Esce venerdì 13 maggio ‘Sotto chi tene core’, il nuovo album di inediti della band partenopea La Maschera.
Un concept album di 9 canzoni che parlano di riscatto sociale e sentimentale, un invito ad alzare lo sguardo e farsi avanti. Storie vere, dove l’urlo di chi non ha voce diventa grido di battaglia.
«Storie di resistenza, di sentimenti profondi, di gente normale e della loro poesia – racconta Colella, frontman de La Maschera. Penso all'amore tra Mirella e Felice Pignataro, da cui nascono il GRIDAS, il carnevale di Scampia, la controscuola. Penso alla vita straordinaria di Thomas Sankara, mai abbastanza ricordato. A grandi amori e grandi ripensamenti. A gesti eroici di uomini semplici. Agli invisibili di tutto il mondo. Penso a loro, al loro grido di battaglia: quattro parole simboliche, un invito a farsi avanti: SOTTO CHI TENE CORE».
L’album è stato anticipato dalla title track Sotto chi tene core (guarda il videoclip: https://youtu.be/zqSWBeniDU0) un mix di rock, canzone d’autore e world music, da ‘A cosa justa (guarda il videoclip: https://youtu.be/rElNos7tJR8), struggente ballata su un amore perduto, e Se mai fossi (guarda il videoclip: https://youtu.be/hW5nyj--rX8), cover del brano Se tu és o meu amor di Vitorino, leggenda della canzone popolare portoghese che ha partecipato alla registrazione del brano.
TRACKLIST
CREDITI
Hanno suonato
Roberto Colella: voce, chitarra acustica, pianoforte, tastiere, toy piano, sassofono, cuatro venezuelano
Vincenzo Capasso: tromba, trombone, cori
Alessandro Morlando: chitarra elettrica, cori
Antonio Gomez Caddeo: basso, contrabbasso, susafono, cori
Marco Salvatore: batteria, cori
Michele Maione: percussioni
Inoltre hanno suonato:
Carla Grimaldi: violino, viola
Pietro Santangelo: sassofono (traccia 1)
Massimo De Vita: mandolino, tastiere, percussioni, organetta, cori
Produzione artistica: Massimo De Vita
Arrangiamenti e orchestrazioni: Massimo De Vita e La Maschera
Registrato e mixato da Paolo Alberta presso “Le Nuvole studio” di Cardito (NA)
Masterizzato da Giovanni Nebbia
Progetto grafico di: Giuseppe Boccia
Edizioni Musicali: Graf srl
Roberto Colella racconta ‘Sotto chi tene core’ brano per brano:
Sotto chi tene core
Testo e musica: Roberto Colella
Con la funzione velata di prologo, c'è “Sotto chi tene core”: un grido di battaglia, un invito a farsi avanti. Una dichiarazione d'intenti su quello che si andrà ad ascoltare. Un motto simbolico, comune ad ognuno dei personaggi del disco. Motivo per il quale, nel videoclip, si alternano 6 ambientazioni differenti. 6 idee di resistenza, di riscatto sociale e sentimentale, che si svilupperanno nelle altre canzoni. Sotto chi tene core è la storia di chi non ha voce, di chi mette il cuore in ogni azione senza pretendere nulla, di chi ha sacrificato tanto. Non poteva perciò aver titolo differente dal concept in cui è inserito.
Mirella è Felice
Testo: Roberto Colella e Tommaso Primo
Musica: Roberto Colella
Una delle storie più interessanti ed utili a testimoniare l'incontro tra sentimenti ed impegno sociale è sicuramente quella di Felice Pignataro e Mirella La Magna. Incontro da cui nasce una rivoluzione dei colori: il GRIDAS (Gruppo di Risveglio Dal Sonno), la Controscuola, il Carnevale di Scampia.
'Mirella è Felice' è perciò sì, una canzone d'amore ma, al contempo, il suo sottotesto affonda totalmente le radici nella loro ideologia.
Felice, pur non essendo mai nominato, attraverso il gioco di parole del titolo, è sia stato d'animo che narratore. Utilizzando un linguaggio confortante tipico del gospel, dà forza alla sua metà, tranquillizzandola su tutto. Da lontano, prende in mano la situazione, fino alla sua confessione più intima: “posso cambiare il mondo che mi circonda, ma senza te non saprei cosa fare”.
Scritta con l'assistenza preziosa e costante del mio fraterno amico Tommaso Primo.
Felice Pignataro, scomparso nel 2004, si è caratterizzato come “il più prolifico muralista del mondo” (definizione data da E. H. Gombrich, del Warburg Institut di Londra) realizzando oltre 200 murales nell'hinterland napoletano e nel resto d'Italia.
Conosci Thomas?
Testo e musica: Roberto Colella
Ci sono eventi che buona parte del mondo occidentale ignora totalmente. Spesso perché´ rappresentano un “buon esempio” che va occultato e non seguito. O forse perché´ ricorderebbero al singolo individuo che in realtà` e` parte di una collettività` e che come tale possiede potere decisionale sulla propria sorte. E’ il caso della storia, recente, di Thomas Isidore Noe¨l Sankara, ex presidente del Burkina Faso (Alto Volta prima del 1983), assassinato a 37 anni in un colpo di stato dal suo più` caro amico. Conoscere Thomas significa avere la testimonianza contemporanea di un leader che si impegno` per eliminare la povertà`, per ridare dignità` al popolo. Storia di una rivoluzione, storia di un tradimento.
Core 'e lignamme
Testo e musica: Roberto Colella
Ho sempre pensato che uno dei grandi fallimenti dell'umanità sia la tacita accettazione di situazioni profondamente ingiuste o disumane. Basti pensare che una trentina di persone posseggono le ricchezze di 3,8 miliardi di esseri umani. Un mondo che genera milioni di invisibili, costretti a vivere senza alcun bene e, cosa più grave, nella totale noncuranza generale. Pasquale era uno di loro, invisibile fino a prova contraria e innamorato della vita. Autogrill Torre Annunziata: prima di diventare amici ci incontrammo per caso due volte. Mi parlava di tutto con telefonate interminabili... aveva voglia di raccontarsi e di condividere una solitudine miracolosamente carica di speranza.
Dorme cu' mmé
Testo e musica: Roberto Colella
Sullo stesso 'filone degli invisibili' di Pasquale, c'è “Dorme cu' mmé”: storia verosimile di un viaggio della speranza, di una traversata finita chissà come.
Il testo, lettera immaginaria di un bimbo a sua madre, racconta una realtà utopica di libertà e accoglienza. Un mondo in cui i più sfortunati non vedono in altri disperati la causa delle proprie disgrazie. Mondo ideale che crolla nel ritornello e nel finale: Farookh dorme insieme a tanti, sogna insieme a troppi. Farookh, mai cresciuto.
Perciò, a mo’ di dualismo, alla leggerezza di arrangiamento e ai parlati ritmati si contrappongono un messaggio cruento e una verità amara.
Chi se vò bene
Testo e musica: Roberto Colella
Scrivo canzoni d'amore molto raramente. Chi se vò bene è una riflessione intensa su quello che per me è l'ingrediente primario di un sentimento vero: la costanza.
Giochi di parole per esprimere gioia e dolore. Vita come colore, amore come paura.
14 Agosto
Testo e musica: Roberto Colella
Il brano più 'ermetico' di Sotto chi tene core. 14 Agosto si sviluppa in due macro battute, un botta e risposta tra due individui: metaforicamente capitano e rematore, mente e cuore. Lungo il cammino, lungo la navigazione, uno dei due ordina un dietrofront, l'altro obbedisce controvoglia e, prima ancora di rendersene conto, sono sulla strada del ritorno... Strano quando pensi di essere sul binario giusto e 'po' nun t'annammure cchiù'.
'A cosa justa
Testo: Alessio Sollo
Musica: Roberto Colella
L'amore che diventa vicolo senza uscita, dove perdersi è un piacere.
Quello che in alcuni casi è l'esperienza in bilico tra meraviglia e disperazione, una forza rivoluzionaria in grado di smuovere il mondo. ‘A cosa justa è l’ipocrisia con cui spesso ci mostriamo forti, quasi spavaldi, immuni al dolore; ed è al tempo stesso dimostrazione silenziosa di quanto amare valga sempre la pena.
Ho firmato il brano con Alessio Sollo: amico, autore e poeta in grado di dipingere sensazioni che incredibilmente sentiamo entrambi. Affinità che mi ha permesso di riuscire nell’impresa (per me rarissima) di musicare un testo non mio.
Se mai fossi
(Se tu és o meu amor)
Nell'aprile del 2018 mi fu fatto ascoltare un meraviglioso brano di Vitorino Salomé. Mi emozionai al punto di provare a tradurre il testo e, qualche mese più tardi, il giro di concerti in Portogallo ci regalò l'opportunità di incontrare proprio lui: 78 anni (81 oggi), uno dei più importanti cantori portoghesi, uno di quelli che "cantavano canzoni politiche quando non si poteva fare" fino ad essere proibito dall’allora dittatore. Dopo uno scambio di mail, ho avuto il privilegio e l'onore di ospitarlo a Napoli, in occasione del nostro concerto. Un’emozione grandissima, qualcosa che fino alla sua “apparizione” in aeroporto non credevo possibile. Per me sarebbe stato già tanto sapere di un suo ascolto alla mia versione. Il resto lo associo quasi ad un regalo dal cielo totalmente inaspettato. Avere la fortuna di trascorrere quattro giorni pienissimi insieme ad una leggenda portoghese, cantare e registrare con lui, è stato come ricevere una infinita dose di insegnamenti. Se tu és o meu amor chiude il disco con un 'ritorno' a casa, in una terra senza schiavi né padroni.
BIO – La Maschera
Sin dall'uscita del loro primo album “'O vicolo' e l'alleria” nel novembre 2014, La Maschera ha preso il suo posto nella scena musicale napoletana come una delle band indipendenti più interessanti.
Subito il progetto si fa notare per il suo notevole tasso di sperimentazione, tanto da collocarsi, a pieno titolo, in un solco dal sound marcatamente "World".
A conferma dell'attitudine alla contaminazione stilistica, arriva, nell'estate del 2015, l'incontro con Laye Ba, musicista senegalese: occasione di reciproco arricchimento umano ed artistico, da cui sono nati due brani composti ed eseguiti insieme.
Dopo il tour senegalese, nel novembre 2017, è stato pubblicato il loro secondo album, intitolato "ParcoSofia". Nell'autunno 2018 La maschera ha portato la sua musica all'estero: dal 12 al 19 ottobre sono stati in tour in Portogallo, dal 25 al 29 ottobre erano presenti al Womex a Gran Canaria (Spagna), e dal 20 al 30 novembre sono stati in Canada per un mini-tour, ospiti dell'Istituto Italiano di Cultura a Montreal.
Nel novembre 2018 si sono aggiudicati il Premio Andrea Parodi, il più prestigioso riconoscimento italiano per la World Music.
Nel 2019 dopo il loro nuovo tour nazionale, che li porta ad esibirsi in dodici delle maggiori città italiane, partono per la Corea del Sud dove incontrano il favore di addetti ai lavori e pubblico nei festival Seoul Music Week, e Suseong World Music Festival.
Di ritorno dalla Corea, tra le altre date del loro tour, calcano i palchi di importanti festival nazionali e internazionali quali lo Szieget, l’Home Festival, il Folkest e il Giffoni Music Concept.
Prosegue anche la loro attività in studio che li vede pubblicare, a cavallo tra il 2019 e il 2020 due nuovi singoli: “‘A cosa justa”, struggente ballata su un amore perduto, e “Se mai fossi”, cover del brano “Se tu és o meu amor” di Vitorino, leggenda della canzone popolare portoghese che ha voluto partecipare con La Maschera sia alla registrazione del brano sia alla data napoletana del tour.
Il 28 marzo è uscita “Sotto chi tene core”, tilte track del nuovo album di inediti.
di Napoli Magazine
09/05/2022 - 11:20
Esce venerdì 13 maggio ‘Sotto chi tene core’, il nuovo album di inediti della band partenopea La Maschera.
Un concept album di 9 canzoni che parlano di riscatto sociale e sentimentale, un invito ad alzare lo sguardo e farsi avanti. Storie vere, dove l’urlo di chi non ha voce diventa grido di battaglia.
«Storie di resistenza, di sentimenti profondi, di gente normale e della loro poesia – racconta Colella, frontman de La Maschera. Penso all'amore tra Mirella e Felice Pignataro, da cui nascono il GRIDAS, il carnevale di Scampia, la controscuola. Penso alla vita straordinaria di Thomas Sankara, mai abbastanza ricordato. A grandi amori e grandi ripensamenti. A gesti eroici di uomini semplici. Agli invisibili di tutto il mondo. Penso a loro, al loro grido di battaglia: quattro parole simboliche, un invito a farsi avanti: SOTTO CHI TENE CORE».
L’album è stato anticipato dalla title track Sotto chi tene core (guarda il videoclip: https://youtu.be/zqSWBeniDU0) un mix di rock, canzone d’autore e world music, da ‘A cosa justa (guarda il videoclip: https://youtu.be/rElNos7tJR8), struggente ballata su un amore perduto, e Se mai fossi (guarda il videoclip: https://youtu.be/hW5nyj--rX8), cover del brano Se tu és o meu amor di Vitorino, leggenda della canzone popolare portoghese che ha partecipato alla registrazione del brano.
TRACKLIST
CREDITI
Hanno suonato
Roberto Colella: voce, chitarra acustica, pianoforte, tastiere, toy piano, sassofono, cuatro venezuelano
Vincenzo Capasso: tromba, trombone, cori
Alessandro Morlando: chitarra elettrica, cori
Antonio Gomez Caddeo: basso, contrabbasso, susafono, cori
Marco Salvatore: batteria, cori
Michele Maione: percussioni
Inoltre hanno suonato:
Carla Grimaldi: violino, viola
Pietro Santangelo: sassofono (traccia 1)
Massimo De Vita: mandolino, tastiere, percussioni, organetta, cori
Produzione artistica: Massimo De Vita
Arrangiamenti e orchestrazioni: Massimo De Vita e La Maschera
Registrato e mixato da Paolo Alberta presso “Le Nuvole studio” di Cardito (NA)
Masterizzato da Giovanni Nebbia
Progetto grafico di: Giuseppe Boccia
Edizioni Musicali: Graf srl
Roberto Colella racconta ‘Sotto chi tene core’ brano per brano:
Sotto chi tene core
Testo e musica: Roberto Colella
Con la funzione velata di prologo, c'è “Sotto chi tene core”: un grido di battaglia, un invito a farsi avanti. Una dichiarazione d'intenti su quello che si andrà ad ascoltare. Un motto simbolico, comune ad ognuno dei personaggi del disco. Motivo per il quale, nel videoclip, si alternano 6 ambientazioni differenti. 6 idee di resistenza, di riscatto sociale e sentimentale, che si svilupperanno nelle altre canzoni. Sotto chi tene core è la storia di chi non ha voce, di chi mette il cuore in ogni azione senza pretendere nulla, di chi ha sacrificato tanto. Non poteva perciò aver titolo differente dal concept in cui è inserito.
Mirella è Felice
Testo: Roberto Colella e Tommaso Primo
Musica: Roberto Colella
Una delle storie più interessanti ed utili a testimoniare l'incontro tra sentimenti ed impegno sociale è sicuramente quella di Felice Pignataro e Mirella La Magna. Incontro da cui nasce una rivoluzione dei colori: il GRIDAS (Gruppo di Risveglio Dal Sonno), la Controscuola, il Carnevale di Scampia.
'Mirella è Felice' è perciò sì, una canzone d'amore ma, al contempo, il suo sottotesto affonda totalmente le radici nella loro ideologia.
Felice, pur non essendo mai nominato, attraverso il gioco di parole del titolo, è sia stato d'animo che narratore. Utilizzando un linguaggio confortante tipico del gospel, dà forza alla sua metà, tranquillizzandola su tutto. Da lontano, prende in mano la situazione, fino alla sua confessione più intima: “posso cambiare il mondo che mi circonda, ma senza te non saprei cosa fare”.
Scritta con l'assistenza preziosa e costante del mio fraterno amico Tommaso Primo.
Felice Pignataro, scomparso nel 2004, si è caratterizzato come “il più prolifico muralista del mondo” (definizione data da E. H. Gombrich, del Warburg Institut di Londra) realizzando oltre 200 murales nell'hinterland napoletano e nel resto d'Italia.
Conosci Thomas?
Testo e musica: Roberto Colella
Ci sono eventi che buona parte del mondo occidentale ignora totalmente. Spesso perché´ rappresentano un “buon esempio” che va occultato e non seguito. O forse perché´ ricorderebbero al singolo individuo che in realtà` e` parte di una collettività` e che come tale possiede potere decisionale sulla propria sorte. E’ il caso della storia, recente, di Thomas Isidore Noe¨l Sankara, ex presidente del Burkina Faso (Alto Volta prima del 1983), assassinato a 37 anni in un colpo di stato dal suo più` caro amico. Conoscere Thomas significa avere la testimonianza contemporanea di un leader che si impegno` per eliminare la povertà`, per ridare dignità` al popolo. Storia di una rivoluzione, storia di un tradimento.
Core 'e lignamme
Testo e musica: Roberto Colella
Ho sempre pensato che uno dei grandi fallimenti dell'umanità sia la tacita accettazione di situazioni profondamente ingiuste o disumane. Basti pensare che una trentina di persone posseggono le ricchezze di 3,8 miliardi di esseri umani. Un mondo che genera milioni di invisibili, costretti a vivere senza alcun bene e, cosa più grave, nella totale noncuranza generale. Pasquale era uno di loro, invisibile fino a prova contraria e innamorato della vita. Autogrill Torre Annunziata: prima di diventare amici ci incontrammo per caso due volte. Mi parlava di tutto con telefonate interminabili... aveva voglia di raccontarsi e di condividere una solitudine miracolosamente carica di speranza.
Dorme cu' mmé
Testo e musica: Roberto Colella
Sullo stesso 'filone degli invisibili' di Pasquale, c'è “Dorme cu' mmé”: storia verosimile di un viaggio della speranza, di una traversata finita chissà come.
Il testo, lettera immaginaria di un bimbo a sua madre, racconta una realtà utopica di libertà e accoglienza. Un mondo in cui i più sfortunati non vedono in altri disperati la causa delle proprie disgrazie. Mondo ideale che crolla nel ritornello e nel finale: Farookh dorme insieme a tanti, sogna insieme a troppi. Farookh, mai cresciuto.
Perciò, a mo’ di dualismo, alla leggerezza di arrangiamento e ai parlati ritmati si contrappongono un messaggio cruento e una verità amara.
Chi se vò bene
Testo e musica: Roberto Colella
Scrivo canzoni d'amore molto raramente. Chi se vò bene è una riflessione intensa su quello che per me è l'ingrediente primario di un sentimento vero: la costanza.
Giochi di parole per esprimere gioia e dolore. Vita come colore, amore come paura.
14 Agosto
Testo e musica: Roberto Colella
Il brano più 'ermetico' di Sotto chi tene core. 14 Agosto si sviluppa in due macro battute, un botta e risposta tra due individui: metaforicamente capitano e rematore, mente e cuore. Lungo il cammino, lungo la navigazione, uno dei due ordina un dietrofront, l'altro obbedisce controvoglia e, prima ancora di rendersene conto, sono sulla strada del ritorno... Strano quando pensi di essere sul binario giusto e 'po' nun t'annammure cchiù'.
'A cosa justa
Testo: Alessio Sollo
Musica: Roberto Colella
L'amore che diventa vicolo senza uscita, dove perdersi è un piacere.
Quello che in alcuni casi è l'esperienza in bilico tra meraviglia e disperazione, una forza rivoluzionaria in grado di smuovere il mondo. ‘A cosa justa è l’ipocrisia con cui spesso ci mostriamo forti, quasi spavaldi, immuni al dolore; ed è al tempo stesso dimostrazione silenziosa di quanto amare valga sempre la pena.
Ho firmato il brano con Alessio Sollo: amico, autore e poeta in grado di dipingere sensazioni che incredibilmente sentiamo entrambi. Affinità che mi ha permesso di riuscire nell’impresa (per me rarissima) di musicare un testo non mio.
Se mai fossi
(Se tu és o meu amor)
Nell'aprile del 2018 mi fu fatto ascoltare un meraviglioso brano di Vitorino Salomé. Mi emozionai al punto di provare a tradurre il testo e, qualche mese più tardi, il giro di concerti in Portogallo ci regalò l'opportunità di incontrare proprio lui: 78 anni (81 oggi), uno dei più importanti cantori portoghesi, uno di quelli che "cantavano canzoni politiche quando non si poteva fare" fino ad essere proibito dall’allora dittatore. Dopo uno scambio di mail, ho avuto il privilegio e l'onore di ospitarlo a Napoli, in occasione del nostro concerto. Un’emozione grandissima, qualcosa che fino alla sua “apparizione” in aeroporto non credevo possibile. Per me sarebbe stato già tanto sapere di un suo ascolto alla mia versione. Il resto lo associo quasi ad un regalo dal cielo totalmente inaspettato. Avere la fortuna di trascorrere quattro giorni pienissimi insieme ad una leggenda portoghese, cantare e registrare con lui, è stato come ricevere una infinita dose di insegnamenti. Se tu és o meu amor chiude il disco con un 'ritorno' a casa, in una terra senza schiavi né padroni.
BIO – La Maschera
Sin dall'uscita del loro primo album “'O vicolo' e l'alleria” nel novembre 2014, La Maschera ha preso il suo posto nella scena musicale napoletana come una delle band indipendenti più interessanti.
Subito il progetto si fa notare per il suo notevole tasso di sperimentazione, tanto da collocarsi, a pieno titolo, in un solco dal sound marcatamente "World".
A conferma dell'attitudine alla contaminazione stilistica, arriva, nell'estate del 2015, l'incontro con Laye Ba, musicista senegalese: occasione di reciproco arricchimento umano ed artistico, da cui sono nati due brani composti ed eseguiti insieme.
Dopo il tour senegalese, nel novembre 2017, è stato pubblicato il loro secondo album, intitolato "ParcoSofia". Nell'autunno 2018 La maschera ha portato la sua musica all'estero: dal 12 al 19 ottobre sono stati in tour in Portogallo, dal 25 al 29 ottobre erano presenti al Womex a Gran Canaria (Spagna), e dal 20 al 30 novembre sono stati in Canada per un mini-tour, ospiti dell'Istituto Italiano di Cultura a Montreal.
Nel novembre 2018 si sono aggiudicati il Premio Andrea Parodi, il più prestigioso riconoscimento italiano per la World Music.
Nel 2019 dopo il loro nuovo tour nazionale, che li porta ad esibirsi in dodici delle maggiori città italiane, partono per la Corea del Sud dove incontrano il favore di addetti ai lavori e pubblico nei festival Seoul Music Week, e Suseong World Music Festival.
Di ritorno dalla Corea, tra le altre date del loro tour, calcano i palchi di importanti festival nazionali e internazionali quali lo Szieget, l’Home Festival, il Folkest e il Giffoni Music Concept.
Prosegue anche la loro attività in studio che li vede pubblicare, a cavallo tra il 2019 e il 2020 due nuovi singoli: “‘A cosa justa”, struggente ballata su un amore perduto, e “Se mai fossi”, cover del brano “Se tu és o meu amor” di Vitorino, leggenda della canzone popolare portoghese che ha voluto partecipare con La Maschera sia alla registrazione del brano sia alla data napoletana del tour.
Il 28 marzo è uscita “Sotto chi tene core”, tilte track del nuovo album di inediti.