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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, soli al comando con brividi evitabili in difesa, Lucca salva tutti, super Gilmour e Spinazzola, Conte cementa il gruppo!"
23.09.2025 09:00 di Napoli Magazine
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NAPOLI - Prima di iniziare qualsiasi tipo di ragionamento, leggo la classifica e vedo il Napoli solo al comando della Serie A a punteggio pieno, con 12 punti, dopo le prime 4 giornate. Già per questo bisogna essere soddisfatti e fare un plauso alla squadra. Parto dalla fine, e più precisamente dalla frase più significativa pronunciata da Conte in sala stampa dopo il 3-2 al Pisa: "Napoli deve proteggere questa squadra in tutto e per tutto perchè già da fuori arrivano dei missili". Le attese attorno agli azzurri, con lo scudetto cucito sul petto, sono tante, è vero. Se vogliamo anche lecite, e vi spiego il motivo. C'è grande organizzazione e soprattutto si vede la mano dell'allenatore, in questa partita bravo ad inserire al momento giusto Lorenzo Lucca, autore del gol decisivo, per nulla banale. C'era il rischio che questo ragazzo, per la concorrenza con Hojlund, potesse avere un calo di tensione, ed invece no. Lucca ha aspettato il suo momento e si è fatto trovare pronto, per merito soprattutto del suo allenatore che non l'ha mai considerato un'opzione da non utilizzarre all'occorrenza. Nel complesso il Napoli la partita l'ha anche saputa gestire, perchè le reti di Gilmour (straordinario per inserimento e conclusione, seppur deviata) e Spinazzola (spettacolare il fendente a fil di palo) un pò di serenità l'avevano assicurata. Ed invece al Maradona, ci si è ritrovati di fronte un Pisa mai domo, come lo spirito battagliero proprio del Gilardino attaccante (oggi tecnico dei nerazzurri). Certo è che il gol su rigore di Nzola e' arrivato per un intervento maldestro di Beukema, con dubbi piu' o meno leciti sulla decisione del giovane e del tutto inesperto arbitro Crezzini, mandato in un contesto per il quale ha dimostrato di non essere ancora all'altezza. Dai falli piu' o meno segnalati, all'intervento sistematico del 51enne VAR Mazzoleni, al normale contrasto di De Bruyne (definito pestone dai più bravi) fino al lieve fuorigioco di Hojlund sul gol annullato ad Elmas, i dubbi e le perplessità si sono susseguiti, come pure un'errata gestione dei cartellini gialli per mancati interventi sanzionati a centrocampo. Nonostante ciò, il 3-1 sarebbe stato il risultato piu' giusto. Ma la settimana horror di Di Lorenzo ha concesso ai pisani la ciliegina sul definitivo 3-2, con un finale a dir poco al cardiopalma, comunque gestito bene dagli uomini di Conte, per il tentativo di arrembaggio toscano senza efficacia, anche per opera e virtù di una discreta lucidità sfoderata da Meret su Angori. Il Napoli si gode il primato, con buona pace (o forse no) dei suoi detrattori, e con la consapevolezza che si potra' solo migliorare limando l'intesa tra i 9 nuovi acquisti e la vecchia guardia. Meret dal dischetto si è fatto spiazzare da Nzola, ma ha risposto presente nei momenti clou, spegnendo le polemiche sul dualismo con Milinkovic-Savic. Rimandato invece il pacchetto difensivo: Beukema e Buongiorno, così come il capitano, non hanno brillato, a differenza di Juan Jesus che mi è piaciuto per lo spirito con cui e' entrato in campo nell'ultimo quarto d'ora. A tal proposito, per esempio, preziosi gli innesti a gara in corso di Anguissa e Lobotka, considerando il rendimento positivo ma non eccelso di De Bruyne, McTominay ed Hojlund (quest'ultimo un po' troppo egoista nel primo tempo con i compagni liberi ai suoi lati, uno su tutti il pimpante Elmas), mentre Politano (cuore e polmoni) ad un certo punto non ne aveva piu' di benzina in corpo e, probabilmente, senza lo stop di Buongiorno, avrebbe lasciato il posto ad uno scalpitante Neres. Appunti di viaggio utili per Conte, con la testa già a Milano per la sfida contro i rossoneri del prossimo weekend. Chi si ferma è perduto e il Napoli non ha alcuna intenzione di frenare o di regalare punti agli avversari. Qui si continua a lavorare, con il tricolore che si consolida sempre di più sul petto. Scusate, ma non è poco...

 
Antonio Petrazzuolo
 
Napoli Magazine
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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23/09/2025 - 09:00

NAPOLI - Prima di iniziare qualsiasi tipo di ragionamento, leggo la classifica e vedo il Napoli solo al comando della Serie A a punteggio pieno, con 12 punti, dopo le prime 4 giornate. Già per questo bisogna essere soddisfatti e fare un plauso alla squadra. Parto dalla fine, e più precisamente dalla frase più significativa pronunciata da Conte in sala stampa dopo il 3-2 al Pisa: "Napoli deve proteggere questa squadra in tutto e per tutto perchè già da fuori arrivano dei missili". Le attese attorno agli azzurri, con lo scudetto cucito sul petto, sono tante, è vero. Se vogliamo anche lecite, e vi spiego il motivo. C'è grande organizzazione e soprattutto si vede la mano dell'allenatore, in questa partita bravo ad inserire al momento giusto Lorenzo Lucca, autore del gol decisivo, per nulla banale. C'era il rischio che questo ragazzo, per la concorrenza con Hojlund, potesse avere un calo di tensione, ed invece no. Lucca ha aspettato il suo momento e si è fatto trovare pronto, per merito soprattutto del suo allenatore che non l'ha mai considerato un'opzione da non utilizzarre all'occorrenza. Nel complesso il Napoli la partita l'ha anche saputa gestire, perchè le reti di Gilmour (straordinario per inserimento e conclusione, seppur deviata) e Spinazzola (spettacolare il fendente a fil di palo) un pò di serenità l'avevano assicurata. Ed invece al Maradona, ci si è ritrovati di fronte un Pisa mai domo, come lo spirito battagliero proprio del Gilardino attaccante (oggi tecnico dei nerazzurri). Certo è che il gol su rigore di Nzola e' arrivato per un intervento maldestro di Beukema, con dubbi piu' o meno leciti sulla decisione del giovane e del tutto inesperto arbitro Crezzini, mandato in un contesto per il quale ha dimostrato di non essere ancora all'altezza. Dai falli piu' o meno segnalati, all'intervento sistematico del 51enne VAR Mazzoleni, al normale contrasto di De Bruyne (definito pestone dai più bravi) fino al lieve fuorigioco di Hojlund sul gol annullato ad Elmas, i dubbi e le perplessità si sono susseguiti, come pure un'errata gestione dei cartellini gialli per mancati interventi sanzionati a centrocampo. Nonostante ciò, il 3-1 sarebbe stato il risultato piu' giusto. Ma la settimana horror di Di Lorenzo ha concesso ai pisani la ciliegina sul definitivo 3-2, con un finale a dir poco al cardiopalma, comunque gestito bene dagli uomini di Conte, per il tentativo di arrembaggio toscano senza efficacia, anche per opera e virtù di una discreta lucidità sfoderata da Meret su Angori. Il Napoli si gode il primato, con buona pace (o forse no) dei suoi detrattori, e con la consapevolezza che si potra' solo migliorare limando l'intesa tra i 9 nuovi acquisti e la vecchia guardia. Meret dal dischetto si è fatto spiazzare da Nzola, ma ha risposto presente nei momenti clou, spegnendo le polemiche sul dualismo con Milinkovic-Savic. Rimandato invece il pacchetto difensivo: Beukema e Buongiorno, così come il capitano, non hanno brillato, a differenza di Juan Jesus che mi è piaciuto per lo spirito con cui e' entrato in campo nell'ultimo quarto d'ora. A tal proposito, per esempio, preziosi gli innesti a gara in corso di Anguissa e Lobotka, considerando il rendimento positivo ma non eccelso di De Bruyne, McTominay ed Hojlund (quest'ultimo un po' troppo egoista nel primo tempo con i compagni liberi ai suoi lati, uno su tutti il pimpante Elmas), mentre Politano (cuore e polmoni) ad un certo punto non ne aveva piu' di benzina in corpo e, probabilmente, senza lo stop di Buongiorno, avrebbe lasciato il posto ad uno scalpitante Neres. Appunti di viaggio utili per Conte, con la testa già a Milano per la sfida contro i rossoneri del prossimo weekend. Chi si ferma è perduto e il Napoli non ha alcuna intenzione di frenare o di regalare punti agli avversari. Qui si continua a lavorare, con il tricolore che si consolida sempre di più sul petto. Scusate, ma non è poco...

 
Antonio Petrazzuolo
 
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