L'Irlanda del Nord è l’avversaria dell’Italia nella semifinale playoff per il Mondiale 2026. La squadra del c.t. O'Neill ha chiuso al terzo posto il girone A dietro Germania e Slovacchia, ma davanti al Lussemburgo. La formazione nordirlandese ha vinto le due gare contro gli uomini di Huet e la partita di ritorno in trasferta contro il gruppo di Calzona. Sette gol segnati e sei subiti nel percorso di qualificazione. Partecipa ai playoff grazie al piazzamento ottenuto nell’ultima Nations League. Chi vincerà la sfida affronterà in finale una tra Galles e Bosnia.
LA FORMAZIONE TIPO - Formazione tipo (3-5-2): Peacock-Farrell; McConville, Brown, McNair; Bradley, Lyons, McDonnell, Galbraith, Lewis; Donley, Price.
IL TALENTO DI BRADLEY - Quasi tutti i giocatori a disposizione di O’Neill giocano in Inghilterra, ma soltanto cinque sono in Premier League. Conor Bradley del Liverpool è uno dei profili più promettenti: esterno destro, classe 2003, nelle ultime tre partite ha indossato pure la fascia da capitano. Non è un goleador, finora in nazionale ha collezionato 30 presenze e 4 reti. Spesso è utilizzato anche a centrocampo. L’altro giocatore da tenere d’occhio è Jamie Donley, trequartista classe 2005, di proprietà del Tottenham. Gioca in prestito allo Stoke City, in seconda serie inglese, ma ha soli 20 anni e grandi margini di crescita. All’Irlanda del Nord manca un vero attaccante, anche Price è un centrocampista offensivo adattato da punta.
IL C.T. - Michael O'Neill è uno dei principali protagonisti degli evidenti miglioramenti della nazionale nordirlandese. L'aveva già guidata dal 2011 al 2020, poi ha allenato lo Stoke City fino al 2022, prima di tornare sulla panchina della selezione del proprio Paese. Da giocatore ha anche collezionato 31 presenze con l'Irlanda del Nord.
LO STORICO PRECEDENTE - L’Irlanda del Nord non partecipa a un Mondiale dal 1986. C’è però un precedente storico tra le due nazionali. Nel 1958, gli azzurri del c.t. Alfredo Foni arrivarono a giocarsi a Belfast contro i padroni di casa la qualificazione alla Coppa del Mondo in Svezia. È il 15 gennaio, l’Italia ha a disposizione due risultati su tre. Si gioca in un clima infernale, su un campo che sembra una palude e con l'Irlanda del Nord priva del portiere titolare, bloccato a Manchester dalla nebbia. Gli azzurri non ne approfittano, subiscono due gol nella prima mezz'ora (McIlroy al 13' e Cush al 28'). Poi provano a riaprirla al 56' con Da Costa, ma perdono Ghiggia a 20' dalla fine per un fallo di reazione. Finirà 2-1, quella partita verrà ricordata come "la disfatta di Belfast". Prima del doppio fallimento ai playoff negli ultimi due Mondiali, l’unica volta nel secolo scorso in cui l’Italia ha mancato l’accesso alla competizione è stata proprio nel ’58 dopo la pesante sconfitta contro i nordirlandesi.
di Napoli Magazine
20/11/2025 - 19:41
L'Irlanda del Nord è l’avversaria dell’Italia nella semifinale playoff per il Mondiale 2026. La squadra del c.t. O'Neill ha chiuso al terzo posto il girone A dietro Germania e Slovacchia, ma davanti al Lussemburgo. La formazione nordirlandese ha vinto le due gare contro gli uomini di Huet e la partita di ritorno in trasferta contro il gruppo di Calzona. Sette gol segnati e sei subiti nel percorso di qualificazione. Partecipa ai playoff grazie al piazzamento ottenuto nell’ultima Nations League. Chi vincerà la sfida affronterà in finale una tra Galles e Bosnia.
LA FORMAZIONE TIPO - Formazione tipo (3-5-2): Peacock-Farrell; McConville, Brown, McNair; Bradley, Lyons, McDonnell, Galbraith, Lewis; Donley, Price.
IL TALENTO DI BRADLEY - Quasi tutti i giocatori a disposizione di O’Neill giocano in Inghilterra, ma soltanto cinque sono in Premier League. Conor Bradley del Liverpool è uno dei profili più promettenti: esterno destro, classe 2003, nelle ultime tre partite ha indossato pure la fascia da capitano. Non è un goleador, finora in nazionale ha collezionato 30 presenze e 4 reti. Spesso è utilizzato anche a centrocampo. L’altro giocatore da tenere d’occhio è Jamie Donley, trequartista classe 2005, di proprietà del Tottenham. Gioca in prestito allo Stoke City, in seconda serie inglese, ma ha soli 20 anni e grandi margini di crescita. All’Irlanda del Nord manca un vero attaccante, anche Price è un centrocampista offensivo adattato da punta.
IL C.T. - Michael O'Neill è uno dei principali protagonisti degli evidenti miglioramenti della nazionale nordirlandese. L'aveva già guidata dal 2011 al 2020, poi ha allenato lo Stoke City fino al 2022, prima di tornare sulla panchina della selezione del proprio Paese. Da giocatore ha anche collezionato 31 presenze con l'Irlanda del Nord.
LO STORICO PRECEDENTE - L’Irlanda del Nord non partecipa a un Mondiale dal 1986. C’è però un precedente storico tra le due nazionali. Nel 1958, gli azzurri del c.t. Alfredo Foni arrivarono a giocarsi a Belfast contro i padroni di casa la qualificazione alla Coppa del Mondo in Svezia. È il 15 gennaio, l’Italia ha a disposizione due risultati su tre. Si gioca in un clima infernale, su un campo che sembra una palude e con l'Irlanda del Nord priva del portiere titolare, bloccato a Manchester dalla nebbia. Gli azzurri non ne approfittano, subiscono due gol nella prima mezz'ora (McIlroy al 13' e Cush al 28'). Poi provano a riaprirla al 56' con Da Costa, ma perdono Ghiggia a 20' dalla fine per un fallo di reazione. Finirà 2-1, quella partita verrà ricordata come "la disfatta di Belfast". Prima del doppio fallimento ai playoff negli ultimi due Mondiali, l’unica volta nel secolo scorso in cui l’Italia ha mancato l’accesso alla competizione è stata proprio nel ’58 dopo la pesante sconfitta contro i nordirlandesi.