Al centro Napoli, con la sua musica, i suoi luoghi, la sua energia: un patrimonio da riscoprire e valorizzare, che porta la Scuola Napoletana a dialogare con le tradizioni internazionali; spazi storici e simbolici che si animano attraverso un confronto vivo tra le arti; giovani interpreti che fondono passione con esperienza.
È questa la linea programmatica di “Nel petto un Vesuvio”, la nuova rassegna dell’Ensemble Mercadante, progetto fondato nel 2023 dal direttore d’orchestra italo-tedesco Benedikt Sauer. Il mese di settembre porta cinque concerti nel cuore di Napoli, affiancati da due date in tournée.
Il percorso proseguirà nei mesi successivi con una rassegna cameristica e masterclass affidate a protagonisti della scena internazionale, rafforzando il progetto come spazio di dialogo culturale e crescita artistica.
L’inaugurazione
Inaugurazione domenica 14 settembre alle ore 19:00, a Castel Sant’Elmo, con il “Così fan tutte” di Wolfgang Amadeus Mozart: un’opera che diventa simbolo e programma, la cui eco risuona anche nel titolo della rassegna. “Nel petto un Vesuvio d’avere mi par”, canta Dorabella: un verso che si fa metafora di un’identità musicale ardente e vitale. Alla guida dell’Ensemble Mercadante vi sarà Benedikt Sauer.
Firma la regia Arianna Sorci, regista italiana dalla forte sensibilità per il teatro di ricerca e collaboratrice della compagnia napoletano-milanese B.E.A.T.
Il cast vocale vede Irene Celle e Chiara Tirotta interpretare Fiordiligi e Dorabella con, al loro fianco, Giulia Lepore nel ruolo di Despina. Saranno, invece, Ferrando e Guglielmo Andrea Calce e Guido Dazzini. Omar Kamata sarà Don Alfonso. Partecipazione straordinaria di Antonio Somma.
I luoghi
Il progetto prosegue in alcuni dei luoghi più rappresentativi del patrimonio culturale partenopeo: dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli al Museo e Real Bosco di Capodimonte, fino alla Chiesa di San Gregorio Armeno e al Chikù di Scampia. Tappe che rappresentano occasioni per intrecciare musica, storia e arte visiva, nel segno di una Napoli che apre il suo orizzonte senza perdere la propria radice. In questa prospettiva, “Nel petto un Vesuvio” prosegue a Potenza, al Museo Archeologico Dinu Adame?teanu, e a Bari, nell’ambito delle “Notti sacre”.
Il programma
Il percorso musicale proposto si snoda in un racconto che intreccia Napoli, la sua eredità e le sue risonanze europee. Il “Così fan tutte” di apertura segna il cuore simbolico della rassegna, un’opera nata in dialogo con Napoli, nel gusto, nelle ambientazioni, nelle suggestioni drammaturgiche.
L’opera lirica si fa ponte verso la dimensione sacra con “Le sette ultime parole di Nostro Signore” di Saverio Mercadante, oratorio le cui parole riprendono un testo poetico di Metastasio. Raramente eseguita, l’opera è il cuore del successivo appuntamento, il 15 settembre, nella cornice barocca della Chiesa di San Gregorio Armeno. Accanto a questa pagina, vi saranno il “Salve Regina” di Franz Schubert e l’“Ave Maria” dai “Quattro pezzi sacri” di Giuseppe Verdi, in un trittico che declina il sacro attraverso sensibilità e linguaggi differenti, che si incontrano nella tensione tra lirismo intimo e forza teatrale.
Fa ritorno il 19 settembre, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il “Mozart napoletano”: il concerto restituisce il clima musicale della città che il compositore conobbe. Si percorrono le vie dell’opera napoletana con le ouverture e le arie di Cimarosa, Pergolesi, Vivaldi, Jommelli e Paisiello per giungere alla “Sinfonia” n. 40 di Mozart che, in questa lettura, rappresenta il compimento di un percorso teatrale.
Il 20 settembre, al Museo di Capodimonte, l’orizzonte si allarga con “Schubert e l’Italia”: un itinerario che accosta le sue pagine più celebri alla scrittura di Rossini e Mercadante per culminare con la “Sinfonia” n. 5, svelando profonde affinità di spirito e di stile che muovono oltre i confini geografici.
Le tournée
La rassegna si spinge oltre i confini di Napoli con due appuntamenti in tournée. La prima tappa sarà a Bari, l’8 ottobre, nell’ambito delle “Notti Sacre”: verrà riproposto il trittico in cui “Le sette ultime parole di Nostro Signore” di Mercadante dialogano con il “Salve Regina” di Schubert e l’“Ave Maria” dai “Quattro pezzi sacri” di Verdi.
Il secondo appuntamento porta il 21 settembre, presso il Museo Archeologico Dinu Adame?teanu di Potenza, il concerto già applaudito lo scorso anno al MANN: un viaggio intorno al mito di Orfeo, personaggio-simbolo della nascita dell’opera lirica. Musica, arte e letteratura con, al centro, il concetto dell’attimo fatale: il momento in cui Orfeo si volta per guardare l’amata Euridice, perdendola per sempre. In programma, pagine dall’“Orfeo ed Euridice” di Gluck, l’“Orfeo” di Haydn e arie da cantate di Pergolesi e Scarlatti.
Gli interpreti
L’Ensemble Mercadante nasce con l’obiettivo di valorizzare l’immenso patrimonio musicale legato a Napoli, intrecciando la riscoperta del repertorio locale con una prospettiva internazionale. L’esperienza delle chamber orchestra nordeuropee ha spinto Benedikt Sauer, il suo fondatore, verso un lavoro su un organico ridotto, composto soprattutto da giovani professionisti del territorio, e programmi ricercati, pensati per coniugare radici e apertura.
Nel corso degli appuntamenti di “Nel petto un Vesuvio”, la compagine verrà affiancata da voci emergenti già protagoniste su palcoscenici nazionali e internazionali: oltre a Irene Celle, Chiara Tirotta, Giulia Lepore, Andrea Calce, Guido Dazzini e Omar Kamata, anche Francesca Manzo, Emanuela De Rosa, Albertina Del Bo e Barbara Massaro.
La rassegna “Nel petto un Vesuvio” è realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura.
di Napoli Magazine
04/09/2025 - 16:30
Al centro Napoli, con la sua musica, i suoi luoghi, la sua energia: un patrimonio da riscoprire e valorizzare, che porta la Scuola Napoletana a dialogare con le tradizioni internazionali; spazi storici e simbolici che si animano attraverso un confronto vivo tra le arti; giovani interpreti che fondono passione con esperienza.
È questa la linea programmatica di “Nel petto un Vesuvio”, la nuova rassegna dell’Ensemble Mercadante, progetto fondato nel 2023 dal direttore d’orchestra italo-tedesco Benedikt Sauer. Il mese di settembre porta cinque concerti nel cuore di Napoli, affiancati da due date in tournée.
Il percorso proseguirà nei mesi successivi con una rassegna cameristica e masterclass affidate a protagonisti della scena internazionale, rafforzando il progetto come spazio di dialogo culturale e crescita artistica.
L’inaugurazione
Inaugurazione domenica 14 settembre alle ore 19:00, a Castel Sant’Elmo, con il “Così fan tutte” di Wolfgang Amadeus Mozart: un’opera che diventa simbolo e programma, la cui eco risuona anche nel titolo della rassegna. “Nel petto un Vesuvio d’avere mi par”, canta Dorabella: un verso che si fa metafora di un’identità musicale ardente e vitale. Alla guida dell’Ensemble Mercadante vi sarà Benedikt Sauer.
Firma la regia Arianna Sorci, regista italiana dalla forte sensibilità per il teatro di ricerca e collaboratrice della compagnia napoletano-milanese B.E.A.T.
Il cast vocale vede Irene Celle e Chiara Tirotta interpretare Fiordiligi e Dorabella con, al loro fianco, Giulia Lepore nel ruolo di Despina. Saranno, invece, Ferrando e Guglielmo Andrea Calce e Guido Dazzini. Omar Kamata sarà Don Alfonso. Partecipazione straordinaria di Antonio Somma.
I luoghi
Il progetto prosegue in alcuni dei luoghi più rappresentativi del patrimonio culturale partenopeo: dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli al Museo e Real Bosco di Capodimonte, fino alla Chiesa di San Gregorio Armeno e al Chikù di Scampia. Tappe che rappresentano occasioni per intrecciare musica, storia e arte visiva, nel segno di una Napoli che apre il suo orizzonte senza perdere la propria radice. In questa prospettiva, “Nel petto un Vesuvio” prosegue a Potenza, al Museo Archeologico Dinu Adame?teanu, e a Bari, nell’ambito delle “Notti sacre”.
Il programma
Il percorso musicale proposto si snoda in un racconto che intreccia Napoli, la sua eredità e le sue risonanze europee. Il “Così fan tutte” di apertura segna il cuore simbolico della rassegna, un’opera nata in dialogo con Napoli, nel gusto, nelle ambientazioni, nelle suggestioni drammaturgiche.
L’opera lirica si fa ponte verso la dimensione sacra con “Le sette ultime parole di Nostro Signore” di Saverio Mercadante, oratorio le cui parole riprendono un testo poetico di Metastasio. Raramente eseguita, l’opera è il cuore del successivo appuntamento, il 15 settembre, nella cornice barocca della Chiesa di San Gregorio Armeno. Accanto a questa pagina, vi saranno il “Salve Regina” di Franz Schubert e l’“Ave Maria” dai “Quattro pezzi sacri” di Giuseppe Verdi, in un trittico che declina il sacro attraverso sensibilità e linguaggi differenti, che si incontrano nella tensione tra lirismo intimo e forza teatrale.
Fa ritorno il 19 settembre, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il “Mozart napoletano”: il concerto restituisce il clima musicale della città che il compositore conobbe. Si percorrono le vie dell’opera napoletana con le ouverture e le arie di Cimarosa, Pergolesi, Vivaldi, Jommelli e Paisiello per giungere alla “Sinfonia” n. 40 di Mozart che, in questa lettura, rappresenta il compimento di un percorso teatrale.
Il 20 settembre, al Museo di Capodimonte, l’orizzonte si allarga con “Schubert e l’Italia”: un itinerario che accosta le sue pagine più celebri alla scrittura di Rossini e Mercadante per culminare con la “Sinfonia” n. 5, svelando profonde affinità di spirito e di stile che muovono oltre i confini geografici.
Le tournée
La rassegna si spinge oltre i confini di Napoli con due appuntamenti in tournée. La prima tappa sarà a Bari, l’8 ottobre, nell’ambito delle “Notti Sacre”: verrà riproposto il trittico in cui “Le sette ultime parole di Nostro Signore” di Mercadante dialogano con il “Salve Regina” di Schubert e l’“Ave Maria” dai “Quattro pezzi sacri” di Verdi.
Il secondo appuntamento porta il 21 settembre, presso il Museo Archeologico Dinu Adame?teanu di Potenza, il concerto già applaudito lo scorso anno al MANN: un viaggio intorno al mito di Orfeo, personaggio-simbolo della nascita dell’opera lirica. Musica, arte e letteratura con, al centro, il concetto dell’attimo fatale: il momento in cui Orfeo si volta per guardare l’amata Euridice, perdendola per sempre. In programma, pagine dall’“Orfeo ed Euridice” di Gluck, l’“Orfeo” di Haydn e arie da cantate di Pergolesi e Scarlatti.
Gli interpreti
L’Ensemble Mercadante nasce con l’obiettivo di valorizzare l’immenso patrimonio musicale legato a Napoli, intrecciando la riscoperta del repertorio locale con una prospettiva internazionale. L’esperienza delle chamber orchestra nordeuropee ha spinto Benedikt Sauer, il suo fondatore, verso un lavoro su un organico ridotto, composto soprattutto da giovani professionisti del territorio, e programmi ricercati, pensati per coniugare radici e apertura.
Nel corso degli appuntamenti di “Nel petto un Vesuvio”, la compagine verrà affiancata da voci emergenti già protagoniste su palcoscenici nazionali e internazionali: oltre a Irene Celle, Chiara Tirotta, Giulia Lepore, Andrea Calce, Guido Dazzini e Omar Kamata, anche Francesca Manzo, Emanuela De Rosa, Albertina Del Bo e Barbara Massaro.
La rassegna “Nel petto un Vesuvio” è realizzata grazie al sostegno del Ministero della Cultura.