Cultura & Gossip
LIBRI - Bruno Pezzella presenta "Adessità" da MOOKS
28.02.2018 19:14 di Napoli Magazine

Bruno Pezzella presenta Adessità

 

Venerdì 2 marzo alle ore 18.00

 

MOOKS Mondadori - Piazza Vanvitelli 10/a

 

Venerdì 2 marzo alle ore 18.00 secondo appuntamento per il ciclo di conferenze "Assoli", a cura del giornalista e scrittore Bruno Pezzella. Questa volta sarà lo stesso promotore degli incontri a presentare il suo libro: Adessità (Cuzzolin Editore).

 

Adessità (Cuzzolin Editore)

 

Il tempo della provvisorietà e del transito, edito da Cuzzolin, è un testo a metà strada tra la riflessione filosofica ed il racconto. Prende spunto, in modo critico, dalla teoria dell’Immediatism (immediatismo) detta anche dell’adessità (qualcuno la chiama il “Grande Adesso”) del guru cibernetico americano Hakim Bey e di David Gelernter, professore a Yale che lì insegna la scienza dei Computer. Gelernter, favorevole alla bulimia informatica, critico di Obama e del sistema di indottrinamento liberale americano, è stato vittima di attentati. L’adessità è, per questi pensatori l’unica dimensione che ci è rimasta del tempo, è la necessità di vivere sempre in tempo reale, scansando ogni possibile approfondimento e riflessione, rifiutando lo stallo e l’impasse. È il carpe diem in versione terzo millennio, liquido e globale, che oscilla tra Eraclito e Orwel, tra Bauman, Job e Gates. È l’età del 2, del 3, del 4 seguiti da un punto e da uno zero. Formule che nella accezione più specifica sono in relazione con l’informatica, con il digitale, con l’universo web, con la cibernetica; che in senso più ampio significano evoluzione, ridefinizione, modellamento. In questa nuova dimensione temporale tutti in diversa misura, stiamo in un incrocio di emotività stordita, di precarietà del pensiero. Tutti cerchiamo di riconfigurare continuamente le categorie della nostra identità, di capire dove si possa trovare il nostro altro sé, l’alternativa al momento ed al luogo dove ci troviamo, dove siamo diretti, o dove siamo costretti ad andare. Nuovi impulsi delegittimano principi e verità acquisiti, decadono miti e credenze, nuovi sistemi di idee influenzano i modi di essere e di fare; cambia persino il senso di molte parole: amore, amicizia, libertà, intelligenza, bellezza, etica, paura, estasi… E il libro cerca di approfondire soprattutto questo aspetto del cambiamento, considerando come la memoria in giga prevalga su quella umana e come il futuro sia soltanto una proiezione angosciosa dell’adesso. Per capire dove veramente ci troviamo e che cosa possiamo farne delle nostre esistenze individuali e collettive, abbiamo poco tempo. Non più la trascorrenza, non più le cadenze e scadenze dettate dall’uomo, ma piuttosto il transito, incontrollabile, istantaneo. Estraneo. Mettendo insieme storia, mitologia e ricordi personali, il libro analizza lo spazio temporale angusto che separa i pochi attimi che precedono e seguono l’adesso.

 

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di Napoli Magazine

28/02/2018 - 19:14

Bruno Pezzella presenta Adessità

 

Venerdì 2 marzo alle ore 18.00

 

MOOKS Mondadori - Piazza Vanvitelli 10/a

 

Venerdì 2 marzo alle ore 18.00 secondo appuntamento per il ciclo di conferenze "Assoli", a cura del giornalista e scrittore Bruno Pezzella. Questa volta sarà lo stesso promotore degli incontri a presentare il suo libro: Adessità (Cuzzolin Editore).

 

Adessità (Cuzzolin Editore)

 

Il tempo della provvisorietà e del transito, edito da Cuzzolin, è un testo a metà strada tra la riflessione filosofica ed il racconto. Prende spunto, in modo critico, dalla teoria dell’Immediatism (immediatismo) detta anche dell’adessità (qualcuno la chiama il “Grande Adesso”) del guru cibernetico americano Hakim Bey e di David Gelernter, professore a Yale che lì insegna la scienza dei Computer. Gelernter, favorevole alla bulimia informatica, critico di Obama e del sistema di indottrinamento liberale americano, è stato vittima di attentati. L’adessità è, per questi pensatori l’unica dimensione che ci è rimasta del tempo, è la necessità di vivere sempre in tempo reale, scansando ogni possibile approfondimento e riflessione, rifiutando lo stallo e l’impasse. È il carpe diem in versione terzo millennio, liquido e globale, che oscilla tra Eraclito e Orwel, tra Bauman, Job e Gates. È l’età del 2, del 3, del 4 seguiti da un punto e da uno zero. Formule che nella accezione più specifica sono in relazione con l’informatica, con il digitale, con l’universo web, con la cibernetica; che in senso più ampio significano evoluzione, ridefinizione, modellamento. In questa nuova dimensione temporale tutti in diversa misura, stiamo in un incrocio di emotività stordita, di precarietà del pensiero. Tutti cerchiamo di riconfigurare continuamente le categorie della nostra identità, di capire dove si possa trovare il nostro altro sé, l’alternativa al momento ed al luogo dove ci troviamo, dove siamo diretti, o dove siamo costretti ad andare. Nuovi impulsi delegittimano principi e verità acquisiti, decadono miti e credenze, nuovi sistemi di idee influenzano i modi di essere e di fare; cambia persino il senso di molte parole: amore, amicizia, libertà, intelligenza, bellezza, etica, paura, estasi… E il libro cerca di approfondire soprattutto questo aspetto del cambiamento, considerando come la memoria in giga prevalga su quella umana e come il futuro sia soltanto una proiezione angosciosa dell’adesso. Per capire dove veramente ci troviamo e che cosa possiamo farne delle nostre esistenze individuali e collettive, abbiamo poco tempo. Non più la trascorrenza, non più le cadenze e scadenze dettate dall’uomo, ma piuttosto il transito, incontrollabile, istantaneo. Estraneo. Mettendo insieme storia, mitologia e ricordi personali, il libro analizza lo spazio temporale angusto che separa i pochi attimi che precedono e seguono l’adesso.