Cultura & Gossip
SPETTACOLI - Agenda settimanale dal 21 al 27 gennaio 2019 in Campania, programmata dal Circuito Teatro Pubblico Campano
18.01.2019 11:34 di Napoli Magazine

Di seguito, l'agenda settimanale inerente al periodo 21 - 27 gennaio 2019 in programmazione nei teatri di pertinenza del Circuito Teatro Pubblico Campano

 

Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere

Info 0823799612

Mercoledì 23 gennaio, ore 21.00

 

Teatro Delle Rose, Piano Di Sorrento

info 0818786165

Giovedì 24 gennaio, ore 21.00

 

Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei

Info 0818577725 – 3337361628

Da venerdì 25 a domenica 27 gennaio

(feriali ore 20.30, festivi ore 18.15)

 

Nuovo Teatro

diretta da Marco Balsamo

presenta

 

Stefano Accorsi

in

 

Giocando Con Orlando 

Assolo

Tracce, memorie, letture da Orlando furioso di Ludovico Ariosto secondo Marco Baliani

 

adattamento teatrale e regia Marco Baliani

 

scene Mimmo Paladino, impianto scenico Daniele Spisa

costumi Alessandro Lai, luci Luca Barbati

"Dicono che a narrare storie il mondo diventi assai meno terribile, e per tal compito, in questi tempi amari dove a parlare sembra essere solo la realtà, ci siam messi all'opera con passo volatile e leggero, ma per toccare sostanze alte e un sentire sincero.

Trasferire L'Orlando furioso in una presenza teatrale è impresa degna di cavalieri erranti, anzi narranti.

Stefano Accorsi veste i panni di un simile cavaliere e si cimenta con l'opera ariostesca cavalcando il tema oneroso dell'amore e delle sue declinazioni, amore perso sfortunato vincente doloroso sofferente sacrificale gioioso e di certo anche furioso.

Monologando, narrando, disgressionando, le rime ottave del grande poeta risuoneranno in sempre nuove sorprese, in voci all'ascolto inaspettate, in suoni all'orecchio stupiti."

                                                                                                                                                                                                                                             Marco Baliani

 

 

Teatro Italia di Acerra

Info 0818857258, 3333155417

Giovedì 24 gennaio, ore 20.45

 

Teatro S. Alfonso Maria de’ Liguori di Pagani

Info 0815158061, 3381890767

Venerdì 25 gennaio, ore 20.30

 

Teatro Comunale di Lacedonia

info 3346632836 - 3337448095

Sabato 26 gennaio, ore 20.45

 

Teatro Auditorium Tommasiello di Teano

info 0823885096 - 3333782429

Domenica 27 gennaio, ore 18.30

 

Primoatto Produzioni e Nonsoloeventi srl

presentano

 

Maurizio Casagrande  in

 

Mostri a parte

di Maurizio Casagrande e Francesco Velonà 

 

con
Fabio Balsamo, Tiziana De Giacomo, Nicola d’Ortona
Marianna Liguori, Giovanna Rei, Claudia Vietri

 

scene Sissy Granata
costumi Maria Rosaria Riccio

 

regia Maurizio Casagrande

 

Le urla di un uomo che viene trascinato via aprono lo spettacolo. “Ma come fate a guardare questa robaccia… aprite gli occhi… ma non lo vedete che sono tutti mostri!”

Franco, dimenticata rockstar degli anni ’80, è sposato con la più giovane Ursula, conduttrice televisiva di grande successo, fervente ammiratrice negli anni d’oro della sua carriera, ma che oggi è la vera “star” di casa. 

Lui, un artista non particolarmente bravo, ma sincero ed originale, e lei senza grandi capacità, ma priva di scrupoli e bravissima ad approfittare di chiunque per aumentare gli ascolti. Lui completamente fuori luogo nello show business dei giorni nostri, e lei perfettamente inserita nell’effimero mondo della televisione. 

Lui e lei. Un uomo e una donna, ma in realtà il passato ed il presente che si scontrano in campo neutro: Il teatro.

Ursula, quasi per pietà, offre a Franco la possibilità di partecipare alla sua seguitissima trasmissione, ma la cosa si trasforma in un clamoroso flop. Le curve degli ascolti della sua esibizione risultano più basse di quelle della pubblicità, e questo porta alla rottura del rapporto tra i due.

O lui troverà il modo di risalire la china, o lei lo eliminerà dalla sua vita. Ma come fare? Ormai lo spettacolo propone solo robaccia e lui vede solo mostri intorno a lui, non più “sacri”, come un tempo, ma assolutamente “pagani”. Per farcela, dovrebbe diventare uno di loro!

Ed è proprio quello che accadrà quando scoprirà di essere l’erede del dott. Jekyll, ed entrerà in possesso della famosa pozione che riesce a svelare e portare in vita l’altro lato di noi stessi. L’uso della pozione cambierà tutto, e anche Ursula ritroverà per Franco l’antico amore.

Sembra un lieto fine, ma si sa, i finali in cui vissero tutti felici e contenti appartengono alle fiabe, nella realtà la voce di Franco ci porterà al tragico epilogo.

 

 

Teatro Carlo Gesualdo di Avellino

info 0825771620, 3892932553

Giovedì 24 gennaio, ore 21.00

 

Eduardo De Crescenzo

in

Essenze jazz

 

In formazione

Enzo Pietropaoli (contrabbasso), Marcello Di Leonardo (batteria),

Stefano Sabatini (pianoforte), Daniele Scannapieco (sassofono),

Lamberto Curtoni (violoncello), Eduardo De Crescenzo (voce e fisarmonica)

 

Essenze jazz, più che il titolo di un concerto, è la definizione che Eduardo prova a dare oggi alla sua musica, così difficile da contenere nelle consuete “etichette” di genere:

le interpretazioni raffinate e le toccanti afonie dei chansonniers italiani e napoletani che a inizio del XX secolo s’ispirarono alla Francia, il ritmo serrato del vocalizzo scat che scopriva nell’adolescenza nei locali americani sul porto di Napoli dove la sera si suonava il jazz, le suggestioni del Mediterraneo e la passione del mèlos greco che lo ispirano dal mare o dai vicoli della sua città.

Costruisce nel tempo un repertorio che raggiunge vette internazionali di popolarità: Ancora, L’odore del mare, E la musica va… ma la sua espressività si nutre anche della dimensione più intima e poetica di brani come Il racconto della sera, Sarà così … o dei ritmi sincopati di Foglia di the, La vita è un’altra … capaci comunque di attraversare il tempo e le generazioni. Ecco che il concerto diventa il racconto evocativo dei percorsi umani e musicali che hanno nutrito il suo talento. Fino a oggi. Immerso in un eterno presente di cui coglie e restituisce il suono della vita.

Una biografia in note che attraversa il suo repertorio ma anche tutte le esperienze musicali che l’hanno formato e che hanno determinato la sua personalità artistica. Cantante, fisarmonicista, compositore, arrangiatore.

Tanti gli elementi che si possono riconoscere nella sua musica, inscindibili nel suo canto personalissimo ma che comunque non bastano a descrivere l’intensità delle sue esecuzioni, le improvvisazioni libere e geniali che fanno vibrare la platea dei concerti.

Un concerto che finora ha emozionato platee diversissime.

La musica di Eduardo De Crescenzo è complessa, fatta di melodie e armonie colte, di tempi e ritmi sperimentali eppure la sua voce magica, ormai leggendaria, la rende fluida e accessibile anche al grande pubblico.

In formazione una rosa di straordinari musicisti in dialogo continuo con la sua  musica, a tratti assorti e quasi ammaliati da quella voce strumento che può tutto, a tratti protagonisti delle composizioni estemporanee personali e virtuose che si creano durante  il concerto.

 

Teatro Eduardo De Filippo di Agropoli

Info 0974282362, 3383096807

Venerdì 25 gennaio, ore 20.45

 

I due della città del sole

presenta

 

Un ragazzo di campagna

di Peppino De Filippo

 

con Antonio Intorcia, Pierluigi Iorio, Massimo Pagano

 

regia Luigi De Filippo

 

La Bottega di Teatro di Luigi De Filippo nasce per espressa volontà di Luigi, scomparso il 31 marzo del 2018. Fondata dalla signora Laura Tibaldi De Filippo, moglie del Maestro e da alcuni tra i suoi attori più affezionati, la Bottega avrà il compito di continuare l?attività teatrale nel solco tracciato da Luigi.

Rappresentata per la prima volta al Teatro Nuovo di Napoli nel 1931, fu uno dei primi successi dei fratelli De Filippo, Eduardo, Peppino e Titina. Siamo negli anni intorno al 1930, in un paesino di campagna nei dintorni di Napoli.

Giorgio, oppresso dai debiti e con una moglie ex ballerina di varietà, capricciosa ed amante della bella vita, vuol combinare un matrimonio d’interesse tra il fratellastro Pasqualino e la bella Lucia, figlia di un ricco possidente del paese.

La vicenda, nella quale si disegnano comicamente tipi e caratteri della campagna napoletana del 1930, profuma di semplici ma sinceri sentimenti di un mondo perduto che appartiene al paese dell’anima che è quello della memoria.

In questa commedia si riconoscono i primi segni di quello che poi con il tempo caratterizzerà il Teatro dei De Filippo e cioè la capacità di portare alla ribalta in modo leggero temi importanti. Il pubblico si diverte, ma la sua risata non è di semplice evasione ma di apprendimento e riflessione.?

 

 

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

info 0823444051

Sabato 26, ore 20.45, e domenica 27 gennaio, ore 18.00

 

Nuovo Teatro

diretta da Marco Balsamo

presenta

 

Isa Danieli, Giuliana De Sio

in

 

Le Signorine

di Gianni Clementi, traduzione Antonio Grosso

 

la voce del mago è di Sergio Rubini

 

scene Carmelo Giammello, costumi Chiara Aversano, luci Luigi Biondi

 

regia Pierpaolo Sepe

 

Due sorelle zitelle, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. È in una piccola storica merceria in un vicolo di napoli, ormai circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran parte della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto, ma dignitoso appartamento poco lontano.

Una vita scandita dalla monotona, ma rassicurante ripetizione degli avvenimenti. Addolorata, dopo una vita condotta all’insegna del sacrificio e del risparmio, cui è stata obbligata dalla sorella, vuole finalmente godersi la vita.

Rosaria, che ha fatto dell’avarizia e dell’accumulo il fine della propria esistenza, non ha nessuna intenzione di intaccare il cospicuo conto bancario, cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni. Anche l’uso del televisore, con conseguente consumo di energia elettrica, può generare un diverbio.

Costrette a una faticosa convivenza, le due ‘signorine’, ormai ben oltre l’età da matrimonio, non possono neanche contare su una vita privata a distrarle da quella familiare. Le poche notizie che gli giungono dal mondo provengono dai pettegolezzi dei parenti o dai reality in televisione.

L’unico vero sfogo per Rosaria e Addolorata sembra essere il loro continuo provocarsi a vicenda, a suon di esilaranti battibecchi senza esclusione di colpi.

Rosaria domina e Addolorata, a malincuore, subisce. Ma proprio quando le due sorelle sembrano destinate a questo gioco delle parti, un inaspettato incidente capovolgerà le loro sorti, offrendo finalmente ad Addolorata l’occasione di mettere in atto una vendetta covata da troppi anni …

Le Signorine è una commedia che sa sfruttare abilmente la comicità che si cela dietro al tragico quotidiano, soprattutto grazie a due formidabili attrici del nostro teatro, che trasformano i litigi e le miserie delle due sorelle, in occasioni continue di gag e di risate.

Nella loro veracità napoletana, Rosaria e Addolorata sanno farci divertire e commuovere, raccontando con grande ironia, gioie e dolori della vita familiare. Un testo irriverente e poetico che ci ricorda come la famiglia sia il luogo dove ci è permesso dare il peggio di noi, senza il rischio di perdere i legami più importanti.

 

 

Teatro Carlo Gesualdo di Avellino

info 0825771620, 3892932553

Sabato 26, ore 21.00, e domenica 27 gennaio, ore 18.00

 

Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro

presenta

 

Lina Sastri

in

 

Appunti di viaggio

biografia in musica

scritto e diretto da Lina Sastri

 

con

Filippo D'Allio, chitarra

Gennaro Desiderio, violino

Salvatore Minale, percussioni

Gianni Minale, fiati

Salvatore Piedepalumbo, fisarmonica e tastiere

Antonello Buonocore, contrabbasso

 

Un racconto libero della vita artistica di Lina Sastri, dal debutto in Masaniello, alle prime esperienze teatrali con Eduardo e Patroni Griffi, dal cinema alla musica, all'invenzione del suo teatro musicale.

E così, di volta in volta, il racconto si anima di citazioni di prosa, da Filumena Marturano di Eduardo a Pirandello a La casa di Ninetta della stessa attrice autrice, ma si anima soprattutto di musica, da Assaje scritta da Pino Daniele per il film Mi manda Picone alla Madonna de lu Carmine di Roberto De Simone per spettacolo Masaniello, da Reginella cantata per la prima volta a Cinecittà in una serata dedicata alla commemorazione di Anna Magnani, a Maruzzella, da Gracias a la vida di Violeta Parra ad Alfonsina y el mar, dal tango al bolero, alle tammurriate popolari, dai classici napoletani ai brani inediti scritti per lei dai nuovi compositori e autori napoletani.

Un viaggio nel teatro, nella musica e nel cinema italiano, attraverso i racconti di vita vissuta, di incontri indimenticabili con le eccellenze artistiche del nostro paese, brani poetici e di drammaturgia di grandi autori e registi, brani musicali della grande tradizione classica napoletana e internazionale, tutto liberamente e semplicemente proposto da Lina Sastri, accompagnata in scena dai suoi valentissimi musicisti pronti a seguirla ad ogni invito o suggerimento musicale.

Un viaggio nell'anima che ogni sera si rinnova liberamente, sull'onda dell'emozione, delle parole e della musica.

 

 

Note di Lina Sastri

Era il 1976, una ragazzina di 17 anni, timidissima e scontrosa, con tanta voglia di assoluto, e nessun adattamento al compromesso della vita, quindi con un grande disagio di vivere, vede per la prima volta il palcoscenico e sceglie di fare l’attrice, fulminata da una vocazione annunciata già da quando era piccolissima, e neanche sapeva che il teatro esistesse, ma ne respirava il rito con il profumo di incenso di chiesa.

Su quel palco respira la libertà, e non ci pensa un attimo a lasciare la casa, genitori, tutto, così… senza un soldo, senza una certezza, senza niente, con una forza e una sfrontatezza che solo la giovinezza può dare, per inseguire quel sogno di libertà e di assoluto, quell’aria di vita che sentiva solo sul palcoscenico.

Ed è Masaniello di Armando Pugliese, spettacolo di strada e di innovazione, sotto una tenda da circo, spettacolo di parole, canto, musica, che la vede debuttare come una piccola mendicante che inneggia, rabbiosa, alla giustizia, rivolgendosi, in un inno scritto da Roberto De Simone, alla Madonna, la Madonna nera del Carmine, quella madonna che poi tornerà spesso nel suo percorso artistico.

E poi arriva il teatro, quello con il sipario rosso di velluto, le regole della recitazione, un mondo sconosciuto e misterioso, che l’avvolge e la terrorizza ma che sempre la fa sentire se stessa, come mai le riesce nella vita.

Un salto… ed è attrice! Patroni Griffi la sceglie e l’accoglie, e lei, sconosciuta fa la prima donna in spettacoli di Goldoni, Pirandello, Fassbinder, Dumas. E poi Eduardo, il grande Eduardo De Filippo: un incontro del destino, timido all'inizio, come tutti i grandi amori. Prima quasi una comparsa, poi una battuta, poi due, poi una sostituzione, il destino che sempre decide, poi Natale in casa Cupiello, e altro ancora.

Un percorso che l’avrebbe portata anni dopo a incontrare Luca De Filippo e ad interpretare con lui e la regia di Francesco Rosi il difcile e bellissimo personaggio di Filumena Marturano.

E intanto il cinema, grande seduttore, arriva a rubarla al teatro: Nanni Moretti, Gianfranco Mingozzi, fno a Nanny Loy regista di quel Mi manda Picone, con Giancarlo Giannini che le cambia la vita e la fa sentire veramente in una favola, nel mondo dorato del cinema.

Il primo David di Donatello, il primo Nastro d'Argento e la musica di Pino Daniele che le scrive una canzone per il film, prima ancora che il film uscisse al cinema quando nessuno la conosceva ancora, se non come una giovane e promettente attrice di teatro, quando, una sera, a Cinecittà, di nuovo è il destino a decidere. Sostituisce qualcuno, lei, sconosciuta, in una serata dedicata alla commemorazione della grande Anna Magnani, e la Magnani – da lontano - la tiene a battesimo, fno ad interpretarla, poi, la Magnani, nel flm in celluloide di Carlo Lizzani. Quella sera le viene chiesto di cantare una canzone napoletana che la Magnani amava molto: Reginella. Ecco, la musica è arrivata!

E canta per la prima volta canta una canzone napoletana in pubblico e scopre che è bella quella musica napoletana antica che lei da ragazzina un po’ commiserava quando la sentiva cantare nel vicolo in cui era nata.

E decide di cantare, scegliendo fra tante, le canzoni che le ricordano qualcosa, quelle che conosce intimamente, quelle che cantava sua madre, senza impararle, perché le conosce con il cuore, con la voce, con l’anima, perché fanno parte della sua vita, della sua infanzia, sono odori, sapori, ricordi, visioni, sono la sua profonda identità.

Arriva anche il primo cd e sperimenta il ritmo, anche quello le appartiene, come la melodia è della madre, il ritmo è suo padre, che va e che viene dal Sud America portando nel vicolo dove è nata, nella piccola casa napoletana dell’infanzia, il bolero, il fado, il mambo, il tango.

Di nuovo il teatro, la commedia musicale, da Medea di Portamedina a Gilda Mignonette, e poi la tragedia, Medea, Elettra, fno all'Opera da tre soldi e la casa di Bernarda Alba. E ancora il cinema, che la premia con David di Donatello, dopo Mi panda Picone, per Segreti Segreti di Giuseppe Bertolucci e L'Inchiesta di Damiano Damiani, e le nominations per Celluloide di Carlo Lizzani, Vite Strozzate di Ricky Tognazzi e molti altri.

Fino a Baaria di Giuseppe Tornatore, To Rome with Love di Woody Allen. E poi la musica che sempre chiama, incanto antico, che si infla con forza nella sua vita divisa ormai fra teatro cinema e musica.

Ma cantare non le basta, ha bisogno di farla diventare teatro quella musica. E così nascono spettacoli di prosa, poesia, musica e danza, che immagina, scrive, dirige e produce. La musica diventa teatro. Cuore mio è il primo spettacolo, subito dopo Corpo celeste, Mese mariano dedicato a Salvatore Di Giacomo e poi ancora Lina rossa, Linapolina e tanti altri.

 

 

Teatro delle Arti di Salerno

info 089221807

Sabato 26, ore 21.00, e domenica 27 gennaio, ore 18.30

 

Centro Teatro Meridionale

presenta

 

Domenico Pantano e Maria Lauria

in

 

Molto rumore per nulla

di William Shakespeare

 

con Marco Prosperini

 

regia Domenico Pantano

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SPETTACOLI - Agenda settimanale dal 21 al 27 gennaio 2019 in Campania, programmata dal Circuito Teatro Pubblico Campano

di Napoli Magazine

18/01/2024 - 11:34

Di seguito, l'agenda settimanale inerente al periodo 21 - 27 gennaio 2019 in programmazione nei teatri di pertinenza del Circuito Teatro Pubblico Campano

 

Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere

Info 0823799612

Mercoledì 23 gennaio, ore 21.00

 

Teatro Delle Rose, Piano Di Sorrento

info 0818786165

Giovedì 24 gennaio, ore 21.00

 

Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei

Info 0818577725 – 3337361628

Da venerdì 25 a domenica 27 gennaio

(feriali ore 20.30, festivi ore 18.15)

 

Nuovo Teatro

diretta da Marco Balsamo

presenta

 

Stefano Accorsi

in

 

Giocando Con Orlando 

Assolo

Tracce, memorie, letture da Orlando furioso di Ludovico Ariosto secondo Marco Baliani

 

adattamento teatrale e regia Marco Baliani

 

scene Mimmo Paladino, impianto scenico Daniele Spisa

costumi Alessandro Lai, luci Luca Barbati

"Dicono che a narrare storie il mondo diventi assai meno terribile, e per tal compito, in questi tempi amari dove a parlare sembra essere solo la realtà, ci siam messi all'opera con passo volatile e leggero, ma per toccare sostanze alte e un sentire sincero.

Trasferire L'Orlando furioso in una presenza teatrale è impresa degna di cavalieri erranti, anzi narranti.

Stefano Accorsi veste i panni di un simile cavaliere e si cimenta con l'opera ariostesca cavalcando il tema oneroso dell'amore e delle sue declinazioni, amore perso sfortunato vincente doloroso sofferente sacrificale gioioso e di certo anche furioso.

Monologando, narrando, disgressionando, le rime ottave del grande poeta risuoneranno in sempre nuove sorprese, in voci all'ascolto inaspettate, in suoni all'orecchio stupiti."

                                                                                                                                                                                                                                             Marco Baliani

 

 

Teatro Italia di Acerra

Info 0818857258, 3333155417

Giovedì 24 gennaio, ore 20.45

 

Teatro S. Alfonso Maria de’ Liguori di Pagani

Info 0815158061, 3381890767

Venerdì 25 gennaio, ore 20.30

 

Teatro Comunale di Lacedonia

info 3346632836 - 3337448095

Sabato 26 gennaio, ore 20.45

 

Teatro Auditorium Tommasiello di Teano

info 0823885096 - 3333782429

Domenica 27 gennaio, ore 18.30

 

Primoatto Produzioni e Nonsoloeventi srl

presentano

 

Maurizio Casagrande  in

 

Mostri a parte

di Maurizio Casagrande e Francesco Velonà 

 

con
Fabio Balsamo, Tiziana De Giacomo, Nicola d’Ortona
Marianna Liguori, Giovanna Rei, Claudia Vietri

 

scene Sissy Granata
costumi Maria Rosaria Riccio

 

regia Maurizio Casagrande

 

Le urla di un uomo che viene trascinato via aprono lo spettacolo. “Ma come fate a guardare questa robaccia… aprite gli occhi… ma non lo vedete che sono tutti mostri!”

Franco, dimenticata rockstar degli anni ’80, è sposato con la più giovane Ursula, conduttrice televisiva di grande successo, fervente ammiratrice negli anni d’oro della sua carriera, ma che oggi è la vera “star” di casa. 

Lui, un artista non particolarmente bravo, ma sincero ed originale, e lei senza grandi capacità, ma priva di scrupoli e bravissima ad approfittare di chiunque per aumentare gli ascolti. Lui completamente fuori luogo nello show business dei giorni nostri, e lei perfettamente inserita nell’effimero mondo della televisione. 

Lui e lei. Un uomo e una donna, ma in realtà il passato ed il presente che si scontrano in campo neutro: Il teatro.

Ursula, quasi per pietà, offre a Franco la possibilità di partecipare alla sua seguitissima trasmissione, ma la cosa si trasforma in un clamoroso flop. Le curve degli ascolti della sua esibizione risultano più basse di quelle della pubblicità, e questo porta alla rottura del rapporto tra i due.

O lui troverà il modo di risalire la china, o lei lo eliminerà dalla sua vita. Ma come fare? Ormai lo spettacolo propone solo robaccia e lui vede solo mostri intorno a lui, non più “sacri”, come un tempo, ma assolutamente “pagani”. Per farcela, dovrebbe diventare uno di loro!

Ed è proprio quello che accadrà quando scoprirà di essere l’erede del dott. Jekyll, ed entrerà in possesso della famosa pozione che riesce a svelare e portare in vita l’altro lato di noi stessi. L’uso della pozione cambierà tutto, e anche Ursula ritroverà per Franco l’antico amore.

Sembra un lieto fine, ma si sa, i finali in cui vissero tutti felici e contenti appartengono alle fiabe, nella realtà la voce di Franco ci porterà al tragico epilogo.

 

 

Teatro Carlo Gesualdo di Avellino

info 0825771620, 3892932553

Giovedì 24 gennaio, ore 21.00

 

Eduardo De Crescenzo

in

Essenze jazz

 

In formazione

Enzo Pietropaoli (contrabbasso), Marcello Di Leonardo (batteria),

Stefano Sabatini (pianoforte), Daniele Scannapieco (sassofono),

Lamberto Curtoni (violoncello), Eduardo De Crescenzo (voce e fisarmonica)

 

Essenze jazz, più che il titolo di un concerto, è la definizione che Eduardo prova a dare oggi alla sua musica, così difficile da contenere nelle consuete “etichette” di genere:

le interpretazioni raffinate e le toccanti afonie dei chansonniers italiani e napoletani che a inizio del XX secolo s’ispirarono alla Francia, il ritmo serrato del vocalizzo scat che scopriva nell’adolescenza nei locali americani sul porto di Napoli dove la sera si suonava il jazz, le suggestioni del Mediterraneo e la passione del mèlos greco che lo ispirano dal mare o dai vicoli della sua città.

Costruisce nel tempo un repertorio che raggiunge vette internazionali di popolarità: Ancora, L’odore del mare, E la musica va… ma la sua espressività si nutre anche della dimensione più intima e poetica di brani come Il racconto della sera, Sarà così … o dei ritmi sincopati di Foglia di the, La vita è un’altra … capaci comunque di attraversare il tempo e le generazioni. Ecco che il concerto diventa il racconto evocativo dei percorsi umani e musicali che hanno nutrito il suo talento. Fino a oggi. Immerso in un eterno presente di cui coglie e restituisce il suono della vita.

Una biografia in note che attraversa il suo repertorio ma anche tutte le esperienze musicali che l’hanno formato e che hanno determinato la sua personalità artistica. Cantante, fisarmonicista, compositore, arrangiatore.

Tanti gli elementi che si possono riconoscere nella sua musica, inscindibili nel suo canto personalissimo ma che comunque non bastano a descrivere l’intensità delle sue esecuzioni, le improvvisazioni libere e geniali che fanno vibrare la platea dei concerti.

Un concerto che finora ha emozionato platee diversissime.

La musica di Eduardo De Crescenzo è complessa, fatta di melodie e armonie colte, di tempi e ritmi sperimentali eppure la sua voce magica, ormai leggendaria, la rende fluida e accessibile anche al grande pubblico.

In formazione una rosa di straordinari musicisti in dialogo continuo con la sua  musica, a tratti assorti e quasi ammaliati da quella voce strumento che può tutto, a tratti protagonisti delle composizioni estemporanee personali e virtuose che si creano durante  il concerto.

 

Teatro Eduardo De Filippo di Agropoli

Info 0974282362, 3383096807

Venerdì 25 gennaio, ore 20.45

 

I due della città del sole

presenta

 

Un ragazzo di campagna

di Peppino De Filippo

 

con Antonio Intorcia, Pierluigi Iorio, Massimo Pagano

 

regia Luigi De Filippo

 

La Bottega di Teatro di Luigi De Filippo nasce per espressa volontà di Luigi, scomparso il 31 marzo del 2018. Fondata dalla signora Laura Tibaldi De Filippo, moglie del Maestro e da alcuni tra i suoi attori più affezionati, la Bottega avrà il compito di continuare l?attività teatrale nel solco tracciato da Luigi.

Rappresentata per la prima volta al Teatro Nuovo di Napoli nel 1931, fu uno dei primi successi dei fratelli De Filippo, Eduardo, Peppino e Titina. Siamo negli anni intorno al 1930, in un paesino di campagna nei dintorni di Napoli.

Giorgio, oppresso dai debiti e con una moglie ex ballerina di varietà, capricciosa ed amante della bella vita, vuol combinare un matrimonio d’interesse tra il fratellastro Pasqualino e la bella Lucia, figlia di un ricco possidente del paese.

La vicenda, nella quale si disegnano comicamente tipi e caratteri della campagna napoletana del 1930, profuma di semplici ma sinceri sentimenti di un mondo perduto che appartiene al paese dell’anima che è quello della memoria.

In questa commedia si riconoscono i primi segni di quello che poi con il tempo caratterizzerà il Teatro dei De Filippo e cioè la capacità di portare alla ribalta in modo leggero temi importanti. Il pubblico si diverte, ma la sua risata non è di semplice evasione ma di apprendimento e riflessione.?

 

 

Teatro Comunale Costantino Parravano di Caserta

info 0823444051

Sabato 26, ore 20.45, e domenica 27 gennaio, ore 18.00

 

Nuovo Teatro

diretta da Marco Balsamo

presenta

 

Isa Danieli, Giuliana De Sio

in

 

Le Signorine

di Gianni Clementi, traduzione Antonio Grosso

 

la voce del mago è di Sergio Rubini

 

scene Carmelo Giammello, costumi Chiara Aversano, luci Luigi Biondi

 

regia Pierpaolo Sepe

 

Due sorelle zitelle, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. È in una piccola storica merceria in un vicolo di napoli, ormai circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran parte della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto, ma dignitoso appartamento poco lontano.

Una vita scandita dalla monotona, ma rassicurante ripetizione degli avvenimenti. Addolorata, dopo una vita condotta all’insegna del sacrificio e del risparmio, cui è stata obbligata dalla sorella, vuole finalmente godersi la vita.

Rosaria, che ha fatto dell’avarizia e dell’accumulo il fine della propria esistenza, non ha nessuna intenzione di intaccare il cospicuo conto bancario, cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni. Anche l’uso del televisore, con conseguente consumo di energia elettrica, può generare un diverbio.

Costrette a una faticosa convivenza, le due ‘signorine’, ormai ben oltre l’età da matrimonio, non possono neanche contare su una vita privata a distrarle da quella familiare. Le poche notizie che gli giungono dal mondo provengono dai pettegolezzi dei parenti o dai reality in televisione.

L’unico vero sfogo per Rosaria e Addolorata sembra essere il loro continuo provocarsi a vicenda, a suon di esilaranti battibecchi senza esclusione di colpi.

Rosaria domina e Addolorata, a malincuore, subisce. Ma proprio quando le due sorelle sembrano destinate a questo gioco delle parti, un inaspettato incidente capovolgerà le loro sorti, offrendo finalmente ad Addolorata l’occasione di mettere in atto una vendetta covata da troppi anni …

Le Signorine è una commedia che sa sfruttare abilmente la comicità che si cela dietro al tragico quotidiano, soprattutto grazie a due formidabili attrici del nostro teatro, che trasformano i litigi e le miserie delle due sorelle, in occasioni continue di gag e di risate.

Nella loro veracità napoletana, Rosaria e Addolorata sanno farci divertire e commuovere, raccontando con grande ironia, gioie e dolori della vita familiare. Un testo irriverente e poetico che ci ricorda come la famiglia sia il luogo dove ci è permesso dare il peggio di noi, senza il rischio di perdere i legami più importanti.

 

 

Teatro Carlo Gesualdo di Avellino

info 0825771620, 3892932553

Sabato 26, ore 21.00, e domenica 27 gennaio, ore 18.00

 

Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro

presenta

 

Lina Sastri

in

 

Appunti di viaggio

biografia in musica

scritto e diretto da Lina Sastri

 

con

Filippo D'Allio, chitarra

Gennaro Desiderio, violino

Salvatore Minale, percussioni

Gianni Minale, fiati

Salvatore Piedepalumbo, fisarmonica e tastiere

Antonello Buonocore, contrabbasso

 

Un racconto libero della vita artistica di Lina Sastri, dal debutto in Masaniello, alle prime esperienze teatrali con Eduardo e Patroni Griffi, dal cinema alla musica, all'invenzione del suo teatro musicale.

E così, di volta in volta, il racconto si anima di citazioni di prosa, da Filumena Marturano di Eduardo a Pirandello a La casa di Ninetta della stessa attrice autrice, ma si anima soprattutto di musica, da Assaje scritta da Pino Daniele per il film Mi manda Picone alla Madonna de lu Carmine di Roberto De Simone per spettacolo Masaniello, da Reginella cantata per la prima volta a Cinecittà in una serata dedicata alla commemorazione di Anna Magnani, a Maruzzella, da Gracias a la vida di Violeta Parra ad Alfonsina y el mar, dal tango al bolero, alle tammurriate popolari, dai classici napoletani ai brani inediti scritti per lei dai nuovi compositori e autori napoletani.

Un viaggio nel teatro, nella musica e nel cinema italiano, attraverso i racconti di vita vissuta, di incontri indimenticabili con le eccellenze artistiche del nostro paese, brani poetici e di drammaturgia di grandi autori e registi, brani musicali della grande tradizione classica napoletana e internazionale, tutto liberamente e semplicemente proposto da Lina Sastri, accompagnata in scena dai suoi valentissimi musicisti pronti a seguirla ad ogni invito o suggerimento musicale.

Un viaggio nell'anima che ogni sera si rinnova liberamente, sull'onda dell'emozione, delle parole e della musica.

 

 

Note di Lina Sastri

Era il 1976, una ragazzina di 17 anni, timidissima e scontrosa, con tanta voglia di assoluto, e nessun adattamento al compromesso della vita, quindi con un grande disagio di vivere, vede per la prima volta il palcoscenico e sceglie di fare l’attrice, fulminata da una vocazione annunciata già da quando era piccolissima, e neanche sapeva che il teatro esistesse, ma ne respirava il rito con il profumo di incenso di chiesa.

Su quel palco respira la libertà, e non ci pensa un attimo a lasciare la casa, genitori, tutto, così… senza un soldo, senza una certezza, senza niente, con una forza e una sfrontatezza che solo la giovinezza può dare, per inseguire quel sogno di libertà e di assoluto, quell’aria di vita che sentiva solo sul palcoscenico.

Ed è Masaniello di Armando Pugliese, spettacolo di strada e di innovazione, sotto una tenda da circo, spettacolo di parole, canto, musica, che la vede debuttare come una piccola mendicante che inneggia, rabbiosa, alla giustizia, rivolgendosi, in un inno scritto da Roberto De Simone, alla Madonna, la Madonna nera del Carmine, quella madonna che poi tornerà spesso nel suo percorso artistico.

E poi arriva il teatro, quello con il sipario rosso di velluto, le regole della recitazione, un mondo sconosciuto e misterioso, che l’avvolge e la terrorizza ma che sempre la fa sentire se stessa, come mai le riesce nella vita.

Un salto… ed è attrice! Patroni Griffi la sceglie e l’accoglie, e lei, sconosciuta fa la prima donna in spettacoli di Goldoni, Pirandello, Fassbinder, Dumas. E poi Eduardo, il grande Eduardo De Filippo: un incontro del destino, timido all'inizio, come tutti i grandi amori. Prima quasi una comparsa, poi una battuta, poi due, poi una sostituzione, il destino che sempre decide, poi Natale in casa Cupiello, e altro ancora.

Un percorso che l’avrebbe portata anni dopo a incontrare Luca De Filippo e ad interpretare con lui e la regia di Francesco Rosi il difcile e bellissimo personaggio di Filumena Marturano.

E intanto il cinema, grande seduttore, arriva a rubarla al teatro: Nanni Moretti, Gianfranco Mingozzi, fno a Nanny Loy regista di quel Mi manda Picone, con Giancarlo Giannini che le cambia la vita e la fa sentire veramente in una favola, nel mondo dorato del cinema.

Il primo David di Donatello, il primo Nastro d'Argento e la musica di Pino Daniele che le scrive una canzone per il film, prima ancora che il film uscisse al cinema quando nessuno la conosceva ancora, se non come una giovane e promettente attrice di teatro, quando, una sera, a Cinecittà, di nuovo è il destino a decidere. Sostituisce qualcuno, lei, sconosciuta, in una serata dedicata alla commemorazione della grande Anna Magnani, e la Magnani – da lontano - la tiene a battesimo, fno ad interpretarla, poi, la Magnani, nel flm in celluloide di Carlo Lizzani. Quella sera le viene chiesto di cantare una canzone napoletana che la Magnani amava molto: Reginella. Ecco, la musica è arrivata!

E canta per la prima volta canta una canzone napoletana in pubblico e scopre che è bella quella musica napoletana antica che lei da ragazzina un po’ commiserava quando la sentiva cantare nel vicolo in cui era nata.

E decide di cantare, scegliendo fra tante, le canzoni che le ricordano qualcosa, quelle che conosce intimamente, quelle che cantava sua madre, senza impararle, perché le conosce con il cuore, con la voce, con l’anima, perché fanno parte della sua vita, della sua infanzia, sono odori, sapori, ricordi, visioni, sono la sua profonda identità.

Arriva anche il primo cd e sperimenta il ritmo, anche quello le appartiene, come la melodia è della madre, il ritmo è suo padre, che va e che viene dal Sud America portando nel vicolo dove è nata, nella piccola casa napoletana dell’infanzia, il bolero, il fado, il mambo, il tango.

Di nuovo il teatro, la commedia musicale, da Medea di Portamedina a Gilda Mignonette, e poi la tragedia, Medea, Elettra, fno all'Opera da tre soldi e la casa di Bernarda Alba. E ancora il cinema, che la premia con David di Donatello, dopo Mi panda Picone, per Segreti Segreti di Giuseppe Bertolucci e L'Inchiesta di Damiano Damiani, e le nominations per Celluloide di Carlo Lizzani, Vite Strozzate di Ricky Tognazzi e molti altri.

Fino a Baaria di Giuseppe Tornatore, To Rome with Love di Woody Allen. E poi la musica che sempre chiama, incanto antico, che si infla con forza nella sua vita divisa ormai fra teatro cinema e musica.

Ma cantare non le basta, ha bisogno di farla diventare teatro quella musica. E così nascono spettacoli di prosa, poesia, musica e danza, che immagina, scrive, dirige e produce. La musica diventa teatro. Cuore mio è il primo spettacolo, subito dopo Corpo celeste, Mese mariano dedicato a Salvatore Di Giacomo e poi ancora Lina rossa, Linapolina e tanti altri.

 

 

Teatro delle Arti di Salerno

info 089221807

Sabato 26, ore 21.00, e domenica 27 gennaio, ore 18.30

 

Centro Teatro Meridionale

presenta

 

Domenico Pantano e Maria Lauria

in

 

Molto rumore per nulla

di William Shakespeare

 

con Marco Prosperini

 

regia Domenico Pantano