A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come giudica la vittoria del Napoli con l’Atalanta?
“Il Napoli dà una risposta di grande personalità alla sconfitta di Bologna e alle tensioni che avevano accompagnato il periodo della sosta. La squadra di Conte arrivava a questa sfida con diverse incognite: un avversario come l’Atalanta, reduce dal cambio in panchina e dotato di qualità, e un organico azzurro condizionato dalle tante assenze soprattutto nella zona nevralgica del campo. Eppure l’approccio degli azzurri è stato immediatamente convincente. Sin dai primi minuti, il Napoli ha imposto ritmo, pressione e aggressività, mostrando una chiara volontà di indirizzare la partita. Conte, anche per necessità, ha rivisto l’assetto a centrocampo, ma la scelta di puntare con decisione sugli esterni Lang e Neres si è rivelata strategica: costringere l’Atalanta a preoccuparsi più della fase difensiva che delle sue consuete ripartenze negli spazi. Il primo tempo degli azzurri è stato probabilmente uno dei più brillanti della gestione Conte: linee corte, squadra compatta, palleggio rapido e numerose occasioni create. Ma soprattutto, una solidità difensiva quasi totale, anche grazie al contributo degli esterni offensivi, molto disciplinati nel lavoro senza palla. L’Atalanta, solitamente pericolosa quando può alzare il baricentro, è stata invece imbrigliata, costretta a rincorrere e quasi mai in grado di rendersi davvero pericolosa. Nella ripresa, il Napoli è ripartito con la stessa intensità, tuttavia, il gol di Scamacca ha cambiato l’inerzia del match, restituendo fiducia alla squadra bergamasca. A questo si è aggiunto il fisiologico calo degli azzurri, che avevano speso molto nel primo tempo e che, complice una panchina corta, hanno faticato a mantenere lo stesso livello di pressione e aggressività. L’Atalanta ha provato a rimettersi in corsa, ma il Napoli ha comunque mantenuto lucidità e compattezza nei momenti più delicati. Una prestazione che va oltre il semplice risultato e che rappresenta un segnale importante in vista del ciclo di partite che attende gli azzurri: sfide ravvicinate e di altissimo livello, dal Qarabag fino alle due gare contro Roma e Juventus”.
Il mercato tanto criticato è stato decisivo nella vittoria con l’Atalanta, cosa ne pensa a riguardo?
“È stata una vittoria anche del mercato estivo, considerando che ben cinque nuovi arrivi sono partiti dal primo minuto contribuendo in modo concreto al successo del Napoli. Milinkovic-Savic, con il suo lancio millimetrico, ha dato il via all’azione spettacolare che ha portato al gol di Lang; Gutiérrez ha disputato la sua solita prestazione di sostanza, confermandosi ormai un perno imprescindibile di questa squadra. Bekeuma, inserito nella difesa a tre, ha trovato certezze importanti ed è stato praticamente perfetto, nonostante nella sua zona agisse un cliente difficilissimo come Lookman. Højlund, pur non trovando la rete, ha ispirato entrambe le marcature di Neres e Lang, con un passaggio straordinario in occasione del primo gol del brasiliano. Infine, Lang, che ha trovato la rete credendo fino in fondo che quel pallone potesse arrivare sul secondo palo: un gol che si spera possa rappresentare per lui un’iniezione di fiducia, perché ha mezzi tecnici importanti e può diventare davvero un fattore in questo Napoli, trattandosi di un giocatore potenzialmente determinante”.
Che partita si aspetta con il Qarabag?
“È una squadra da non sottovalutare, e lo testimonia la stessa classifica della Champions, dove il Qarabag è a 7 punti, forte di una vittoria pesante in casa del Benfica e di un pareggio tra le mura amiche contro il Chelsea. Si tratta di un club che negli anni ha accumulato un’importante esperienza internazionale grazie alla partecipazione costante alle competizioni europee. Il Napoli dovrà riproporre quanto di buono mostrato contro l’Atalanta, perché il Qarabag ha dimostrato di essere un avversario capace di restare sempre dentro la partita e, soprattutto, ha un calendario favorevole dopo la sfida con gli azzurri, con un doppio turno casalingo contro Ajax ed Eintracht Francoforte che alimenta l’ambizione di costruire un percorso europeo di alto livello. Da segnalare inoltre un giocatore che sta facendo davvero bene, il portoghese Leandro Andrade, elemento molto interessante che in questa Champions ha già trovato per tre volte la via del gol”.
Il Napoli riuscirà a confermare quanto di buono fatto con l’Atalanta o rischia di fermarsi contro una Roma così solida?
“Sarà una partita bellissima e molto indicativa in ottica campionato, perché la Roma non può più essere considerata una sorpresa: dopo un terzo di stagione è lì, in vetta solitaria, mostrando una solidità e una compattezza che in Italia fanno spesso la differenza. Gasperini è stato abilissimo nel proseguire il percorso tracciato lo scorso anno da Ranieri, inserendo però tanto del suo, e il gol di Wesley contro la Cremonese è la dimostrazione diretta della sua idea di calcio. Va dato merito al tecnico di aver organizzato un reparto difensivo davvero solido, che può contare su quello che finora è stato il miglior portiere del campionato, e di aver costruito una squadra estremamente concreta. Per il Napoli sarà l’occasione per dimostrare che la vittoria con l’Atalanta non è stato un episodio isolato, anche se pesa la sfida cruciale di Champions contro il Qarabag. La Roma, pur giocando giovedì contro il Midtjylland in Europa League, potrebbe invece permettersi una rotazione più ampia in vista del big match di domenica”.
Come giudica il pari della Juventus con la Fiorentina e quanto sarà importante riuscire a imporsi sul campo insidioso del Bodo/Glimt per evitare ulteriori passi falsi in Champions?
“Con la Fiorentina è stata una partita complicata e, come ripeto da tempo, ci vuole tempo perché Spalletti possa imprimere le sue idee e il suo credo calcistico. Da questo punto di vista, però, si vede già un Kostic pienamente recuperato, un elemento fondamentale visto il momento delicato sugli esterni, ma chiaramente ci si aspetta qualcosa in più da quei giocatori che possono davvero determinare in questa Juventus, perché la squadra fatica a trovare il cambio di passo necessario per essere protagonista. Non è un avversario da sottovalutare il Bodo, che negli ultimi anni ha accumulato esperienze internazionali importanti: basti pensare a quanto fatto lo scorso anno in Europa League, eliminando la Lazio e raggiungendo una storica semifinale. Affrontarli in casa non è semplice: il campo sintetico e le condizioni climatiche possono rappresentare un ostacolo, come ha dimostrato anche il Tottenham che ha faticato prima di ottenere il pareggio. Sarà quindi una sfida che richiederà intensità e spirito di sacrificio. La Juventus in Champions non può più sbagliare: tre pareggi e una sconfitta impongono un cambio di rotta immediato”.
di Napoli Magazine
25/11/2025 - 15:24
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’avvocato Domenico La Marca. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Come giudica la vittoria del Napoli con l’Atalanta?
“Il Napoli dà una risposta di grande personalità alla sconfitta di Bologna e alle tensioni che avevano accompagnato il periodo della sosta. La squadra di Conte arrivava a questa sfida con diverse incognite: un avversario come l’Atalanta, reduce dal cambio in panchina e dotato di qualità, e un organico azzurro condizionato dalle tante assenze soprattutto nella zona nevralgica del campo. Eppure l’approccio degli azzurri è stato immediatamente convincente. Sin dai primi minuti, il Napoli ha imposto ritmo, pressione e aggressività, mostrando una chiara volontà di indirizzare la partita. Conte, anche per necessità, ha rivisto l’assetto a centrocampo, ma la scelta di puntare con decisione sugli esterni Lang e Neres si è rivelata strategica: costringere l’Atalanta a preoccuparsi più della fase difensiva che delle sue consuete ripartenze negli spazi. Il primo tempo degli azzurri è stato probabilmente uno dei più brillanti della gestione Conte: linee corte, squadra compatta, palleggio rapido e numerose occasioni create. Ma soprattutto, una solidità difensiva quasi totale, anche grazie al contributo degli esterni offensivi, molto disciplinati nel lavoro senza palla. L’Atalanta, solitamente pericolosa quando può alzare il baricentro, è stata invece imbrigliata, costretta a rincorrere e quasi mai in grado di rendersi davvero pericolosa. Nella ripresa, il Napoli è ripartito con la stessa intensità, tuttavia, il gol di Scamacca ha cambiato l’inerzia del match, restituendo fiducia alla squadra bergamasca. A questo si è aggiunto il fisiologico calo degli azzurri, che avevano speso molto nel primo tempo e che, complice una panchina corta, hanno faticato a mantenere lo stesso livello di pressione e aggressività. L’Atalanta ha provato a rimettersi in corsa, ma il Napoli ha comunque mantenuto lucidità e compattezza nei momenti più delicati. Una prestazione che va oltre il semplice risultato e che rappresenta un segnale importante in vista del ciclo di partite che attende gli azzurri: sfide ravvicinate e di altissimo livello, dal Qarabag fino alle due gare contro Roma e Juventus”.
Il mercato tanto criticato è stato decisivo nella vittoria con l’Atalanta, cosa ne pensa a riguardo?
“È stata una vittoria anche del mercato estivo, considerando che ben cinque nuovi arrivi sono partiti dal primo minuto contribuendo in modo concreto al successo del Napoli. Milinkovic-Savic, con il suo lancio millimetrico, ha dato il via all’azione spettacolare che ha portato al gol di Lang; Gutiérrez ha disputato la sua solita prestazione di sostanza, confermandosi ormai un perno imprescindibile di questa squadra. Bekeuma, inserito nella difesa a tre, ha trovato certezze importanti ed è stato praticamente perfetto, nonostante nella sua zona agisse un cliente difficilissimo come Lookman. Højlund, pur non trovando la rete, ha ispirato entrambe le marcature di Neres e Lang, con un passaggio straordinario in occasione del primo gol del brasiliano. Infine, Lang, che ha trovato la rete credendo fino in fondo che quel pallone potesse arrivare sul secondo palo: un gol che si spera possa rappresentare per lui un’iniezione di fiducia, perché ha mezzi tecnici importanti e può diventare davvero un fattore in questo Napoli, trattandosi di un giocatore potenzialmente determinante”.
Che partita si aspetta con il Qarabag?
“È una squadra da non sottovalutare, e lo testimonia la stessa classifica della Champions, dove il Qarabag è a 7 punti, forte di una vittoria pesante in casa del Benfica e di un pareggio tra le mura amiche contro il Chelsea. Si tratta di un club che negli anni ha accumulato un’importante esperienza internazionale grazie alla partecipazione costante alle competizioni europee. Il Napoli dovrà riproporre quanto di buono mostrato contro l’Atalanta, perché il Qarabag ha dimostrato di essere un avversario capace di restare sempre dentro la partita e, soprattutto, ha un calendario favorevole dopo la sfida con gli azzurri, con un doppio turno casalingo contro Ajax ed Eintracht Francoforte che alimenta l’ambizione di costruire un percorso europeo di alto livello. Da segnalare inoltre un giocatore che sta facendo davvero bene, il portoghese Leandro Andrade, elemento molto interessante che in questa Champions ha già trovato per tre volte la via del gol”.
Il Napoli riuscirà a confermare quanto di buono fatto con l’Atalanta o rischia di fermarsi contro una Roma così solida?
“Sarà una partita bellissima e molto indicativa in ottica campionato, perché la Roma non può più essere considerata una sorpresa: dopo un terzo di stagione è lì, in vetta solitaria, mostrando una solidità e una compattezza che in Italia fanno spesso la differenza. Gasperini è stato abilissimo nel proseguire il percorso tracciato lo scorso anno da Ranieri, inserendo però tanto del suo, e il gol di Wesley contro la Cremonese è la dimostrazione diretta della sua idea di calcio. Va dato merito al tecnico di aver organizzato un reparto difensivo davvero solido, che può contare su quello che finora è stato il miglior portiere del campionato, e di aver costruito una squadra estremamente concreta. Per il Napoli sarà l’occasione per dimostrare che la vittoria con l’Atalanta non è stato un episodio isolato, anche se pesa la sfida cruciale di Champions contro il Qarabag. La Roma, pur giocando giovedì contro il Midtjylland in Europa League, potrebbe invece permettersi una rotazione più ampia in vista del big match di domenica”.
Come giudica il pari della Juventus con la Fiorentina e quanto sarà importante riuscire a imporsi sul campo insidioso del Bodo/Glimt per evitare ulteriori passi falsi in Champions?
“Con la Fiorentina è stata una partita complicata e, come ripeto da tempo, ci vuole tempo perché Spalletti possa imprimere le sue idee e il suo credo calcistico. Da questo punto di vista, però, si vede già un Kostic pienamente recuperato, un elemento fondamentale visto il momento delicato sugli esterni, ma chiaramente ci si aspetta qualcosa in più da quei giocatori che possono davvero determinare in questa Juventus, perché la squadra fatica a trovare il cambio di passo necessario per essere protagonista. Non è un avversario da sottovalutare il Bodo, che negli ultimi anni ha accumulato esperienze internazionali importanti: basti pensare a quanto fatto lo scorso anno in Europa League, eliminando la Lazio e raggiungendo una storica semifinale. Affrontarli in casa non è semplice: il campo sintetico e le condizioni climatiche possono rappresentare un ostacolo, come ha dimostrato anche il Tottenham che ha faticato prima di ottenere il pareggio. Sarà quindi una sfida che richiederà intensità e spirito di sacrificio. La Juventus in Champions non può più sbagliare: tre pareggi e una sconfitta impongono un cambio di rotta immediato”.