il ct poteva selezionare il 70% dei giocatori della Serie A, l’attuale ct può selezionarne solo il 37%, non può mica fare miracoli. Questo deve far riflettere sul nostro calcio, a livello di settore giovanile si fa un grande lavoro come dimostrano i risultati delle nazionali giovanili. Il problema non è nel lavoro dei settori giovanili ma nelle scelte dei club, che sono scelte libere ma discutibili. Faccio l’esempio del Lecce che si è salvato per l’organizzazione che ha e non per un miracolo, ma lo scorso anno ha vinto il campionato primavera con il 95% dei giocatori stranieri. Questo vuol dire che non facciamo crescere e non valorizziamo i nostri talenti”.

Cosa pensi delle parole di Spalletti che consiglia ai giovani italiani l’esperienza all’estero?

“Fa bene Spalletti a dire che forse è meglio andare all’estero per i giovani italiani, lì forse hanno più coraggio nel lanciarli e nel farli giocare. La sua riflessione è sacrosanta, io non credevo che Spalletti potesse immedesimarsi così bene nel nuovo ruolo di ct. Stiamo parlando delle difficoltà di fare gol, ma vogliamo vedere le rose delle squadre di Serie A? L’Inter con Lautaro-Thuram, il Milan con Giroud-Rebic, il Napoli con Osimhen-Simeone, la Roma con Dybala-Lukaku, se poi gli italiani come Raspadori stanno in panchina è difficile. A quel punto Spalletti deve fare affidamento a Scamacca e Retegui, il problema però è strutturale. Bisogna prendere atto di questa soluzione e cercare di lavorare per valorizzare la scuola italiana”.