Dopo la retrocessione della stagione 2024-25 dalla A alla B, il Monza ha vissuto un periodo di grandi cambiamenti. Prima il cambio di allenatore, con l’arrivo di Paolo Bianco, e poi anche il passaggio di proprietà da Fininvest al fondo americano Beckett Layne Ventures. Nonostante la retrocessione e la rivoluzione societaria, la squadra non pare averne risentito, ed è al momento al primo posto in classifica in Serie B. L’allenatore, Paolo Bianco, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Tra i tanti argomenti trattanti, spazio anche al rapporto con la nuova dirigenza e al complicato periodo in Ucraina.
L’allenatore del Monza si è soffermato soprattutto sui mesi di inattività nel periodo tra Modena e Frosinone: “Ho la fortuna di confrontarmi con mia moglie Marzia, è fondamentale per il mio equilibrio. È laureata in archeologia preistorica e fa l’illustratrice. Senza parlare di calcio, mi fa trovare la chiave giusta”.
Bianco è arrivato sulla panchina del club biancorosso quando a capo c’era ancora Fininvest. Ora, dopo il cambio di proprietà ammette: “C’è un gruppo dirigenziale perfetto. E poi io sono stato scelto due volte: da Galliani, Bianchessi e Floccari prima, da Baldissoni, Burdisso e Vallone poi. E il feeling c’era anche nelle prime 6 giornate quando ne abbiamo perse 2″.
Paolo Bianco è stato collaboratore di De Zerbi allo Shakhtar. Poi la guerra e la fuga, che ricorda così: “Ho ancora in mente il senso di angoscia quando sono salito sul treno per raggiungere Leopoli: non volevo lasciare quella terra. E ci tornerò, magari non per allenare, ma ci devo tornare per completare un pezzo della mia vita. Quando ero al Modena mi hanno chiamato per andare ad allenare, ma ho rifiutato: avevo preso un impegno col Modena”.
Infine su De Zerbi e Allegri, con cui ha lavorato, dice: “Roberto mi ha fatto vivere l’esperienza più bella della vita in Ucraina, lo ringrazierò per sempre. Max mi ha trasmesso la gestione delle difficoltà, è troppo avanti rispetto a tutti”.
di Napoli Magazine
20/11/2025 - 12:23
Dopo la retrocessione della stagione 2024-25 dalla A alla B, il Monza ha vissuto un periodo di grandi cambiamenti. Prima il cambio di allenatore, con l’arrivo di Paolo Bianco, e poi anche il passaggio di proprietà da Fininvest al fondo americano Beckett Layne Ventures. Nonostante la retrocessione e la rivoluzione societaria, la squadra non pare averne risentito, ed è al momento al primo posto in classifica in Serie B. L’allenatore, Paolo Bianco, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Tra i tanti argomenti trattanti, spazio anche al rapporto con la nuova dirigenza e al complicato periodo in Ucraina.
L’allenatore del Monza si è soffermato soprattutto sui mesi di inattività nel periodo tra Modena e Frosinone: “Ho la fortuna di confrontarmi con mia moglie Marzia, è fondamentale per il mio equilibrio. È laureata in archeologia preistorica e fa l’illustratrice. Senza parlare di calcio, mi fa trovare la chiave giusta”.
Bianco è arrivato sulla panchina del club biancorosso quando a capo c’era ancora Fininvest. Ora, dopo il cambio di proprietà ammette: “C’è un gruppo dirigenziale perfetto. E poi io sono stato scelto due volte: da Galliani, Bianchessi e Floccari prima, da Baldissoni, Burdisso e Vallone poi. E il feeling c’era anche nelle prime 6 giornate quando ne abbiamo perse 2″.
Paolo Bianco è stato collaboratore di De Zerbi allo Shakhtar. Poi la guerra e la fuga, che ricorda così: “Ho ancora in mente il senso di angoscia quando sono salito sul treno per raggiungere Leopoli: non volevo lasciare quella terra. E ci tornerò, magari non per allenare, ma ci devo tornare per completare un pezzo della mia vita. Quando ero al Modena mi hanno chiamato per andare ad allenare, ma ho rifiutato: avevo preso un impegno col Modena”.
Infine su De Zerbi e Allegri, con cui ha lavorato, dice: “Roberto mi ha fatto vivere l’esperienza più bella della vita in Ucraina, lo ringrazierò per sempre. Max mi ha trasmesso la gestione delle difficoltà, è troppo avanti rispetto a tutti”.