Cultura & Gossip
ARTE - Quattro nuove opere nella collezione del Madre a Napoli
02.12.2020 12:30 di Napoli Magazine

Il Madre, museo d’arte contemporanea della Regione Campania, incrementa la sua collezione con le opere Rasna? di Camilla (Oli) Bonzanigo, The upcoming Polar Silk Road di Elena Mazzi, e Mind the gap di Paolo Puddu, tre dei progetti vincitori di Cantica21, che saranno prodotti entro il 30 giugno 2021, e con il video inedito doan yu tell no one I made it dell’artista Justin Randolph Thompson, commissionato per la XVI Giornata del Contemporaneo AMACI. 

 

La direttrice artistica Kathryn Weir, dichiara:

"Le nuove opere che entrano in collezione rispecchiano il nuovo passo del museo e affrontano temi e questioni in linea con l’attuale programmazione del Madre. Accrescere il patrimonio della Fondazione Donnaregina e la sua collezione è un percorso intimamente legato ad opere che, attraverso le pratiche artistiche collaborative e basate sulla ricerca, rispecchiano la complessità della realtà contemporanea e riescono anche ad innescare una riflessione sulle problematiche più urgenti e necessarie del nostro tempo attraverso la pratica artistica, uno degli obiettivi primari della mia direzione artistica".

 

L’opera commissionata all’artista italiano-statunitense Justin Randolph Thompson che rappresenta il museo alla XVI Giornata del Contemporaneo AMACI, il cortometraggio filmato in super8 doan yu tell no one I made it, è narrato attraverso due fonti distinte sul colonialismo italiano in Africa e, in contrasto, sul compito che l’Africa si assume di umanizzare l’Europa e l’America — la prima una prefazione di Nell’Affrica Italiana scritta da Ferdinando Martini nel 1891, e la seconda un discorso tenuto da Leopold Senghor a Firenze nel 1962. Due pugili compiono l’esercizio della boxe definito pugilato a vuoto, in cui i combattenti indirizzano i colpi verso un ipotetico avversario immaginario sotto un arco di trionfo e un’attivista e consigliera comunale legge nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio il discorso che Senghor diede nello stesso luogo più di mezzo secolo fa. Il titolo del cortometraggio fa riferimento a una frase tratta dai Canti Pisani di Ezra Pound e evoca il disconoscimento dell’autorialità. Il video sarà presentato online il 5 dicembre 2020 e entrerà a far parte della collezione del museo. 

 

I bandi promossi dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT, che promuovono e valorizzano l’arte contemporanea italiana, sono divenuti uno strumento fondamentale per supportare l’attività dei musei in questo complesso momento storico. Il Madre incrementa la sua collezione con le tre opere di Elena Mazzi, Paolo Puddu e Oli Bonzanigo, selezionate dalla giuria del bando Cantica21 tra le 293 proposte ricevute.

 

The upcoming Polar Silk Road di Elena Mazzi (Reggio Emilia 1984) è un'installazione dedicata ai cambiamenti ambientali a partire dall’analisi del progetto del governo cinese di creare una nuova rotta commerciale nell’Artico chiamata “Via della Seta Polare”. L’opera di Mazzi, sviluppata attraverso una ricerca interdisciplinare, sarà presentata in anteprima nel grande progetto espositivo sull’ecologia politica al Madre dell’estate prossima, Rethinking Nature.

 

Le riflessioni alla base di Mind the gap di Paolo Puddu (Napoli, 1986) sono perfettamente calate nel periodo storico che stiamo vivendo rispetto alle sue declinazioni sociali: la scultura nasce dall'analisi delle difficoltà relative al distanziamento per le persone con disabilità visiva. La traccia scultorea in alfabeto braille che caratterizza l'opera, permette di riappropriarsi del tatto e di analizzare il significato che, nell'era del touchscreen e dal derivante consumismo digitale, attribuiamo a questo concetto.

 

Rasna? della giovane artista Camilla (Oli) Bonzanigo (1989, Milano) è dedicata allo studio delle antiche tecniche di oreficeria etrusca applicate a forme di arte contemporanea e all'aspetto artigianale della produzione artistica connessa ai concetti di funzionalità generale degli organismi: quindi al rapporto tra arte, scienza e cosmologia, e alle ipotesi di mimesi tra anatomia ed architettura spaziale e sociale, temi di ricerca molto attuali.

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ARTE - Quattro nuove opere nella collezione del Madre a Napoli

di Napoli Magazine

02/12/2024 - 12:30

Il Madre, museo d’arte contemporanea della Regione Campania, incrementa la sua collezione con le opere Rasna? di Camilla (Oli) Bonzanigo, The upcoming Polar Silk Road di Elena Mazzi, e Mind the gap di Paolo Puddu, tre dei progetti vincitori di Cantica21, che saranno prodotti entro il 30 giugno 2021, e con il video inedito doan yu tell no one I made it dell’artista Justin Randolph Thompson, commissionato per la XVI Giornata del Contemporaneo AMACI. 

 

La direttrice artistica Kathryn Weir, dichiara:

"Le nuove opere che entrano in collezione rispecchiano il nuovo passo del museo e affrontano temi e questioni in linea con l’attuale programmazione del Madre. Accrescere il patrimonio della Fondazione Donnaregina e la sua collezione è un percorso intimamente legato ad opere che, attraverso le pratiche artistiche collaborative e basate sulla ricerca, rispecchiano la complessità della realtà contemporanea e riescono anche ad innescare una riflessione sulle problematiche più urgenti e necessarie del nostro tempo attraverso la pratica artistica, uno degli obiettivi primari della mia direzione artistica".

 

L’opera commissionata all’artista italiano-statunitense Justin Randolph Thompson che rappresenta il museo alla XVI Giornata del Contemporaneo AMACI, il cortometraggio filmato in super8 doan yu tell no one I made it, è narrato attraverso due fonti distinte sul colonialismo italiano in Africa e, in contrasto, sul compito che l’Africa si assume di umanizzare l’Europa e l’America — la prima una prefazione di Nell’Affrica Italiana scritta da Ferdinando Martini nel 1891, e la seconda un discorso tenuto da Leopold Senghor a Firenze nel 1962. Due pugili compiono l’esercizio della boxe definito pugilato a vuoto, in cui i combattenti indirizzano i colpi verso un ipotetico avversario immaginario sotto un arco di trionfo e un’attivista e consigliera comunale legge nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio il discorso che Senghor diede nello stesso luogo più di mezzo secolo fa. Il titolo del cortometraggio fa riferimento a una frase tratta dai Canti Pisani di Ezra Pound e evoca il disconoscimento dell’autorialità. Il video sarà presentato online il 5 dicembre 2020 e entrerà a far parte della collezione del museo. 

 

I bandi promossi dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiBACT, che promuovono e valorizzano l’arte contemporanea italiana, sono divenuti uno strumento fondamentale per supportare l’attività dei musei in questo complesso momento storico. Il Madre incrementa la sua collezione con le tre opere di Elena Mazzi, Paolo Puddu e Oli Bonzanigo, selezionate dalla giuria del bando Cantica21 tra le 293 proposte ricevute.

 

The upcoming Polar Silk Road di Elena Mazzi (Reggio Emilia 1984) è un'installazione dedicata ai cambiamenti ambientali a partire dall’analisi del progetto del governo cinese di creare una nuova rotta commerciale nell’Artico chiamata “Via della Seta Polare”. L’opera di Mazzi, sviluppata attraverso una ricerca interdisciplinare, sarà presentata in anteprima nel grande progetto espositivo sull’ecologia politica al Madre dell’estate prossima, Rethinking Nature.

 

Le riflessioni alla base di Mind the gap di Paolo Puddu (Napoli, 1986) sono perfettamente calate nel periodo storico che stiamo vivendo rispetto alle sue declinazioni sociali: la scultura nasce dall'analisi delle difficoltà relative al distanziamento per le persone con disabilità visiva. La traccia scultorea in alfabeto braille che caratterizza l'opera, permette di riappropriarsi del tatto e di analizzare il significato che, nell'era del touchscreen e dal derivante consumismo digitale, attribuiamo a questo concetto.

 

Rasna? della giovane artista Camilla (Oli) Bonzanigo (1989, Milano) è dedicata allo studio delle antiche tecniche di oreficeria etrusca applicate a forme di arte contemporanea e all'aspetto artigianale della produzione artistica connessa ai concetti di funzionalità generale degli organismi: quindi al rapporto tra arte, scienza e cosmologia, e alle ipotesi di mimesi tra anatomia ed architettura spaziale e sociale, temi di ricerca molto attuali.