Premiati giovedì sera i cortometraggi vincitori della quarta edizione di «Pluribus Multimedia Fest», il festival internazionale con il supporto del Ministero della Cultura (Direzione Cinema e Audiovisivo) dedicato ai cortometraggi immersivi multi-screen, ideato e diretto dall’artista Annalaura di Luggo, presso lo JUS Museum | Palazzo Calabritto (via Calabritto, 20 – Napoli).
Le opere vincitrici delle cinque categorie – Best Social Impact Award, Best New Media Award, Best Music Video Award,
Best Young Talent Award, Best Audience Award – resteranno visibili nel cubo Pluribus, composto da quattro
schermi sincronizzati all’interno del grande cubo specchiante ideato da Annalaura di Luggo.
«Il Pluribus Multimedia Fest non è soltanto un concorso, ma un vero crocevia di sperimentazione artistica e culturale»,
afferma Annalaura di Luggo. «Il nostro obiettivo è dare alle nuove generazioni la libertà di osare, trasformando cinema,
animazione, musica e linguaggi digitali in strumenti di ricerca e visione condivisa».
Il festival, dedicato alla sperimentazione e all’interazione tra arte, cinema e tecnologia, invita ogni anno creativi,
registi e artisti multimediali emergenti e non ad esplorare nuove modalità narrative capaci di avvolgere il fruitore nella
narrazione audiovisiva. Per questa edizione, si è avvalso anche della partecipazione straordinaria come Presidente di
edizione di Stanley Isaacs, rinomato produttore e regista americano con una lunga carriera a Hollywood.
LE OPERE VINCITRICI
Per la categoria Best Social Impact Award tra i tre finalisti: «PANDORA’S BUTTERFLY” di Shady Georgie, (Egitto),
«TRACES OF RESPONSIBILITY» di Anja Reiss e Jann Anderegg (Svizzera) e «HAPPY END» di Hossein Firoozeh (Iran),
si aggiudica la vittoria «TRACES OF RESPONSIBILITY», un’esperienza interattiva che esplora le origini e le conseguenze
del genocidio contro i Tutsi in Ruanda nel 1994. A ritirare il premio Joël Jent, co-produttore del film.
Motivazioni della giuria
Per l’originale capacità di unire interattività e narrazione storica, offrendo un viaggio immersivo nella memoria e nella responsabilità collettiva.
Come Best New Media Award, tra i tre: «RIVER OF DAYS» di Mark Street (Stati Uniti), «THE PROMPT (LA TRACCIA)»
di Francesco Frisari (Italia) e «WONDERFULLY» di Vittorio Caratozzolo (Italia), trionfa «THE PROMPT (LA TRACCIA)»,
una riflessione sulla pericolosità dell’intelligenza artificiale che potrebbe distruggere l’umanità, un’apocalisse che nell’opera
si autoavvera. Ha ritirato il premio Marco Catani art director del film.
Motivazioni della giuria
Per la capacità di trasformare l’idea della ribellione delle AI in una narrazione concisa e potente, riflettendo con originalità sul rapporto tra uomo e tecnologia.
Per la sezione Best Music Video Award, invece, tra: «BONASERA REGINA» di Luca Turco prodotto da Ilaria D’Uva (Italia)
«LA BALLATA UCRAINA» di Lyuba Tomash (Ucraina) e «CONTRAPPUNTI» di Giulia Russo (Italia), vince
«BONASERA REGINA», che immagina nel Museo del Tesoro di San Gennaro, un dialogo musicale tra Maria Teresa
d’Asburgo-Lorena e il Santo Patrono di Napoli. A ritirate il premio, laproduttrice Ilaria D’Uva.
Motivazioni della giuria
L’opera rinnova con sensibilità il legame tra Napoli e il suo Patrono, trasformando musica e danza in un linguaggio capace di rendere il patrimonio storico un’esperienza artistica contemporanea perfettamente integrata nell’installazione Pluribus.
Come Best Young Talent Award tra le opere: «GREEN ECONOMY» di Tullio Imperatore (Italia), «THE OCEAN’S FATE IN
A FISH TANK» di Nenzi Fiore (Italia) e «THE METAL HELL» di Matteo D’Andrea e Carlotta Nasti, premiata l’animazione
«THE OCEAN’S FATE IN A FISH TANK» che mette a confronto, la meraviglia del mare e l’incubo tossico generato dall’uomo.
Ha ritirato il premio la stessa regista Nenzi Fiore.
Motivazioni della giuria
Per l’efficacia con cui trasforma il linguaggio dell’animazione in uno strumento di denuncia immersiva offrendo un valido messaggio ambientale in linea con la mission del festival che punta sulla sostenibilità ambientale, adottando protocolli green.
Ultima categoria, Best Audience Award, tra i finalisti: «BOUTIQUE» di Pouya Dastgiran (Iran), «IL FILO DI ARIANNA»
di Giuseppe Ciulla (Italia) e «ROTTEN» di Emir Aldogan (Turchia), si aggiudica l’award «IL FILO DI ARIANNA» che racconta
le vite dei profughi bloccati tra Siria, Iraq e Turchia. Premio ritirato da Arianna Martini, presidente di Support and
Sustain Children.
Motivazioni della giuria
Per la capacità di restituire dignità, umanità e speranza alle vite dei profughi, grazie all’impegno di Arianna Martini,
autentica protagonista impegnata in prima linea nella solidarietà.
La giuria internazionale della IV edizione del «Pluribus Multimedia Fest» è presieduta da Annalaura di Luggo (direttore
artistico) e Stanley Isaacs (presidente di edizione), ed è composta dall’ex vice presidente Paramount Canada Greg Ferris
(Toronto), dal produttore e distributore americano Jeff Franklin (Los Angeles), l’art director Marcello Palminteri (Palermo),
l’avvocato Olindo Preziosi e il membro del consiglio direttivo del Women in Film, Television & Media Italia WIFTMI, l’avv.
Marianna Carroccio (Roma).
L’installazione Pluribus è parte permanente dello JUS Museum, spazio multifunzionale dedicato alla promozione dell’arte
contemporanea, nato dalla collaborazione tra la galleria d’arte e lo studio legale Olindo Preziosi & Partners. Grazie alla
visione dell’avvocato e promotore culturale Olindo Preziosi, lo JUS Museum si afferma come punto di riferimento per la
sperimentazione, il dialogo e la ricerca artistica.
La proiezione dei cortometraggi dei vincitori sarà sempre visibile nello JUS Museum secondo gli orari sul sito
www.jusmuseum.com dove sono disponibili consigli sui mezzi pubblici per raggiugere la galleria d’arte ed indicazioni
utili per favorire comportamenti sostenibili.
La IV edizione del «Pluribus Multimedia Fest» pone, inoltre, particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, adottando
protocolli green in ogni fase organizzativa: dalla raccolta differenziata alla gestione responsabile degli spostamenti, fino
alla scelta di una comunicazione interamente digitale, per ridurre al minimo l’utilizzo di carta e materiali stampati.
ORARI JUS Museum
martedì/venerdì
10.00-13.00 / 15.00-19.00
INGRESSO GRATUITO
di Napoli Magazine
28/11/2025 - 18:17
Premiati giovedì sera i cortometraggi vincitori della quarta edizione di «Pluribus Multimedia Fest», il festival internazionale con il supporto del Ministero della Cultura (Direzione Cinema e Audiovisivo) dedicato ai cortometraggi immersivi multi-screen, ideato e diretto dall’artista Annalaura di Luggo, presso lo JUS Museum | Palazzo Calabritto (via Calabritto, 20 – Napoli).
Le opere vincitrici delle cinque categorie – Best Social Impact Award, Best New Media Award, Best Music Video Award,
Best Young Talent Award, Best Audience Award – resteranno visibili nel cubo Pluribus, composto da quattro
schermi sincronizzati all’interno del grande cubo specchiante ideato da Annalaura di Luggo.
«Il Pluribus Multimedia Fest non è soltanto un concorso, ma un vero crocevia di sperimentazione artistica e culturale»,
afferma Annalaura di Luggo. «Il nostro obiettivo è dare alle nuove generazioni la libertà di osare, trasformando cinema,
animazione, musica e linguaggi digitali in strumenti di ricerca e visione condivisa».
Il festival, dedicato alla sperimentazione e all’interazione tra arte, cinema e tecnologia, invita ogni anno creativi,
registi e artisti multimediali emergenti e non ad esplorare nuove modalità narrative capaci di avvolgere il fruitore nella
narrazione audiovisiva. Per questa edizione, si è avvalso anche della partecipazione straordinaria come Presidente di
edizione di Stanley Isaacs, rinomato produttore e regista americano con una lunga carriera a Hollywood.
LE OPERE VINCITRICI
Per la categoria Best Social Impact Award tra i tre finalisti: «PANDORA’S BUTTERFLY” di Shady Georgie, (Egitto),
«TRACES OF RESPONSIBILITY» di Anja Reiss e Jann Anderegg (Svizzera) e «HAPPY END» di Hossein Firoozeh (Iran),
si aggiudica la vittoria «TRACES OF RESPONSIBILITY», un’esperienza interattiva che esplora le origini e le conseguenze
del genocidio contro i Tutsi in Ruanda nel 1994. A ritirare il premio Joël Jent, co-produttore del film.
Motivazioni della giuria
Per l’originale capacità di unire interattività e narrazione storica, offrendo un viaggio immersivo nella memoria e nella responsabilità collettiva.
Come Best New Media Award, tra i tre: «RIVER OF DAYS» di Mark Street (Stati Uniti), «THE PROMPT (LA TRACCIA)»
di Francesco Frisari (Italia) e «WONDERFULLY» di Vittorio Caratozzolo (Italia), trionfa «THE PROMPT (LA TRACCIA)»,
una riflessione sulla pericolosità dell’intelligenza artificiale che potrebbe distruggere l’umanità, un’apocalisse che nell’opera
si autoavvera. Ha ritirato il premio Marco Catani art director del film.
Motivazioni della giuria
Per la capacità di trasformare l’idea della ribellione delle AI in una narrazione concisa e potente, riflettendo con originalità sul rapporto tra uomo e tecnologia.
Per la sezione Best Music Video Award, invece, tra: «BONASERA REGINA» di Luca Turco prodotto da Ilaria D’Uva (Italia)
«LA BALLATA UCRAINA» di Lyuba Tomash (Ucraina) e «CONTRAPPUNTI» di Giulia Russo (Italia), vince
«BONASERA REGINA», che immagina nel Museo del Tesoro di San Gennaro, un dialogo musicale tra Maria Teresa
d’Asburgo-Lorena e il Santo Patrono di Napoli. A ritirate il premio, laproduttrice Ilaria D’Uva.
Motivazioni della giuria
L’opera rinnova con sensibilità il legame tra Napoli e il suo Patrono, trasformando musica e danza in un linguaggio capace di rendere il patrimonio storico un’esperienza artistica contemporanea perfettamente integrata nell’installazione Pluribus.
Come Best Young Talent Award tra le opere: «GREEN ECONOMY» di Tullio Imperatore (Italia), «THE OCEAN’S FATE IN
A FISH TANK» di Nenzi Fiore (Italia) e «THE METAL HELL» di Matteo D’Andrea e Carlotta Nasti, premiata l’animazione
«THE OCEAN’S FATE IN A FISH TANK» che mette a confronto, la meraviglia del mare e l’incubo tossico generato dall’uomo.
Ha ritirato il premio la stessa regista Nenzi Fiore.
Motivazioni della giuria
Per l’efficacia con cui trasforma il linguaggio dell’animazione in uno strumento di denuncia immersiva offrendo un valido messaggio ambientale in linea con la mission del festival che punta sulla sostenibilità ambientale, adottando protocolli green.
Ultima categoria, Best Audience Award, tra i finalisti: «BOUTIQUE» di Pouya Dastgiran (Iran), «IL FILO DI ARIANNA»
di Giuseppe Ciulla (Italia) e «ROTTEN» di Emir Aldogan (Turchia), si aggiudica l’award «IL FILO DI ARIANNA» che racconta
le vite dei profughi bloccati tra Siria, Iraq e Turchia. Premio ritirato da Arianna Martini, presidente di Support and
Sustain Children.
Motivazioni della giuria
Per la capacità di restituire dignità, umanità e speranza alle vite dei profughi, grazie all’impegno di Arianna Martini,
autentica protagonista impegnata in prima linea nella solidarietà.
La giuria internazionale della IV edizione del «Pluribus Multimedia Fest» è presieduta da Annalaura di Luggo (direttore
artistico) e Stanley Isaacs (presidente di edizione), ed è composta dall’ex vice presidente Paramount Canada Greg Ferris
(Toronto), dal produttore e distributore americano Jeff Franklin (Los Angeles), l’art director Marcello Palminteri (Palermo),
l’avvocato Olindo Preziosi e il membro del consiglio direttivo del Women in Film, Television & Media Italia WIFTMI, l’avv.
Marianna Carroccio (Roma).
L’installazione Pluribus è parte permanente dello JUS Museum, spazio multifunzionale dedicato alla promozione dell’arte
contemporanea, nato dalla collaborazione tra la galleria d’arte e lo studio legale Olindo Preziosi & Partners. Grazie alla
visione dell’avvocato e promotore culturale Olindo Preziosi, lo JUS Museum si afferma come punto di riferimento per la
sperimentazione, il dialogo e la ricerca artistica.
La proiezione dei cortometraggi dei vincitori sarà sempre visibile nello JUS Museum secondo gli orari sul sito
www.jusmuseum.com dove sono disponibili consigli sui mezzi pubblici per raggiugere la galleria d’arte ed indicazioni
utili per favorire comportamenti sostenibili.
La IV edizione del «Pluribus Multimedia Fest» pone, inoltre, particolare attenzione alla sostenibilità ambientale, adottando
protocolli green in ogni fase organizzativa: dalla raccolta differenziata alla gestione responsabile degli spostamenti, fino
alla scelta di una comunicazione interamente digitale, per ridurre al minimo l’utilizzo di carta e materiali stampati.
ORARI JUS Museum
martedì/venerdì
10.00-13.00 / 15.00-19.00
INGRESSO GRATUITO