Un simbolo di pace visibile addosso e un minuto di silenzio durante la partita Italia-Israele, in programma a Udine martedì 14 ottobre. È la richiesta avanzata in conferenza stampa dal Comitato Stadio Vuoto, rappresentato da Franco Corleone e Andrea Sandra. L'appello è rivolto ai giocatori della nazionale italiana "perché - ha detto Corleone - sarebbe un segnale eloquente di sintonia con chi, come noi, chiede il rispetto dei diritti e della dignità umana". Il Comitato, sostenuto da associazioni e realtà civili del Fvg, impegnate nella tutela dei diritti umani, settimane fa aveva lanciato un invito - oggi rinnovato - a disertare lo stadio e la visione della partita in tv, raccogliendo oltre 500 firme in pochi giorni. "Non era e non è una festa - ha spiegato Sandra - non si può esultare mentre a Gaza si continua a morire". "Avevamo proposto al sindaco Alberto Felice De Toni di farsi portavoce alla Federazione calcio affinché gli introiti televisivi della partita fossero devoluti a una associazione umanitaria che opera a Gaza - continuano - Questa richiesta è stata accolta: il presidente Gravina ha dichiarato che la FIGC agirà in tal senso. Non si tratta, certo, di una misura compensativa rispetto a quanto chiedevamo, ossia la sospensione di Israele dalle competizioni internazionali, ma riteniamo che questo gesto sia un segnale positivo e condivisibile". Un'iniziativa del Comitato, che ha riscontrato ampia adesione, prevedeva un concerto alternativo nella stessa serata del match, con la partecipazione dell'associazione Euritmia e artisti locali e nazionali. L'idea, sostenuta anche dal Comune di Udine, è stata tuttavia rinviata "a causa delle complesse procedure di sicurezza e dei tempi troppo stretti", ma verrà riproposta il 20 dicembre nell'ambito della marcia di Natale per i diritti dei detenuti.
di Napoli Magazine
10/10/2025 - 13:31
Un simbolo di pace visibile addosso e un minuto di silenzio durante la partita Italia-Israele, in programma a Udine martedì 14 ottobre. È la richiesta avanzata in conferenza stampa dal Comitato Stadio Vuoto, rappresentato da Franco Corleone e Andrea Sandra. L'appello è rivolto ai giocatori della nazionale italiana "perché - ha detto Corleone - sarebbe un segnale eloquente di sintonia con chi, come noi, chiede il rispetto dei diritti e della dignità umana". Il Comitato, sostenuto da associazioni e realtà civili del Fvg, impegnate nella tutela dei diritti umani, settimane fa aveva lanciato un invito - oggi rinnovato - a disertare lo stadio e la visione della partita in tv, raccogliendo oltre 500 firme in pochi giorni. "Non era e non è una festa - ha spiegato Sandra - non si può esultare mentre a Gaza si continua a morire". "Avevamo proposto al sindaco Alberto Felice De Toni di farsi portavoce alla Federazione calcio affinché gli introiti televisivi della partita fossero devoluti a una associazione umanitaria che opera a Gaza - continuano - Questa richiesta è stata accolta: il presidente Gravina ha dichiarato che la FIGC agirà in tal senso. Non si tratta, certo, di una misura compensativa rispetto a quanto chiedevamo, ossia la sospensione di Israele dalle competizioni internazionali, ma riteniamo che questo gesto sia un segnale positivo e condivisibile". Un'iniziativa del Comitato, che ha riscontrato ampia adesione, prevedeva un concerto alternativo nella stessa serata del match, con la partecipazione dell'associazione Euritmia e artisti locali e nazionali. L'idea, sostenuta anche dal Comune di Udine, è stata tuttavia rinviata "a causa delle complesse procedure di sicurezza e dei tempi troppo stretti", ma verrà riproposta il 20 dicembre nell'ambito della marcia di Natale per i diritti dei detenuti.