Teatro Italia di Acerra
Info 0818857258, 3333155417
Lunedì 4 e martedì 5 dicembre, ore 20.30
Teatro Eduardo De Filippo di Agropoli
Info 0974282362, 3383096807
Giovedì 7 dicembre, ore 20.45
Teatro Diana di Nocera Inferiore
info 3347009811
Venerdì 8 dicembre, ore 20.45
Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
Info 0823799612
Sabato 9 dicembre, ore 21.00
Cose Production
presenta
Sal Da Vinci in
Italiano di Napoli
scritto da Alessandro Siani e Sal Da Vinci
con Davide Marotta, Ernesto Lama, Lello Radice, Gaia Bassi
Corpo di ballo
Deborah Frittelli, Viola Capelli, Ilaria Cristiano, Martina Giacomini, Marco Pipani,
Francesco Mottisi, Salvatore Perugini, Tommaso Daigoro De Bernardi
Musicisti
Maurizio Bosnia, Gianluca Mirra, Gaetano Diodato,
Sasà Dell’Aversano, Antonio Mambelli, Maurizio Fiordiliso
coreografie Marcello e Mommo Sacchetta
disegno luci Francesco Adinolfi, scene Roberto Crea
scenotecnica Fratelli Giustiniani, ideazione costumi Claudia Tortora
progettazione costumi Daniela Antoci
sartoria Romeo Gigli Plus, make-up Kriss Barone
regia Alessandro Siani
Italiano di Napoli è il nome di questa nuova commedia musicale di Sal Da Vinci:
una riflessione sulla nostra identità di napoletani, di italiani, di cittadini della Repubblica dei Sentimenti. Che poi in fondo, nei sentimenti la sua canzone ha sempre abitato, proprio lì, tra passione e sentimento. Affiancato da una variegata compagnia fatta di attori, fantasisti, acrobati, un trascinante corpo di ballo e un’orchestra dal vivo composta da 6 elementi, Sal racconta la sua versione dei fatti.
In programma brani dal suo ultimo album, “Non si fanno prigionieri”, che esplora i temi a lui più cari da un punto di vista nuovo, frutto anche della partecipazione e collaborazione con i più grandi autori della canzone italiana, tra i quali spicca il grande Renato Zero, con cui Sal ha condiviso molti brani dell’album ed un emozionante duetto.
L’artista racconta il suo punto di vista sul sentimento attraverso i grandi pezzi della sua produzione musicale, senza tralasciare sorprendenti incursioni nel repertorio della musica italiana e della canzone napoletana.
Ogni passaggio è lo spunto per una riflessione, un aneddoto, uno sketch. Ogni canzone è la tessera di un affascinante puzzle che diventa l’essenza della nostra anima, dei nostri pensieri, delle nostre emozioni.
Uno spettacolo che diverte grazie ai guizzi comici di Davide Marotta e Lello Radice, affascina con la talentuosa Lorena Cacciatore, commuove e fa riflettere. Un viaggio suggestivo e incantato che, grazie alla prodigiosa voce di Sal Da Vinci, fa vibrare, ancora una volta, le corde del cuore.
C’è un mondo dove la poesia e la musica si incontrano: il teatro! Un luogo vibrante e coinvolgente, le sue strade sono vissute da abitanti magici e surreali… le piazze ricche di saltimbanchi acrobati e voci della luna…e poi i vicoli stretti con muri antichi che si aprono verso il mare ossia verso I infinito.
In questo infinito si alterneranno le note, le canzoni e i racconti del protagonista ed ideatore Sai Da Vinci.
Un italiano di Napoli che attraverso la sua musica ci trascinerà verso un mondo più vero, senza pregiudizi nè differenze, perché in fondo sono le differenze a renderci speciali. L’Italia non é uno stivale, ma un essere umano. Le città sono gli organi vitali.
Milano potrebbe essere il cervello…Roma l’anima e Napoli il cuore, ma tutto è nelle mani del pubblico.
Si nelle mani, perché saranno i vostri applausi, i vostri silenzi e le vostre risate a decretare se per due ore avete vissuto una favola o per una volta e dico una volta, la realtà di questo pazzo paese può essere meravigliosa ad occhi aperti!
Alessandro Siani.
Teatro La Provvidenza di Vallo Della Lucania
info 0974717089
Martedì 5 dicembre, ore 20.45
Teatro Auditorium Tommasiello di Teano
info 0823885096 – 3333782429
Giovedì 7 dicembre, ore 20.45
Teatro Comunale di Lacedonia
info 3346632836 - 3337448095
Venerdì 8 dicembre, ore 20.45
Compagnia Enfi Teatro
Presenta
Biagio Izzo in
Di’ che ti manda Picone
testo di Lucio Aiello
con Rocío Muñoz Morales
e con
Mario Porfito, Lucio Aiello, Agostino Chiummariello, Rosa Miranda,
Antonio Romano, Arduino Speranza, Felicia Del Prete
scene Luigi Ferrigno
disegno luci Gigi Ascione
costumi Anna Zaccarini
regia Giuseppe Miale Di Mauro
dedicato A Elvio Porta
Nel 1984 uscì il film diretto da Nanni Loy, Mi manda Picone, che raccontava la storia di un operaio dell’Italsider di Bagnoli che per protestare contro la chiusura della fabbrica si diede fuoco davanti al consiglio comunale sotto gli occhi della moglie e del figlio piccolo.
Nel 1984 io avevo 9 anni e molto probabilmente il film non lo vidi nemmeno (ho poi recuperato crescendo) ma ricordo perfettamente che nella mia famiglia quando c’era da fare qualche incontro importante o qualche faccenda delicata, si diceva: «Di’ che ti manda Picone».
Per anni mi sono chiesto chi fosse quel fantomatico Picone, che solo a nominarlo come faceva Giannini nel film rilasciava crediti e possibilità, poi con il tempo ho capito cosa voleva dire quella frase. Così, quando mi hanno chiamato per curare la regia di questo testo che partendo dal film racconta che fine ha fatto quel bambino che ha visto il padre scomparire inghiottito dalle fiamme, ho fatto un tuffo nella mia infanzia.
In quell’universo in cui i bambini si isolano e creano il loro mondo personale. Come Antonio Picone, alias Biagio Izzo, che ormai adulto si isola nella vecchia casa di famiglia e vive nel ricordo di un padre andato via troppo presto. Intanto si è fidanzato e ben presto scoprirà che la sua donna aspetta un bambino.
Ciò vorrà dire assumersi delle responsabilità, diventare adulto. Ma Antonio Picone vuole restare bambino, così convinto che crescere voglia dire solo farsi il sangue amaro e ascoltare verità che non gli piacciono.
Purtroppo per lui un nugolo di personaggi subdoli e spietati invaderanno la casa - isola del povero Antonio e lo condurranno nella piaga sociale di una politica fatta di raggiri e inganni. E il bambino, orfano di un martire del lavoro, sarà costretto a diventare adulto e scegliere da che parte stare nel mondo vero.
Il percorso che porterà a questa scelta sarà fatto di amore, tante risate, ricordi, esami di coscienza e prese di posizione. Alla fine Antonio farà la sua scelta. E proprio come succedeva nella mia famiglia, anche in questa ci sarà chi gli sussurrerà quella fatidica frase: «Di’ che ti manda Picone».
Giuseppe Miale di Mauro
Teatro Barone di Melito di Napoli
Info 0817113455
Martedì 5 dicembre, ore 20.45
Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
presenta
Carlo Buccirosso
in
Il pomo della discordia
scritto e diretto da Carlo Buccirosso
con Maria Nazionale
con (in ordine di apparizione)
Monica Assante di Tatisso, Giordano Bassetti, Claudia Federica Petrella,
Elvira Zingone, Matteo Tugnoli, Mauro De Palma, Peppe Miale, Fiorella Zullo
e con la partecipazione di Gino Monteleone
scene Gilda Cerullo e Renato Lori, costumi Zaira de Vincentiis
musiche Sal Da Vinci, luci Francesco Adinolfi
aiuto regia Martina Parisi
Doveva essere un giorno felice, si celebravano le nozze della dea del mare con un uomo bellissimo, e tutti gli dei erano venuti a festeggiare gli sposi, portando loro dei doni!…
La sala del banchetto splendeva di mille luci e sulla tavola brillavano caraffe e coppe preziose, colme di nettare ed ambrosia, e tutti gli invitati erano felici e contenti… solo Eris, dea della discordia, non era stata invitata, ma nel bel mezzo del banchetto, arrivò, lanciò una mela d’oro sul tavolo imbandito e scappò via, creando dissapori e contrasti tra i tutti i presenti.”
Tutto ciò, in breve, appartiene alla classica mitologia greca, ma proviamo a trasferirla ai giorni d’oggi, in una normale famiglia benestante, dove l’atmosfera e l’euforia di una festa di compleanno organizzata a sorpresa per Achille, primogenito dei coniugi Tramontano, potrebbe essere turbata non da una mela, non da un frutto, bensì da un pomo, un pomo d’Adamo, o meglio, il pomo di Achille, il festeggiato, ritenuto un po’ troppo sporgente…
E se aggiungiamo che Achille, vivendo un rapporto molto difficile con suo padre Nicola, è continuamente difeso a spada tratta da sua madre, la epica Angela, non essendosi ancora
dichiarato gay, e non avendo mai presentato Cristian, il proprio fidanzato, che da anni bazzica in casa spacciandosi per il compagno di sua sorella Francesca…
Se aggiungiamo poi che alla festa sarà presente anche Sara, prima ed unica fiamma al femminile della sua tormentata adolescenza, Manuel estroso trasformista, Marianna garbata psicologa di famiglia, ed Oscar un bizzarro vicino di casa che non ha mai tenuto nascoste le proprie simpatie nei confronti di Achille…
Beh, allora possiamo realmente comprendere come a volte la realtà, possa di gran lunga superare le fantasie, anche quelle più remote della antica mitologia…
Omero mi perdoni!
Carlo Buccirosso
Teatro Umberto di Nola
info 0818231622
Venerdì 8 dicembre, ore 20.45
Teatro Ricciardi di Capua
Info 0823963874
Sabato 9 dicembre, ore 21.00
Teatro S. Alfonso Maria de’ Liguori di Pagani
Info 0815158061, 3381890767
Domenica 10 dicembre, ore 18.30
Ares Film e L’Isola Trovata
presentano
Gabriel Garko e Ugo Pagliai
in
Odio Amleto
di Paul Rudnick
con la partecipazione di Paola Gassman
scene e costumi Carlo De Marino
regia Alessandro Benvenuti
Divertente commedia di Paul Rudnick, che porta in scena la storia di una star del piccolo schermo che, per rifarsi un look da attore impegnato, accetta di interpretare il personaggio shakespeariano in palcoscenico, ma spunta il fantasma del leggendario John Barrymore. Quando il protagonista riceverà la proposta di un nuovo ruolo importante in tv, con relativo compenso stellare e la prospettiva di una platea oceanica, si troverà a dover scegliere tra il nobile Shakespeare e la popolarità della televisione…
Sinossi
Andrew Rally, giovane stella di una serie televisiva recentemente cancellata, è appena arrivato con la sua agente immobiliare in quello che sarà il suo nuovo appartamento a New York City. Rally, originario di Los Angeles, è scoraggiato dagli orpelli gotici della vecchia casa.
Il fatto che l'appartamento apparteneva al leggendario attore John Barrymore, fa ben poco per dissolvere le riserve di Rally. Egli è doppiamente disturbato, dal momento che sta anche per interpretare sul palcoscenico la difficile parte di Amleto, il ruolo reso famoso da Barrymore, lontano dallo scintillio di Hollywood.
Rally e Dantine sono presto raggiunti dall’ agente di Rally, Lillian Troy, e la sua fidanzata, Deirdre McDavey. Troy, molti anni fa, ha avuto un breve flirt con Barrymore in questo appartamento.
Eccitata, Dantine sostiene che lei è in grado di comunicare con gli spiriti dei defunti e suggerisce di convocare Barrymore per verificare l'affermazione di Lillian. Incoraggiato da Deirdre, Dantine inizia la seduta.
Andrew viene incoraggiato a formulare una domanda da fare Barrymore, forse qualche consiglio per interpretare il ruolo di Amleto. Ma quando Andrew grida "Odio Amleto!" un fulmine illumina la stanza, gettando brevemente l'ombra del profilo di un uomo sul muro. Soltanto Andrew vede l'ombra.
Dopo la seduta, Andrew e Deirdre sono soli nel vecchio appartamento. La loro conversazione si concentra, come spesso accade, sulla volontà di Deirdre di non fare sesso prima del matrimonio, con grande delusione di Andrew.
Quando Deirdre si ritira per la notte nella camera da letto al piano superiore, Barrymore, splendente nel suo costume di Amleto, appare allo stordito Andrew. Barrymore spiega che si fa vedere ad ogni giovane attore che sta affrontando il ruolo di Amleto.
Con l’aiuto di Barrymore, Andrew si cala completamente nella parte ma purtroppo, non va tutto bene. La prestazione di Andrew è debole.
Alla fine, Andrew riceve una nuova offerta televisiva rispetto alla possibilità di una vita sul palcoscenico. Si troverà, quindi, dinanzi ad un dilemma “amletico”!
di Napoli Magazine
01/12/2017 - 11:18
Teatro Italia di Acerra
Info 0818857258, 3333155417
Lunedì 4 e martedì 5 dicembre, ore 20.30
Teatro Eduardo De Filippo di Agropoli
Info 0974282362, 3383096807
Giovedì 7 dicembre, ore 20.45
Teatro Diana di Nocera Inferiore
info 3347009811
Venerdì 8 dicembre, ore 20.45
Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere
Info 0823799612
Sabato 9 dicembre, ore 21.00
Cose Production
presenta
Sal Da Vinci in
Italiano di Napoli
scritto da Alessandro Siani e Sal Da Vinci
con Davide Marotta, Ernesto Lama, Lello Radice, Gaia Bassi
Corpo di ballo
Deborah Frittelli, Viola Capelli, Ilaria Cristiano, Martina Giacomini, Marco Pipani,
Francesco Mottisi, Salvatore Perugini, Tommaso Daigoro De Bernardi
Musicisti
Maurizio Bosnia, Gianluca Mirra, Gaetano Diodato,
Sasà Dell’Aversano, Antonio Mambelli, Maurizio Fiordiliso
coreografie Marcello e Mommo Sacchetta
disegno luci Francesco Adinolfi, scene Roberto Crea
scenotecnica Fratelli Giustiniani, ideazione costumi Claudia Tortora
progettazione costumi Daniela Antoci
sartoria Romeo Gigli Plus, make-up Kriss Barone
regia Alessandro Siani
Italiano di Napoli è il nome di questa nuova commedia musicale di Sal Da Vinci:
una riflessione sulla nostra identità di napoletani, di italiani, di cittadini della Repubblica dei Sentimenti. Che poi in fondo, nei sentimenti la sua canzone ha sempre abitato, proprio lì, tra passione e sentimento. Affiancato da una variegata compagnia fatta di attori, fantasisti, acrobati, un trascinante corpo di ballo e un’orchestra dal vivo composta da 6 elementi, Sal racconta la sua versione dei fatti.
In programma brani dal suo ultimo album, “Non si fanno prigionieri”, che esplora i temi a lui più cari da un punto di vista nuovo, frutto anche della partecipazione e collaborazione con i più grandi autori della canzone italiana, tra i quali spicca il grande Renato Zero, con cui Sal ha condiviso molti brani dell’album ed un emozionante duetto.
L’artista racconta il suo punto di vista sul sentimento attraverso i grandi pezzi della sua produzione musicale, senza tralasciare sorprendenti incursioni nel repertorio della musica italiana e della canzone napoletana.
Ogni passaggio è lo spunto per una riflessione, un aneddoto, uno sketch. Ogni canzone è la tessera di un affascinante puzzle che diventa l’essenza della nostra anima, dei nostri pensieri, delle nostre emozioni.
Uno spettacolo che diverte grazie ai guizzi comici di Davide Marotta e Lello Radice, affascina con la talentuosa Lorena Cacciatore, commuove e fa riflettere. Un viaggio suggestivo e incantato che, grazie alla prodigiosa voce di Sal Da Vinci, fa vibrare, ancora una volta, le corde del cuore.
C’è un mondo dove la poesia e la musica si incontrano: il teatro! Un luogo vibrante e coinvolgente, le sue strade sono vissute da abitanti magici e surreali… le piazze ricche di saltimbanchi acrobati e voci della luna…e poi i vicoli stretti con muri antichi che si aprono verso il mare ossia verso I infinito.
In questo infinito si alterneranno le note, le canzoni e i racconti del protagonista ed ideatore Sai Da Vinci.
Un italiano di Napoli che attraverso la sua musica ci trascinerà verso un mondo più vero, senza pregiudizi nè differenze, perché in fondo sono le differenze a renderci speciali. L’Italia non é uno stivale, ma un essere umano. Le città sono gli organi vitali.
Milano potrebbe essere il cervello…Roma l’anima e Napoli il cuore, ma tutto è nelle mani del pubblico.
Si nelle mani, perché saranno i vostri applausi, i vostri silenzi e le vostre risate a decretare se per due ore avete vissuto una favola o per una volta e dico una volta, la realtà di questo pazzo paese può essere meravigliosa ad occhi aperti!
Alessandro Siani.
Teatro La Provvidenza di Vallo Della Lucania
info 0974717089
Martedì 5 dicembre, ore 20.45
Teatro Auditorium Tommasiello di Teano
info 0823885096 – 3333782429
Giovedì 7 dicembre, ore 20.45
Teatro Comunale di Lacedonia
info 3346632836 - 3337448095
Venerdì 8 dicembre, ore 20.45
Compagnia Enfi Teatro
Presenta
Biagio Izzo in
Di’ che ti manda Picone
testo di Lucio Aiello
con Rocío Muñoz Morales
e con
Mario Porfito, Lucio Aiello, Agostino Chiummariello, Rosa Miranda,
Antonio Romano, Arduino Speranza, Felicia Del Prete
scene Luigi Ferrigno
disegno luci Gigi Ascione
costumi Anna Zaccarini
regia Giuseppe Miale Di Mauro
dedicato A Elvio Porta
Nel 1984 uscì il film diretto da Nanni Loy, Mi manda Picone, che raccontava la storia di un operaio dell’Italsider di Bagnoli che per protestare contro la chiusura della fabbrica si diede fuoco davanti al consiglio comunale sotto gli occhi della moglie e del figlio piccolo.
Nel 1984 io avevo 9 anni e molto probabilmente il film non lo vidi nemmeno (ho poi recuperato crescendo) ma ricordo perfettamente che nella mia famiglia quando c’era da fare qualche incontro importante o qualche faccenda delicata, si diceva: «Di’ che ti manda Picone».
Per anni mi sono chiesto chi fosse quel fantomatico Picone, che solo a nominarlo come faceva Giannini nel film rilasciava crediti e possibilità, poi con il tempo ho capito cosa voleva dire quella frase. Così, quando mi hanno chiamato per curare la regia di questo testo che partendo dal film racconta che fine ha fatto quel bambino che ha visto il padre scomparire inghiottito dalle fiamme, ho fatto un tuffo nella mia infanzia.
In quell’universo in cui i bambini si isolano e creano il loro mondo personale. Come Antonio Picone, alias Biagio Izzo, che ormai adulto si isola nella vecchia casa di famiglia e vive nel ricordo di un padre andato via troppo presto. Intanto si è fidanzato e ben presto scoprirà che la sua donna aspetta un bambino.
Ciò vorrà dire assumersi delle responsabilità, diventare adulto. Ma Antonio Picone vuole restare bambino, così convinto che crescere voglia dire solo farsi il sangue amaro e ascoltare verità che non gli piacciono.
Purtroppo per lui un nugolo di personaggi subdoli e spietati invaderanno la casa - isola del povero Antonio e lo condurranno nella piaga sociale di una politica fatta di raggiri e inganni. E il bambino, orfano di un martire del lavoro, sarà costretto a diventare adulto e scegliere da che parte stare nel mondo vero.
Il percorso che porterà a questa scelta sarà fatto di amore, tante risate, ricordi, esami di coscienza e prese di posizione. Alla fine Antonio farà la sua scelta. E proprio come succedeva nella mia famiglia, anche in questa ci sarà chi gli sussurrerà quella fatidica frase: «Di’ che ti manda Picone».
Giuseppe Miale di Mauro
Teatro Barone di Melito di Napoli
Info 0817113455
Martedì 5 dicembre, ore 20.45
Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
presenta
Carlo Buccirosso
in
Il pomo della discordia
scritto e diretto da Carlo Buccirosso
con Maria Nazionale
con (in ordine di apparizione)
Monica Assante di Tatisso, Giordano Bassetti, Claudia Federica Petrella,
Elvira Zingone, Matteo Tugnoli, Mauro De Palma, Peppe Miale, Fiorella Zullo
e con la partecipazione di Gino Monteleone
scene Gilda Cerullo e Renato Lori, costumi Zaira de Vincentiis
musiche Sal Da Vinci, luci Francesco Adinolfi
aiuto regia Martina Parisi
Doveva essere un giorno felice, si celebravano le nozze della dea del mare con un uomo bellissimo, e tutti gli dei erano venuti a festeggiare gli sposi, portando loro dei doni!…
La sala del banchetto splendeva di mille luci e sulla tavola brillavano caraffe e coppe preziose, colme di nettare ed ambrosia, e tutti gli invitati erano felici e contenti… solo Eris, dea della discordia, non era stata invitata, ma nel bel mezzo del banchetto, arrivò, lanciò una mela d’oro sul tavolo imbandito e scappò via, creando dissapori e contrasti tra i tutti i presenti.”
Tutto ciò, in breve, appartiene alla classica mitologia greca, ma proviamo a trasferirla ai giorni d’oggi, in una normale famiglia benestante, dove l’atmosfera e l’euforia di una festa di compleanno organizzata a sorpresa per Achille, primogenito dei coniugi Tramontano, potrebbe essere turbata non da una mela, non da un frutto, bensì da un pomo, un pomo d’Adamo, o meglio, il pomo di Achille, il festeggiato, ritenuto un po’ troppo sporgente…
E se aggiungiamo che Achille, vivendo un rapporto molto difficile con suo padre Nicola, è continuamente difeso a spada tratta da sua madre, la epica Angela, non essendosi ancora
dichiarato gay, e non avendo mai presentato Cristian, il proprio fidanzato, che da anni bazzica in casa spacciandosi per il compagno di sua sorella Francesca…
Se aggiungiamo poi che alla festa sarà presente anche Sara, prima ed unica fiamma al femminile della sua tormentata adolescenza, Manuel estroso trasformista, Marianna garbata psicologa di famiglia, ed Oscar un bizzarro vicino di casa che non ha mai tenuto nascoste le proprie simpatie nei confronti di Achille…
Beh, allora possiamo realmente comprendere come a volte la realtà, possa di gran lunga superare le fantasie, anche quelle più remote della antica mitologia…
Omero mi perdoni!
Carlo Buccirosso
Teatro Umberto di Nola
info 0818231622
Venerdì 8 dicembre, ore 20.45
Teatro Ricciardi di Capua
Info 0823963874
Sabato 9 dicembre, ore 21.00
Teatro S. Alfonso Maria de’ Liguori di Pagani
Info 0815158061, 3381890767
Domenica 10 dicembre, ore 18.30
Ares Film e L’Isola Trovata
presentano
Gabriel Garko e Ugo Pagliai
in
Odio Amleto
di Paul Rudnick
con la partecipazione di Paola Gassman
scene e costumi Carlo De Marino
regia Alessandro Benvenuti
Divertente commedia di Paul Rudnick, che porta in scena la storia di una star del piccolo schermo che, per rifarsi un look da attore impegnato, accetta di interpretare il personaggio shakespeariano in palcoscenico, ma spunta il fantasma del leggendario John Barrymore. Quando il protagonista riceverà la proposta di un nuovo ruolo importante in tv, con relativo compenso stellare e la prospettiva di una platea oceanica, si troverà a dover scegliere tra il nobile Shakespeare e la popolarità della televisione…
Sinossi
Andrew Rally, giovane stella di una serie televisiva recentemente cancellata, è appena arrivato con la sua agente immobiliare in quello che sarà il suo nuovo appartamento a New York City. Rally, originario di Los Angeles, è scoraggiato dagli orpelli gotici della vecchia casa.
Il fatto che l'appartamento apparteneva al leggendario attore John Barrymore, fa ben poco per dissolvere le riserve di Rally. Egli è doppiamente disturbato, dal momento che sta anche per interpretare sul palcoscenico la difficile parte di Amleto, il ruolo reso famoso da Barrymore, lontano dallo scintillio di Hollywood.
Rally e Dantine sono presto raggiunti dall’ agente di Rally, Lillian Troy, e la sua fidanzata, Deirdre McDavey. Troy, molti anni fa, ha avuto un breve flirt con Barrymore in questo appartamento.
Eccitata, Dantine sostiene che lei è in grado di comunicare con gli spiriti dei defunti e suggerisce di convocare Barrymore per verificare l'affermazione di Lillian. Incoraggiato da Deirdre, Dantine inizia la seduta.
Andrew viene incoraggiato a formulare una domanda da fare Barrymore, forse qualche consiglio per interpretare il ruolo di Amleto. Ma quando Andrew grida "Odio Amleto!" un fulmine illumina la stanza, gettando brevemente l'ombra del profilo di un uomo sul muro. Soltanto Andrew vede l'ombra.
Dopo la seduta, Andrew e Deirdre sono soli nel vecchio appartamento. La loro conversazione si concentra, come spesso accade, sulla volontà di Deirdre di non fare sesso prima del matrimonio, con grande delusione di Andrew.
Quando Deirdre si ritira per la notte nella camera da letto al piano superiore, Barrymore, splendente nel suo costume di Amleto, appare allo stordito Andrew. Barrymore spiega che si fa vedere ad ogni giovane attore che sta affrontando il ruolo di Amleto.
Con l’aiuto di Barrymore, Andrew si cala completamente nella parte ma purtroppo, non va tutto bene. La prestazione di Andrew è debole.
Alla fine, Andrew riceve una nuova offerta televisiva rispetto alla possibilità di una vita sul palcoscenico. Si troverà, quindi, dinanzi ad un dilemma “amletico”!