Marco Rossi, c.t. dell'Ungheria, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, a cui ha raccontato della situazione vissuta al termine dell'Europeo: "Dopo l'ultimo Europeo ho ricevuto insulti sui social. Hanno minacciato me e la mia famiglia con critiche di ogni tipo. Ma a me non importa. Io sono grato all'Ungheria perché mi ha salvato la vita. E a Budapest vivo bene: abito in centro, c'è sicurezza. In altre città come Londra, Parigi o Milano quando cala la notte c'è da scappare. Portare l'Ungheria al Mondiale dopo 40 anni? Se dovessi riuscirci potrei lasciare. Sarei ricordato per sempre. E mio nonno ne sarebbe fiero".
di Napoli Magazine
23/09/2025 - 07:30
Marco Rossi, c.t. dell'Ungheria, ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport, a cui ha raccontato della situazione vissuta al termine dell'Europeo: "Dopo l'ultimo Europeo ho ricevuto insulti sui social. Hanno minacciato me e la mia famiglia con critiche di ogni tipo. Ma a me non importa. Io sono grato all'Ungheria perché mi ha salvato la vita. E a Budapest vivo bene: abito in centro, c'è sicurezza. In altre città come Londra, Parigi o Milano quando cala la notte c'è da scappare. Portare l'Ungheria al Mondiale dopo 40 anni? Se dovessi riuscirci potrei lasciare. Sarei ricordato per sempre. E mio nonno ne sarebbe fiero".