La terza edizione dei Cantieri25, dedicata ad Alessandro Scarlatti, si è svolta dal 13 al 15 novembre nella Chiesa di Santa Caterina da Siena, registrando una entusiasta partecipazione di studiosi, musicologi, registi, coreografi e appassionati di musica antica. “Uno spazio di autentica utilità per il settore della Musica Antica, dove è possibile interrogarsi e mettersi in discussione reciprocamente, e dove la filologia diventa non un ostacolo ma un punto di partenza per la creatività degli interpreti”, ha dichiarato Federica Castaldo, presidente della Fondazione Pietà de’ Turchini.
L’evento, che ha visto partecipi musicologi e direttori – tra cui Luca Della Libera, Alessandro De Marchi e Federico Maria Sardelli - ha evidenziato quanto il “caso Scarlatti” rappresenti ancora oggi un terreno fertile di scoperte e reinterpretazioni. Significativa la provocazione di Della Libera, che ha messo in luce l’urgenza del progetto editoriale: «Se Scarlatti fosse nato a Berlino, l’Opera Omnia sarebbe stata completata 200 anni fa».
Tra i momenti salienti della tre giorni, la presentazione dell’Edizione Nazionale delle Opere di Alessandro Scarlatti, curata dalla Turchini Edizioni e affidata a una commissione internazionale di 16 studiosi. Federica Castaldo ha sottolineato l’importanza di offrire un servizio rigoroso e utile a chi si occupa della musica del passato, mentre Angela Romagnoli – presidente Comitato Edizione Nazionale Alessandro Scarlatti ha ricordato come l’approvazione ministeriale abbia aperto la strada a collaborazioni con università e centri di ricerca, con l’obiettivo di sviluppare un progetto quinquennale ad alto impatto.
L’edizione ha esplorato anche linguaggi e forme più ampie della cultura musicale barocca, con approfondimenti sulle coreografie francesi in Italia, sulle pratiche sacre, sugli oratori, sulle figure vocali e sugli spazi della devozione, unendo ricerca archivistica e interpretazione contemporanea. Questi percorsi sono culminati nel concerto “Immortali mortali / Mortali immortali”, diretto da Walter Testolin – direttore e musicologo con l’Ensemble RossoPorpora, un raffinato omaggio a Palestrina, Scarlatti e Marino, che ha mostrato la perfetta sintonia tra esecutori e pubblico.
L’evento ha inoltre ospitato dialoghi sul ruolo dell’interprete contemporaneo, con la partecipazione di Andrea De Carlo, scrittore e studioso e Walter Testolin, direttore e musicologo, e ha presentato nuove pubblicazioni discografiche e bibliografiche dedicate alla musica europea per le scene napoletane, il progetto “Leggi Napoli, suona Mondo”, e le Tredici cantate inedite di Alessandro Scarlatti, edizione critica a cura di Valeria La Grotta – musicologa.
Walter Testolin ha chiuso l’edizione con una riflessione sul ruolo del pubblico nella vita di un’opera: «Il cammino che compie un’opera, dall’ispirazione del compositore alla copia in biblioteca, dalla trascrizione allo studio, dalla prova alla scena, è un viaggio fragile e miracoloso. Senza qualcuno disposto ad ascoltare, quel viaggio non potrebbe compiersi».
Con queste parole si è conclusa un’edizione intensa e appassionata, che conferma i Cantieri25 come uno dei luoghi più vivi e autorevoli in Italia per la ricerca musicologica e la prassi esecutiva.
di Napoli Magazine
17/11/2025 - 15:10
La terza edizione dei Cantieri25, dedicata ad Alessandro Scarlatti, si è svolta dal 13 al 15 novembre nella Chiesa di Santa Caterina da Siena, registrando una entusiasta partecipazione di studiosi, musicologi, registi, coreografi e appassionati di musica antica. “Uno spazio di autentica utilità per il settore della Musica Antica, dove è possibile interrogarsi e mettersi in discussione reciprocamente, e dove la filologia diventa non un ostacolo ma un punto di partenza per la creatività degli interpreti”, ha dichiarato Federica Castaldo, presidente della Fondazione Pietà de’ Turchini.
L’evento, che ha visto partecipi musicologi e direttori – tra cui Luca Della Libera, Alessandro De Marchi e Federico Maria Sardelli - ha evidenziato quanto il “caso Scarlatti” rappresenti ancora oggi un terreno fertile di scoperte e reinterpretazioni. Significativa la provocazione di Della Libera, che ha messo in luce l’urgenza del progetto editoriale: «Se Scarlatti fosse nato a Berlino, l’Opera Omnia sarebbe stata completata 200 anni fa».
Tra i momenti salienti della tre giorni, la presentazione dell’Edizione Nazionale delle Opere di Alessandro Scarlatti, curata dalla Turchini Edizioni e affidata a una commissione internazionale di 16 studiosi. Federica Castaldo ha sottolineato l’importanza di offrire un servizio rigoroso e utile a chi si occupa della musica del passato, mentre Angela Romagnoli – presidente Comitato Edizione Nazionale Alessandro Scarlatti ha ricordato come l’approvazione ministeriale abbia aperto la strada a collaborazioni con università e centri di ricerca, con l’obiettivo di sviluppare un progetto quinquennale ad alto impatto.
L’edizione ha esplorato anche linguaggi e forme più ampie della cultura musicale barocca, con approfondimenti sulle coreografie francesi in Italia, sulle pratiche sacre, sugli oratori, sulle figure vocali e sugli spazi della devozione, unendo ricerca archivistica e interpretazione contemporanea. Questi percorsi sono culminati nel concerto “Immortali mortali / Mortali immortali”, diretto da Walter Testolin – direttore e musicologo con l’Ensemble RossoPorpora, un raffinato omaggio a Palestrina, Scarlatti e Marino, che ha mostrato la perfetta sintonia tra esecutori e pubblico.
L’evento ha inoltre ospitato dialoghi sul ruolo dell’interprete contemporaneo, con la partecipazione di Andrea De Carlo, scrittore e studioso e Walter Testolin, direttore e musicologo, e ha presentato nuove pubblicazioni discografiche e bibliografiche dedicate alla musica europea per le scene napoletane, il progetto “Leggi Napoli, suona Mondo”, e le Tredici cantate inedite di Alessandro Scarlatti, edizione critica a cura di Valeria La Grotta – musicologa.
Walter Testolin ha chiuso l’edizione con una riflessione sul ruolo del pubblico nella vita di un’opera: «Il cammino che compie un’opera, dall’ispirazione del compositore alla copia in biblioteca, dalla trascrizione allo studio, dalla prova alla scena, è un viaggio fragile e miracoloso. Senza qualcuno disposto ad ascoltare, quel viaggio non potrebbe compiersi».
Con queste parole si è conclusa un’edizione intensa e appassionata, che conferma i Cantieri25 come uno dei luoghi più vivi e autorevoli in Italia per la ricerca musicologica e la prassi esecutiva.